Biological Attack, cap. 5

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Chiude gli occhi, l'elettrocardiogramma suona minacciosamente mentre il medico che lo ha in cura entra nella stanza per far uscire Ziva.

Entrano altri due medici e le infermiere "I polmoni hanno collassato, sono pieni di liquidi! Portiamolo d'emergenza in rianimazione, dobbiamo ripristinare subito la respirazione... dobbiamo fare in fretta, abbiamo 20 minuti!"

Le tendine oscurano la visuale della stanza, uno dei medici accompagna di forza Gibbs e gli altri in sala d'attesa.

Gibbs si volta verso Ziva, vedendola terrorizzata "Hei... andrà tutto bene..."
"Lui... lui non è più il mio Tony! È così... diverso..."
"Non è diverso, si sente abbandonato. Ha sperato ogni giorno di vederti tornare, non ti puoi aspettare che ti accolga a braccia aperte dopo che ha sofferto così tanto! Dai tempo al tempo!"
"Ma lui non ne ha più, Gibbs..." inizia a piangere abbassando lo sguardo "sta morendo, è tutta colpa mia!"

Gibbs, sentendo quelle parole, le da uno scapellotto "NON LO PENSARE MAI! Non muore per colpa tua e non deve morire! Se pensi che stia morendo allora è già morto! Lui è forte, è arrabbiato col mondo intero e lo capisco. Dopo tutto quello che ha fatto per te... tu te ne sei andata, è comprensibile che sia arrabbiato con te, ma la cosa migliore che puoi fare ora è stargli vicino, non pensare che morirà... così lo uccidi, mentre il tuo compito è riportarlo alla vita, quella vera, quella felice, da condividere con chi si ama veramente! Sii te stessa!"

Quelle parole la fanno riflettere, facendole prendere un'importante decisione.

 

Dopo un'ora, il medico esce per informarli sulla salute di Tony.

"Il paziente al momento è stabile... come era previsto, i suoi polmoni hanno collassato e il suo organismo ha ceduto. Per ora devo chiedervi di non rimanere con lui nella stanza, ha bisogno di riposo assoluto, gli abbiamo somministrato antidolorifici ed è al momento in coma farmacologico. Purtroppo non sappiamo con certezza se l'arresto cardio-polmonare ha causato altri danni, soprattutto perchè in mancanza di ossigeno il suo cervello potrebbe non reagire agli stimoli, potrebbe non risvegliarsi, oppure potrebbe avere gravi problemi di memoria, comprensione... 
Al momento non ci sentiamo di escludere nessuna ipotesi... potrebbe anche non avere nessuno di questi problemi! Lo monitoriamo costantemente in rianimazione per le prossime 24 ore. Nel caso in cui qualcuno di voi voglia fermarsi, ci sono a vostra disposizione dei lettini per la notte."
"La ringrazio infinitamente, Dottore... domani mattina potremo stare con lui?"
"Dipende tutto da ciò che succederà o meno stanotte. Se non ci saranno complicazioni potrete stare con lui."
"Grazie..."

Si siedono sulle poltroncine senza fiatare, tenendo lo sguardo basso per non vedere la tristezza negli occhi degli altri.

Ziva si avvicina a Gibbs, notando in lui un forte turbamento "Cosa facciamo, Gibbs?"
Strizza forte gli occhi mentre cerca una risposta da darle "Non lo so... aspettiamo. Non possiamo fare niente..."
"Va bene..."

Si siede di nuovo, aspettando la notte.

Coricati sui lettini, Gibbs, Ziva e McGee cercano di dormire.

Abby, accompagnata da Ducky, è tornata a casa per riposare meglio, facendosi promettere da Gibbs che l'avrebbe subito chiamata in caso fosse cambiato qualcosa.

Sia Gibbs che McGee faticano ad addormentarsi a causa della forte preoccupazione per Tony, Ziva finge abilmente di dormire per alzarsi nel momento in cui tutti si sarebbero profondamente addormentati.

Il suo istinto ninja la guida verso la stanza di Tony in rianimazione, determinata e pronta a tutto pur di riconquistare il suo cuore lacerato.

Si affaccia alla porta e lo vede...

Sdraiato sul lettino, intubato per poter respirare regolarmente, pallido e smorto come mai l'aveva visto prima d'ora. Si ferma un attimo, esitando davanti alla sua immagine riflessa nel vetro.

Rimane li immobile cercando una soluzione dentro di sè, senza successo.
Il suo sguardo s'incupisce, la rattrista vederlo in quello stato pietoso.

Pian piano si fa coraggio e ancor più piano apre la porta, facendo silenzio.

Entra nella stanza, osservandolo per intero, guarda quel magnifico corpo, quel viso rilassato dai medicinali somministrati ore prima, si avvicina prendendogli una mano, sentendolo gelido al solo tocco.
Le sue labbra hanno ripreso il colore roseo di sempre e le sue unghie, prima blu, ora sono del loro colore naturale.

'Sembra che stia solo dormendo... è così bello...'

 
Accarezza la pelle morbida delle sue mani, sedendosi sul letto accanto a lui.

'Quanto vorrei sentirti mentre mi stringi in un abbraccio... mi sei mancato così tanto... non voglio più lasciarti andare, ti voglio nella mia vita, voglio una vita piena di te!'

 
Gli si avvicina lentamente, sul suo viso sente il suo respiro flebile accarezzarle le guance.

Ziva gli si avvicina ancora, appoggiando le labbra sulle sue guance, assaggiando il sapore di quelle pelle che tanto aveva desiderato possedere a Tel Aviv, mentre era sola con se stessa.
Chiude gli occhi, sperando che lui la possa sentire, si stacca da lui per ammirare il suo bel viso angelico, appoggia la testa sul suo petto mentre ascolta il battere del suo cuore e si addormenta.

 

NCIS - Storie breviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora