Capitolo 2. Seguire il cuore
Tony e Bishop arrivano davanti ad un magazzino appena fuori da Washington, intorno a loro regna il silenzio, cosa che insospettisce Tony.
"Ellie... non fare mosse avventate. Sarà meglio rimanere al coperto perchè credo che ci stiano aspettando per farci fuori."
"Come fai a saperlo?"
"Istinto... c'è troppa calma, potrebbe essere una trappola per metterci fuori gioco. Sta attenta."Bishop annuisce diventando estremamente seria, il discorso di Tony la mette fortemente a disagio. Non ha mai avuto l'occasione di battersi in uno scontro a fuoco ed avrebbe pagato oro per non finirci di mezzo.
A Tony quella situazione ricorda Kate, il momento prima della sua morte quando dovettero coprirsi da una pioggia di proiettili. Per questo spera com tutta l'anima che Ellie si faccia da parte, spera che spaventandola con le parole possa affrontare la morte senza avere sulla coscienza la vita di un'innocente.
"Starò attenta... ma vengo con te, ti copro le spalle."
Tony la guarda con rimprovero ma nei suoi occhi vede la determinazione di una vera combattente, vede che può farcela. Con un cenno si fa seguire all'interno del silenzioso edificio, puntano le pistole davanti a loro per poter sparare in caso di bisogno. Entrano in una stanza buia e appena le luci si accendono una pioggia si proiettili li raggiunge, facendoli scappare verso il riparo migliore.
Entrambi iniziano a sparare nella traiettoria da cui arrivano i proiettili, si trovano circondati da otto uomini, probabilmente tutti seguaci di Parsa. Tony riesce a colpirne cinque mentre Bishop solo due.
Sentendo il silenzio di nuovo attorno a loro escono dalla zona di riparo controllando che siano tutti morti, ma Tony si accorge che all'appello manca un morto.
"Ellie... attenta, ne manca uno..."
Fanno appena in tempo ad impugnare nuovamente la pistola che sentono di nuovo gli spari, i proiettili, di grosso calibro, si conficcano nel muro, creando profondi solchi.
Tony trova una zona nella stanza da cui riuscirebbe a colpire l'ultimo superstite, si sposta senza dare nell'occhio e spara, facendolo cadere a terra morto.
Torna allo scoperto per controllare che l'uomo sia realmente morto.
"È morto. Manca solo Parsa... Ellie?"
Non sentendo la risposta della collega la cerca, trovandola a terra sotto shock con un proiettile nella spalla. Tony si china accanto a lei, premendo con un fazzoletto sulla ferita.
"Ellie... Ellie!!! Non chiudere gli occhi, capito? Non devi morire..."
"Non preoccuparti per me... vai a cercare Parsa e fallo fuori... ti prego...!"Tony vede finalmente quanto sia forte la collega, vede la sicurezza e la fiducia che ripone in lui.
Gli scappa un mezzo sorriso mentre le lascia la ferita."Lo farò fuori... te lo prometto, ma... devi resistere. Sei forte, puoi farcela!"
Ellie sorride, spiazzando Tony "Ora ti preoccupi per me? Va da lui..."
Tony si rialza guardando il suo viso spegnersi di quella vitalità che in quei mesi l'ha ravvivato, quei mesi senza la Sua Ninja. Impugna con forza l'arma, uscendo dalla stanza per salire al piano di sopra 'Lui è li... ne sono certo...'
Corrono per le strade di Washington dopo aver rintracciato l'auto del collega.
Gibbs è alla guida mentre Ziva gli siede accanto tenendosi forte per non rischiare di cappottarsi.
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NCIS - Storie brevi
Hayran Kurgustorie leggere sul fantastico team che tanto adoriamo!!