I giorni passarono piuttosto monotoni e Novembre non tardò ad arrivare.
La sveglia suonò alle 6.30 invece che alle 7.00 quella mattina, ma io non ci feci neanche caso e automaticamente schiacci il pulsante dello snooze e mi rigirai sull'altro fianco, al secondo allarme della sveglia schiaccia di nuovo il pulsante dello snooze, però ora ero abbastanza cosciente per guardare la sveglia e vedendo il sei al posto del 7 mi ricordai che dovevamo andare in gita scolastica quel giorno. Allora nonostante il sonno, mi feci forza e mi misi a sedere sul letto fissando il vuoto decidendo mentalmente che vestiti indossare.
Dopo essermi cambiata scesi in cucina e come al solito trovai la tavola apparecchiata, solo che stavolta c'erano anche i miei genitori e non delle stoviglie vuote ad attendermi. Mio padre era seduto al tavolo della cucina con una tazza di caffè in mano mentre mia mamma era ai fornelli che stava finendo di preparare i pancakes
- Wow pancakes!!! Grande mamma sei la migliore!-
- Lo so! -
modesta come sempre, pensai
- ora però vado se no faccio tardi – mise l'ultimo pancake nel piatto e uscì per andare a lavoro.
Mentre ero intenta ad abbuffarmi mio padre si avvicinò e mi scompigliò leggermente i capelli
- Hai finito? Dobbiamo andare –
- Dammi 5 minuti –
- Ok, inizio a prendere l'auto, ti aspetto fuori e non metterci più di cinque minuti!-
Lasciai a malincuore l'ultimo pancake, corsi a lavarmi i denti e a darmi un ultima sistemata poi udendo il clacson dell'auto di mio padre mi precipitai fuori casa.
Il pullman attendeva davanti all'ingresso dell'istituto, molti studenti erano già saliti, ma non Giulia che mi aspettava pazientemente, anche la professoressa Volpi e la professoressa di storia dell'arte aspettavano davanti al pullman che arrivassero tutti gli studenti.
Siccome Giulia soffriva il mal di pullman, ci sedemmo davanti. Giulia era molto vivace e loquace, infatti iniziò subito a raccontarmi di lei e del suo ragazzo e che il mese successivo avrebbero festeggiato il loro primo anno insieme, molti trovavano il modo di parlare di Giulia quasi fastidioso, ma a me piaceva ascoltarla e la sua vivacità mi metteva di buon umore, inoltre quando mi stancavo di seguire i suoi lunghi discorsi, non si facevo problemi a dirglielo.
Dopo poco meno di due ore di viaggio eravamo quasi giunti a destinazione, la prof . Volpi si alzò in piedi e prese il microfono, la sua voce usciva dagli alto parlanti del veicolo:
- Un attimo di attenzione per favore, allora, siamo quasi arrivati e volevo ricordarvi che avrete del tempo libero DOPO aver visitato la mostra E il duomo- sottolineò particolarmente la parola dopo – quindi per favore quando arriveremo non distraetevi e non perdete tempo perché, ripeto, avrete del tempo libero dopo, poi siccome non voglio nessuno sulla coscienza segnatevi il mio numero di cellulare, in caso vi perdeste o altro, anche se confido nella vostra intelligenza!-aspettò che i ragazzi fossero pronti e dettò il suo numero.
Giulia non si sforzò neanche di prendere il cellulare, tanto sapeva che per ci avrei pensato io, infatti non mi feci scappare l'occasione.
La mostra fu piuttosto piacevole, dopo aver visitato anche il duomo, io, Giulia e Marta decidemmo di andare a mangiare in un bar tavola calda e a noi si unirono anche Stefano e Giacomo un nostro compagno di classe molto amico di Stefano.
Dopo aver gironzolato per un po' tutti assieme, Stefano ci chiese di accompagnarlo in una libreria molto caratteristica che aveva incrociato prima di pranzo, siccome gli altri del gruppo non erano interessati ci separammo. Effettivamente la libreria era davvero molto bella, raggiunsi Ste che stava pagando un libro sull'arte e la cura dei bonsai.
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Forse Settembre (lesbian story)
RomanceLynn è all'ultimo anno del liceo, senza quasi accorgersene si innamora della sua nuova professoressa di lettere, metterà così tutto in discussione, ma anche nella vita della professoressa qualcosa cambierà inevitabilmente. La situazione tra le due s...