Cap 6

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"Respira è solo una brutta giornata non una brutta vita."

Osservo gli studenti passare avanti e indietro per la libreria con una valanga di libri tra le braccia.
Altri sono semplicemente seduto o poggiati dove si trovano meglio, a terra, sul muro, divani, sedie.
Tutti attenti a leggere per un fatto personale e chi legge per motivi di studio.
Annoiato dalla solita monotonia mi risiedo a peso morto sulla sedia girevole dietro al bancone di servizio.
Ho iniziato a lavorare qui per fare soldi facili e averli pronti per il futuro.

'Attenzione, troia in arrivo!'
'Perché devi spuntare così. ..'
'Così come? Ah bello sei tu che mi tiri fuori, solo nel tuo cervello vuoto.'
'Volevo solo avvisarti, buona fortuna.'
'Non sono orbo'

《Hei jack.》 Come tutti i giorni alla solita ora passa Emily.
《Oggi hai tempo da dedicarmi?》
Aiuto.
Datemi dei tappi per le orecchie!
Attorciglia una ciocca di capelli biondo tinti e con chiunghiam  crea una bolla facendola esplodere poco dopo.

Roteo gli occhi frustrato, passo le mani nei capelli e rispondo cercando di mantenere la calma.
"No, Emily come te lo devo dire che non voglio passare nemmeno un secondo del mio tempo con te?》

《Cosa ho che non va?》 Sbuffa piagnucolando, proprio come una bambina.
《Sono due anni che vengo qua e ancora niente.》
Scoppio in una risata stratosferica per il lato perverso della frase.
《Ridi pure?! Non so più che fare con te. Sei strano!》 Provo a tornare serio ma è molto, parecchio difficile.
《Vatti. A. Cercare. Un. Altra. Scopata. 》 scandisco per bene sperando capisca.

Detto questo esce più schizzata di prima, blaterando cose che non stanno ne in cielo ne in terra.
Non voglio pensare quando è nel suo periodo.

~•~

Quando finalmente la campanella della seconda ora suona vado spedito in classe dove mi attendono due ore di biologia.
Nei corridoi le amiche "oche " di Emily tra cui lei e come sempre racconta quello che non c'è mai stato tra noi.

Siedo nel solito ultimo banco a lato della finestra.
I pensieri mi scombussolano la mente e lo sguardo vaga al di fuori della classe senza un punto preciso.

La professoressa Young entra in classe e il chiacchiericcio cessa.
《Buongiorno ragazzi.》 Saluta questa e un saluto comune arriva a lei da parte nostra.
La lezione inizia e non ascolto niente.
Troppo concentrato a far smettere si miei pensieri di vagare.
Sembra si sia creata una battaglia nel mio cranio causando un malditesta assurdo.
《Ragazzi questo è l'ultimo anno e come tale il più impegnativo, volete seguire l'argomento? 》
Tutti scattiamo come molle sulle nostre sedie, mettendoci composti.
《Non è così signorino Moore?》
《Proff io...》
《Se stava ascoltando, come probabilmente stava per dire, allora venga alla lavagna ed esponga quello che ha appreso.》
Rimango in silenzio, sapendo di essere fottuto.
《Continuamo la lezione. Per quanto riguarda a te.》 Mi fissa come un aquila fa con la sua preda. 《 Questa volta la scampi ma non capiti più, intesi?》
Annuisco e provo a seguire la l'azione anche se impossibile con tutte quelle parole scientifiche, nemmeno il latino è così complicato.

~•~

《Finalmente!》
Sono arrivato ora in stanza e senza aspettare mi sono buttato sul letto esausto.
Lo zaino prima sulla spalla è scivolato lentamente giù per poi atterrare sul pavimento.

Accendo la radio messa sul comodino e ascolto quello che trasmettono.
《Il meteo di oggi sarà variato fino a sta sera, da domani le temperature si abbasseranno con probabili pioggie in tutta la regione.
Ora passo ripasso la linea a Angelin.》
《E rieccomi qui. Senza giri di parole passiamo alla prossima canzone per rallegrare questa giornata nuvolosa! Buon ascolto e vi lascio alle note ritmiche di shown Mendes con 'Treet You Better'.》
Inizio a canticchiare, tirando fuori i libri con l'intenzione di studiare almeno un po.




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