Cap 16

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Pov's ella
Osservo il mio riflesso sullo specchio e le mie condizioni pessime: occhiaie, sguardo triste e i miei lunghi capelli, un tempo rossi, ora invece sembro un unicorno con questo rosa tra lo scuro e il chiaro.
Ho provato ogni tipo di shampoo a disposizione ma niente.
Maledetta Grace, usasse il poco cervello rimasto...invece no!
Lego velocemente i capelli in una croccia disordinata e mi vesto per incontrare quei sei con cui ora mi tocca passare gran parte delle mie giornate extrascolastiche.
Mi guardo in torno controllando sia tutto in ordine e come sempre ho lasciato un libro fuori posto, dopo aver finito di leggere ho questa brutta abitudine di lasciare fuori il libro.
Da sotto l'unica finestra lo metto nella libreria in legno chiaro ed esco con lo zaino in spalle.

Entro nell'aula di musica notando con sorpresa ci siano già tutti.
《 ciao》Saluto per poi sedermi a terra appoggiata alla parete di destra.
Loro ricambiato il saluto e poi tornano a farsi gli affari loro.
Grace si aggiusta il trucco, Oscar sta studiando e vederlo con gli occhiali da vista fa strano, ma sta bene ; jack è con il telefonino, Sorin e Brian chiacchierano fra loro ed al loro fianco Jennifer intenta a studiare e qualche volta interviene ai loro discorsi.
Infine ci sono io che osservo sbalordita questa situazione e che riflette.

Dopo una mezz'ora buona passata ad osservare questi cretini ora sono convinta che esplodo.
Mi metto in piedi ed inizio a camminare avanti e indietro.
Sto iniziando ad innervosirmi, stare qua è solo una perdita di tempo.
《 Sentite, se venite qua per perdere tempo ditelo subito, perché per me il tempo non va sprecato.》dico con fermezza e attirando l'attenzione di tutti, anche quella di Grace, miracolo.
《 Quindi se non volete perdere l'anno iniziamo ad organizzare qualcosa, chi invece se ne frega la porta è quella.》indico la porta alla mia sinistra.
Nessuno fiata e si mettono tutti in cerchio, io mi aggiungo a loro soddisfatta.
《 cosa proponete?》Chiede Jenn con quell'aria da bambina.
《 in prima cosa, per parer mio dovremmo cercare di conoscerci meglio o non andiamo da nessuna parte considerando il tempo che abbiamo trascorso ognuno a cavoli propri.》Interviene Jack.
《Che ne dite di raccontarci in primis le motivazioni per cui siamo finiti in questo pasticcio.》 Propone invece Oscar, aggiustandosi gli occhiali sul naso con il dito indice.
《Buona idea, inizia tu scienziato.》 Lo sfotte Sorin.
Il pugilato alza le mani in segno di resa facendo una risatina ed iniziando a parlare. 《 Allora...ero a lezione pomeridiana di fisiologia e come compagno di banco mi è capitato il mio prossimo rivale alla sfida di pugilato di questo sabato.
Ha continuato a punzicchiarmi tutto il tempo e ho mantenuto la calma, fino a quando non ha iniziato ad importunare la ragazza di fronte a noi. Io non ci ho più visto, stava mettendo in mezzo una ragazza che non c'entrava un cazzo. Così in tempo due secondi mi sono alzato gli ho afferrato il collo e l'ho sollevato.》Sospira e torna al discorso. 《Non mi son reso nemmeno conto di cosa stessi facendo fin quando non sono stato spinto da un mio amico a terra. Ed infine sono stato spedito in presidenza.》
Non rimango troppo colpita dalla sua spiegazione a differenza di altri.
Oramai in tutto l'istituto girano voci che lui faccia gare di pugilato; quello che non comprendo è la reazione che ha avuto verso quel compagno solo perché dava fastidio alla ragazza di fronte a loro.
Va bene difendere una ragazza ma non in quella maniera per una piccolezza così.
《Ricordaci di non farti incazzare. 》dice Brian con un piccola risata in seguito.
Tutti ci mettiamo a irachene e l'atmosfera si scioglie pian piano.
《Ora vi racconto io.》Parla jack. 《Sapete tutti quanti che quella oca di una cheerleader ci prova con me da anni ormai....》 Sempre quella che lui continua a rifiutare. 《Ha un nome e ti ricordo che stai parlando di una mia amica.》 squittisce Grace con quell'aria superficiale che detesto.
《 Quello era facile da intuire. Comunque ero in biblioteca durante le mie ore lavorative e come sempre non mi lasciava in santa pace. Ha iniziato a strusciarsi su di me, a provocarmi fin quando non sono sbottato dandole della troia e mandando giù tutti i cristi che mi sono evitato in questi anni.》 Prende aria e si tortura le mani per il nervoso.
《 Caso vuole che proprio in quel momento è entrato un professore e poi il resto lo sapete.》 conclude cosi il suo discordo rilassandosi un po'.
《Perché non te la scopi e la fai finita?》 Domanda quel senza cervello di Sorin.
《Sai non tutti sono come te.》Risponde l'interessato.
《Figo che si gode la vita, in effetti non tutti hanno questo dono.》Si pavoneggia.
《No, solo un gran cretino.》 rispondo io.
《Tutta invidia piccola.》 strizza un occhiolino e vorrei prenderlo a pugni in faccia.
《Contaci.》Non lo tollero.
Quante volte lo dovrò ripetere nella mia testolina.
《Calmate le acque.》 Interviene
Jenn.
《Te perché sei qua, Jenn?》 Le domanda Brian.
Lei sospira affranta.
《 oggi ho proprio iniziato male la mia giornata, a lezione di filosofia ero assente ricevendo ripetuti richiami dal professore.
Al decimo richiamo ho sbottato dicendogli che come professore fa schifo e dovrebbe imparare a spiegare ed infine l'ho mandato a fanculo dirigendomi da sola in presidenza.》 conclude riprendendo aria.
Sembrava non vedessero l'ora di togliersi questo peso dalle spalle.
Tutti sono impressionati.
Cose del genere accadono spesso a scuola, ma non da parte di una studentessa modello come lei.
《 Wow.》 Esclama Grace. 《 Non ti immaginavo così cazzuta!》 Ride divertita.
《Grazie...?》 Sorride anche l'interessata.
《Cos'è successo per renderti cosi nervosa?》Domanda Brian preoccupato.
《Niente di che.》 Risponde lei.
《Lasciala stare, era l'ora che reagisse un po.》 Interviene ancora Grace.
《Per una volta sono d'accordo con te.》Affermo.
《Miracolo, sono d'accordo su qualcosa!》Afferma Brian facendo ridere tutti.
Trovo assurda la complicità che si trova fra noi, stiamo riuscendo ad avere dialoghi normali, stoppati alle volte da qualche lieve risata riuscendo ad alleggerire la tensione, qualche battibecco infantile, il tutto sommato insieme crea una bella atmosfera.
《 Voi invece ?》Oscar indica me e Grace con la mano. 《 Come mai qua?》 Domanda infine con un espressione curiosa dipinta sul viso.
Provo a parlare, ma vengo interrotta dalla voce stridula di Grace 《 Lei è pazza!》 Quasi urla, gesticolando.
《Grace, riesci per una volta a comportarti da persona matura e non da bambina viziata, lasciandomi parlare?》Domando in modo tranquillo e autoritario allo stesso tempo.
《Fa come vuoi.》Risponde, per poi incrociare le braccia al petto e fare quel sopracciglio da fighetta come a dire " tanto la scema qua dentro sei tu".
Non comprendo come lei possa essere pienamente convinta di essere superiore a tutti.
《Come ben sapete tra me e Grace non esiste bella sintonia.
Oggi la professoressa di chimica ci ha messe a collaborare insieme su un esercizio datoci.
Dopo nemmeno dieci minuti abbiamo iniziato a litigare creando sempre più chiasso in classe portando la professoressa all'esasperazione ed io e Grace a buttarci adosso i nostri "muscugli chimici".》 Concludo.
Grace per tutto il tempo ha continuato a parlare sotto voce come i bambini.
Una domanda mi sorge spontanea.
《Voi due eravate in classe con noi, non avete fatto niente perché siete qui?》 Indicando Brian e Sorin.
Quest'ultimo fa un sorrisino troppo furbo per i miei gusti e dice. 《Ti preoccupi per me Ella, ne sono lusingato.》Io scoppio a ridergli  in faccia dal suo egocentrismo che si ritrova.
《Punto primo stavo parlando al plurale, quindi se realmente fossi stata preoccupata lo sarei di entrambi.
Punto secondo la mia è semplice curiosità pallone gonfiato.》
Lui rimane qualche istante a boccheggiare non immaginandosi la mia schiettezza, per poi sorridere e alzare le spalle.
《In pratica, il 'pallone gonfiato" ha avuto la brillante idea di vendere l'erba davanti ad occhi indiscreti, mettendo me in mezzo inconsapevole di tutto e facendoci beccare da un professore.》
Brian guarda con rabbia verso l'amico che se la ride.
《 Su via non siamo stati sospesi, non farne una tragedia.》Ironizza Sorin.
《No, ma c'eravamo vicini. E per la cronaca non sarei in punizione.》 Sbuffa lui con ragione.

Iniziamo tutti a guardarci per poi scoppiare a ridere.
《Il destino è davvero buffo.》 Dice Jack non smettendo di ridere.
Questo è uno di quei rari momenti in cui mi sento bene.

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