"Kookie....." Disse Taehyung scuotendo il corpo di Jungkook.
Le scale mobili finirono e Taehyung prese in braccio il più piccolo, portandolo alla macchina.
Durante il tragitto per l'ospedale chiamò la madre del ragazzo senza lasciarsi prendere dal panico o dalle emozioni.Arrivato all'ospedale portò in braccio il minore e lo distese sul primo lettino che vide. "Ha perso i sensi! È un ragazzino schizofrenico! Vi prego! Qualcuno lo porti in una stanza!" Urlo Taehyung a tutti gli infermieri alla reception.
"Ci sono io" disse un dottore che passava di là "Mi dica, mi dica" disse con tono calmo mentre spingeva il lettino in un corridoio.
Taehyung lo seguì e parlando troppo veloce e col cuore in gola disse "È un ragazzino schizofrenico. Ha molto spesso crisi epilettiche e attacchi di panico, non può guardare la folla della gente perché lo confonde e non riesce....almeno, non riusciva ad avere nessun tipo di contatto umano""Lei chi è? Com'è successo?"
"Sono il suo psichiatra, ed è successo 10 minuti fa al centro commerciale. Gli avevo detto di non guardare nessuno e tenermi la mano.... Glielo avevo detto...." Disse Taehyung sul punto per piangere. "Stupido! Stupido! Sono solo uno stupido..." Scosse la testa reprimendo le lacrime.
Il dottore si fermò e poggiò una mano sulla spalla del ragazzo. "Ehi ehi. Si calmi. Probabilmente avrá solo perso i sensi. Adesso gli facciamo dei controlli, okay?"
Taehyung dopo un po' annuì, tirando su col naso.
Portarono Jungkook dentro una sala e lasciarono il maggiore fuori la porta. "Ehi! Perché non fate entrare anche me? Sono uno psichiatra, anche io sono un medico""Mi spiace signore, solo i parenti possono entrare"
"Okay...d'accordo..." Disse abbassando la testa. Poi gli tornò in mente la madre, che sarebbe già dovuta arrivare e probabilmente non sapeva dove fosse, così la richiamò.
Le disse che era al secondo piano nel corridoio a destra e dopo non molto la vide sbucare dall'ascenaore.
Involontariamente i due si abbracciarono, in preda alle mille emozioni e preoccupazioni del momento.
Solo dopo qualche minuto si staccarono, guardandosi silenziosamente negli occhi."Da quanto è là dentro?" Chiese la madre.
"Da non molto. Gli stanno facendo dei controlli" le rispose Taehyung sedendosi nelle poltrone d'attesa proprio davanti la stanza.
Dopo non molto uscì da lì un dottore, dal camice bianco proprio come i suoi capelli. Il volto leggermente stanco, ma uno sguardo rasserenatore. "Va tutto bene. È stato solo un calo di pressione"
Entrambi fecero un sospiro di sollievo e si guardarono accennando un sorriso.
"Possiamo vederlo adesso?" Chiese la madre."Ma certo" rispose il dottore. "Sta dormendo come un ghiro in questo momento, ma prego, entrate pure" gli fece spazio, aprendo la porta ed altri dottori uscirono e salutarono Taehyung e la donna.
"Ehi amore della mamma..." disse la donna prendendo una mano del figlio. Si sedette nella poltrona accanto il lettino e poggiò un'altra mano sulla sua. Lo guardava con le lacrime agli occhi, probabilmente sarà successo altre volte e la donna si sarà preoccupata parecchio.
"Stai bene adesso, vero? Si che stai bene, sei un bambino forte. È stata solo una stupidaggine. Adesso torni a casa, al calduccio, con mamma, okay?"Taehyung rimase in piedi a guardarlo per tutto quel tempo, fino a che non chiese alla donna "Posso?" ed ella capì al volo, lasciando il posto al ragazzo e andandosi a prendere un caffè. "Tu vuoi qualcosa?" gli chiese. Ricevendo un no con la testa da parte di Taehyung.
Si sedette quindi sulla poltrona accanto il lettino e anche lui prese la sua mano, accarezzandola e tastandone la morbidezza.
"Ehi Kookie.... So che non puoi sentirmi ma.. Mi hai fatto prendere un colpo, lo sai? Quando ti ho visto in quello stato..sapevo che sarebbe successo qualcosa, e appena mi sei caduto fra le braccia il mio cuore ha perso un battito. Che dico, più di uno... Mi hai fatto preoccupare così tanto.... Non è ancora arrivato il momento di andartene hai capito? Non puoi lasciarmi così. Una volta che mi hai fatto entrare nella tua vita non ti puoi permettere di farmene uscire in questo modo. Chiaro?" Parlava con le lacrime che uscivano incontrollate dai suoi occhi. "Stai diventando...una delle persone più importanti della mia vita. Non rovinare tutto così, capito? Io ti amo Kookie. Ti amo tantissimo. Come non ho mai amato nessuno. È strano dirlo.... Hai solo 15 anni e io ne ho 22... Ma l'amore non ha età, quindi perché dovrei farci un dramma? Mi sono innamorato di te Kookie, e so che anche con te è lo stesso. Perché non ti sei mai comportato con nessuno come fai con me. Sono anche io un medico, le riconosco certe cose... Se ti sei comportato così con me fin dal primo giorno...è perché ti fidi di me. Più di quanto tu ti fida di tua madre. Non so perché. Non so perché io. Ma posso solo dirti grazie. Mi hai fatto entrare nel tuo mondo, mi hai permesso di aiutarti e non è una cosa da poco. Rimettiti presto coniglietto, così torniamo a casa e ci prendiamo le nostre belle cioccolate calde con i marshmallow. Eh? Ti vanno? Beh, io starò qua, per tutto il tempo che ti serve. Non me ne vado, possono anche buttarmi fuori ma io non ti lascio. Perché ti amo davvero tanto Kookie. Spero tu un giorno possa capire il significato di queste parole...."Detto ciò, Taehyung si addormentò con la mano del piccolo stretta fra le sue e il volto appoggiato al bracciolo della poltrona.
Quando rientrò la donna, accompagnata dal marito, sorrise nel vederli in quello stato e il padre del ragazzo poggiò una mano sulla spalla della moglie. "Ci tiene proprio tanto a Jungkook..." le disse.
La donna annuì e rispose "Lo so... Gli sta a cuore quanto la sua stessa vita, forse anche di più..."---
La sera lasciarono che Taehyung dormisse accanto a lui e gli facesse la notte. L'indomani mattina si risvegliò con un dolore atroce al collo e alla schiena dovuto a quella poltrona scomoda.
Si stropicciò gli occhi e si stiracchiò, scrocchiandosi solo lui seppe quante vertebre e quante altre ossa. Si alzò e osservò il meraviglioso volto del ragazzo dai capelli scuri, scostandoglieli e mettendoglieli dietro l'orecchio, così da depositare un tenero bacio sulla sua fronte. Poi verificò che non ci fosse nessuno nei paraggi e gli stampò un dolce bacio sulle labbra, accarezzandogli le guance con entrambe le mani. "Sveglia sveglia coniglietto, è ora di saltare giù dal letto" sorrise Taehyung cercando di reprimere tutta la tristezza che aveva dentro il cuore.Fortunatamente Jungkook si svegliò al suono di quelle parole e sbattè ripetutamente gli occhi. Fece un leggera smorfia e chiese con ancora la bocca impastata dal sonno "Hyung?...Dove sono?"
"All'ospedale, piccolo. Ricordi cosa è successo prima che svenissi?"
Jungkook strizzò un'altra volta gli occhi e rispose cercando di ricordare "Eravamo al centro commerciale..."
"E..?"
"E c'era tanta gente..... M-mi sono sentito male e sono svenuto"
"Bravissimo Kookie, ricordare aiuta sempre. Comunque adesso stai bene, non è successo nulla. Solo, troppo ossigeno che è entrato in circolazione e i vasi sanguigni stavano andando in tilt"
Jungkook sorrise, sentendo quelle parole. "Mi piace quando parli così"
Taehyung si avvicinò, sorridendo anche lui "Lo so...." Poggiò una mano sulla sua guancia e continuò a guardarlo negli occhi. Seguì ogni centimetro del suo viso con lo sguardo, fino a posarsi sulle sue labbra, asciutte e rosee.
"Hyung.... Ti avvicini un altro po'?... Per favore?..." Chiese Jungkook inumidendosi le labbra.
Taehyung annuì e avvicinò del tutto il volto a quello del più piccolo, azzerando la distanza fra di loro. Jungkook alzò di poco il mento e diede un bacino sulle labbra al maggiore, arricciando subito il naso ed arrossendo.
Taehyung sorrise, accarezzandogli i capelli e prendendo meglio il suo collo, per potergli dare un altro bacio, più profondo stavolta.
Vennero interrotti da qualcuno che bussava, e allora si separarono immediatamente.
Erano i genitori di Jungkook, che erano venuti a salutarlo e a vedere come stava."Ciao amore mio... Su, andiamo a casa adesso" sorrise il padre facendo capolino nella stanza.
Spazio autrice
Non mi odiate più..vero?...
Love love love
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Schizophrenia [[Kth.Jjk]]
Fanfiction- SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI (sia di battitura che incoerenza) REVISIONERÒ IN UN SECONDO TEMPO - Negli adolescenti, i sintomi della schizofrenia sono simili a quelli dell'adulto, ma più difficili da riconoscere, in quanto abbastanza problematici...