6. Capodanno

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Eravamo in nove nella casa al lago dei genitori di Andrea, il ragazzo di Giulia, pieni di cibo nell'attesa della mezzanotte stavamo giocando a taboo, il televisore era acceso, ma senza volume, invece di sottofondo andava musica di vario genere selezionata e caricata da una playlist preparata accuratamente da Giulia.

Tra gli invitati ai festeggiamenti per capodanno c'eravamo io, Giulia ovviamente, Giacomo, Stefano e altri quattro amici di Andrea : Greta, Arianna, Marco e Luca.

A mezzanotte dopo aver stappato lo spumante andammo tutti fuori a sparare i botti e a guardare i fuochi d'artificio.

L'aria era ancora carica di odore di polvere da sparo quando Giacomo si mise a lanciare palle di neve e in pochi secondi iniziò una battaglia tra lui, Andrea, Greta, Marco e Luca, mentre Giulia e Arianna facevano il tifo.

Invece io, probabilmente per colpa dell'alcool ero diventata leggermente malinconica, mi erano tornati alla mente pensieri che avevo scacciato, così decisi di tornare in casa per provare a mandare  via quei pensieri con altro alcool.

Andai al tavolo e mi servii un bel bicchiere di rum

- E il succo di pera non lo bevi?- udii una voce alle mie spalle

- Non mi piace il succo alla pera! –

- Si, ma non esagerare, mi sembri già abbastanza fuori, non è che poi stai male? -

- Oh insomma Stefano, sembri mia nonna – barcollai un po' nel girami verso il mio amico

Stefano mi venne incontro, mi prese il bicchiere già vuoto dalla mano e lo appoggiò sul tavolo, tutto mi arrivava in ritardo, il rum aveva avuto effetto immediato! Dopodiché mi mise il braccio intorno alle spalle e mi aiutò a sedermi sul divano di fianco a lui.

Facevo veramente fatica a capire quello che succedeva, mi girava la testa e decisamente non ero lucida. Mi lasciai scivolare sul petto di Stefano

- Aaahh! Ma lo sai che sei comodo?-

- bè grazie..-

- toh senti.. il tuo cuore!- ero completamente fuori

Sentivo il cuore di Stefano battere regolare sotto al mio orecchio, lui rimase in silenzio e iniziò ad accarezzarmi i capelli, provai immediatamente una sensazione contraddittoria, da un lato era abbastanza piacevole e rilassante, dall'altro mi irritava parecchio e volevo smettesse.

Poi d'un tratto si fermò e finalmente ruppe il silenzio:

-Lynn ti devo dire una cosa...-

-uhm, dimmi –

-mi piaci.. mi piaci tanto, sei una ragazza fantastica e con te sono perfettamente a mio agio, insomma quando sono con te sto bene, provo delle bellissime sensazioni...-

Mentre lui parlava io annuivo, senza capire fino in fondo quello che in realtà mi stava dicendo

- è vero – dissi senza neanche rendermene conto

Poi vidi il volto di Ste avvicinarsi sempre di più al mio fino ad arrivare alle mie labbra, fu un bacio breve, io rimasi scioccata e incredula, chissà che espressione aveva il mio volto in quel momento.

Lui stava guardando davanti a se quando riprese a parlare

- vuoi metterti con me? –

Adesso grazie anche a quel bacio, avevo la certezza che non potevo ricambiare i suoi sentimenti, ma l'alcool era ancora padrone di me...

- Non posso...-

- un attimo fa eri d'accordo con quello che dicevo, allora perché non puoi?-

Avrei voluto dirgli di farsi i fatti suoi, invece mi comportai in maniera opposta

- perché a me piace un'altra persona. Credo... - non riuscivo più a trattenermi non solo per l'elevato tasso alcol-emico, ma anche perché tutti quei sentimenti repressi scalciavano per uscire dalla scatola nella quale li avevo rinchiusi.

- Ah davvero? Chi? – il suo tono di voce era a metà tra incredulo e il triste

Non risposi

- E poi perché "credo"? Dai avanti, dimmi chi ti piace! – aggiunse

Rimasi ancora in silenzio a guardarlo

- Se non rispondi, vuol dire che è una balla? E' solo una scusa, non hai il coraggio di dirmi che non ti piaccio - il suo tono ora era più arrabbiato e incisivo - Prima annuivi ascoltando le mie parole, io proprio non capisco... -

Alla fine riuscii a rispondergli

- Annuivo perché tu mi piaci, ma non in quel modo, mi piaci come un fratello –

- E allora chi è che ti piace in quel modo? Eh?- 

Non mi di dava tregua e io non resistetti più

- Sara! Insomma credo... - non avevo più il coraggio di guardalo in faccia

- Sara??? Sara chi? Cioè, cosa??? -

In risposta alle sue domande chiusi forte gli occhi

- Sara...- ripeté lui pensieroso – Sara... Sara Volpi! Stai parlando per caso della prof Volpi? –

- Mmh –

- Lynn tu sei completamente ubriaca! –

- Sì e allora?! –

il cuore mi batteva leggermente più forte e la testa mi girava vorticosamente, non per il rum o per lo spumante, ma per le rivelazioni appena fatte. Mi misi una mano su fronte e occhi e proprio in quel momento rientrarono anche gli altri

- Senti magari ne parliamo meglio domani, quando sarai sobria –

Si alzò, raggiunse gli altri in mezzo alla stanza e si mise a ballare con loro, solo Giulia venne da me che ero ancora lì imbambolata sul divano.

- Lynn tutto bene? – mi chiese con tono gentile

- Effettivamente no, mi sento male –

- Devi vomitare?-

- Forse... senti è un problema se vado già a letto –

- Per me no, più che altro ti perdi il resto della festa –

- Fa niente, lo dici tu agli altri per favore? Puoi dire anche ad Arianna e Greta di fare piano quando verranno in stanza a dormire? –

- Certo tesoro non ti preoccupare, hai bisogno che sto un po' con te? –

- No, no grazie Giuli. Buonanotte. –

Andai dritta in stanza e nonostante tutti i pensieri mi addormentai in fretta, ero brava a chiudere fuori da me le emozioni che mi tormentavano.

Forse Settembre (lesbian story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora