L'indomani mattina dopo la solita routine, scesi in box come sempre per prendere il motorino per andare a scuola, non ci potevo credere, rimasi cinque minuti impietrita a osservare il mio Piaggio nei minimi dettagli. La ruota anteriore era completamente a terra, ovviamente non possedevo una ruota di scorta e anche se l'avessi avuta non avevo la minima idea di come fare a sostituirla, purtroppo non potevo fare proprio niente in quel momento per sistemare la situazione. In più i miei genitori come al solito erano già andati a lavoro e non sarebbero certo tornati indietro per accompagnarmi a scuola e rimanere a casa a dormire purtroppo non era un' opzione, così tristemente mi avviai a passo svelto verso la fermata dell'autobus.
Non c'era nessuno alla fermata a parte me, magari era appena passato e dovevo aspettare il prossimo, così decisi mentre aspettavo di controllare sul mio smartphone gli orari delle corse, dopotutto era da due anni che non prendevo più l'autobus per andare a scuola, magari gli orari erano un po' cambiati. No! molto peggio di così! Scoprii che avevano proprio cancellato quella tratta e ora se volevo arrivare a scuola dovevo correre a un'altra fermata e mi sarebbe anche toccato scendere a una fermata più lontana da scuola rispetto al solito autobus che prendevo gli anni precedenti.
Mi misi a correre, il lato positivo era che l'aria fredda e umida non mi dava più fastidio, per fortuna riuscii a prendere l'autobus, ma ovviamente ero in ritardo, non ne potevo già più di correre per quella mattina e poi mi sentivo un po' giù di morale. Al mio passo normale ci avrei messo circa 15 minuti ad arrivare a scuola, sì sarei arrivata in ritardo, ma per oggi mi andava bene così, avevo anche lasciato le cuffie a casa, era partita proprio male la giornata!
Dopo un breve tratto di strada sentii una macchina suonarmi il clacson e la vidi accostare poco più avanti di me con le quattro frecce. Chiunque fosse ce l'aveva con me, mi avvicinai alla fiat cinquecento rossa e guardai dentro dal finestrino del lato passeggero che era stato tirato giù
- Dai sali, ti do un passaggio! – mi esortò Sara Volpi seduta al posto di guida
come al solito non pensai più di tanto prima di agire, salii sull'auto che subito partì.
- Grazie mille – ringraziai immediatamente
mi sentivo un po' tesa
- Se non ti avessi caricato, saresti in ritardo, tanto per cambiare – in risposta mi lanciò una frecciatina
- Già per fortuna, grazie ancora! È che non era previsto che dovessi prendere l'autobus sta mattina, in oltre ho scoperto che la tratta che prendevo gli anni precedenti non esiste più e non so ancora come organizzarmi –
- E come mai niente motorino?-
- Lasciamo perdere... Sta mattina l'ho trovato con la gomma anteriore completamente a terra, poi siccome inizia a fare davvero freddo, più avanti ci saranno sicuramente neve e ghiaccio sulle strade, i miei genitori mi hanno già detto che non vogliono farlo riparare fino a questa primavera, quindi sarò a piedi per un po' – sospirai sconsolata
Ci fu un momento di silenzio, guardai la mia prof, ma lei era impassibile e guardava la strada così continuai in tono sconsolato - Mi sa che mi toccherà alzarmi ancora prima d'ora in poi...-
- Se vuoi lunedì, martedì e giovedì posso darti un passaggio come oggi, tanto sono a scuola dalla prima ora e faccio questa strada -
- Davvero?!- mi s'illuminarono gli occhi, non potevo credere a quello che avevo appena sentito
- Faccio questa strada, se ti fai trovare.. - s'interruppe e mi guardò un attimo - dov'è la tua fermata dell'autobus? –
- quella in via libertà vicino al semaforo che incrocia questa via -
STAI LEGGENDO
Forse Settembre (lesbian story)
RomanceLynn è all'ultimo anno del liceo, senza quasi accorgersene si innamora della sua nuova professoressa di lettere, metterà così tutto in discussione, ma anche nella vita della professoressa qualcosa cambierà inevitabilmente. La situazione tra le due s...