Fra risate e frecciatine

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Chris mi fissava, le labbra dischiuse, sul viso un'espressione indecifrabile.

Avevo cercato di raccontargli tutto, anche se era difficile considerando i singhiozzi che di tanto in tanto cercavano di farsi strada in me interrompendo il racconto.
Ora attendevo solo qualche certezza, un commento o una semplice reazione.

- Dov'è? - chiese infine.

Ma cosa?

Lo specchio, testa di carciofo.

- In... In camera - risposi con un cenno della mano - però ho la mappa -.
Gli passai il foglio di pergamena.

- Stai tremando - notò preoccupato lui, prendendomi delicatamente la mano come se fosse un oggetto di vetro.

E i nostri sguardi si incrociarono di nuovo, provocandomi un leggero brivido lungo la schiena.

- Ehm... Ho interrotto qualcosa per caso? -. Una testata di riccioli neri spuntó timidamente dalla porta socchiusa.

- No! - gridammo all'unisono io e Chris staccandoci ed allontanandoci il piú possibile, rossi come peperoni dalla punta dei piedi alle punte dei capelli.

Raphael assunse un'espressione divertita, per poi rivolgersi al ribelle: - Posso prendere in prestito il computer? -

- Wow - esclamai - un universo pieno di incantesimi, battaglie e creature mitologiche e voi ancora usate il computer? Non me lo sarei mai aspettato, sinceramente. -

Raphael si acciglió.

- E secondo te come potremmo cercare tutte le informazioni necessarie a progerammare strategie o cose simili? - ribatté Chris ridacchiando.

- Beh, non so, di solito ogni gruppo ha il suo Einstein, no? In Harry Potter c'è Hermione, in Percy Jackson c'è Annabeth... -

Raphael rise. - Leggi troppi libri fantasy stellina, troppi... -

- COME MI HAI CHIAMATA? - gridai e guardandolo in cagnesco.

- Ehm... In nessun modo perché? - fece il finto tonto lui ridacchiando.

- Scappa amico, ti conviene! - gli disse Chris divertito.

Mi avvicinai a lui percorrendo la stanza a grandi passi, mentre lui indietreggiava sempre di più, fino a che non ci ritrovammo sulla terrazza e per una buona mezz'ora la situazione fu più o meno questa:

~ Raphael che scappava ridendo da me;

~Io che lo inseguivo correndo e urlandogli contro minaccie;

~E infine Chris che cercava di stare dietro ad entrambi.

E questa situazione si mantenne fino a che non vidi Raphael fermarsi, anche se non ne capii il motivo.

Ma dai, avrà soltanto pensato di averti seminato. Tu dimostra che non è così!

Dando retta per una volta alla furbizia, mi arrestai un attimo, arretrai per prendere la rincorsa e...

- AH! TI HO PRESO! - gridai gettandomi su di lui a peso morto, aspettandomi che con i suoi 180 cm abbondanti ( eh già, in confronto al mio metro e 60 era davvero uno spilungone, d' altronde aveva due anni in più di me ) reggesse il colpo.
Invece non lo fece e finimmo entrambi per terra e, come se non fossimo già abbastanza doloranti, alla collina umana si unì anche Chris che non vedendoci, ci era "inciampato" sopra.

- Ahi - gemette Ralph.

- Beh, ti sta be... - mi bloccai non appena alzai lo sguardo.

Tania ci fissava in cagnesco, e intuii che eravamo nei guai, guai grossi.

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