Primo giorno di scuola

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Era mattina e Tyler si stava preparando come al solito per andare a scuola, ma qualcosa era diverso, il suo primo anno alle superiori, lo odiava, sarebbe dovuto stare lontano dalla sua famiglia, lontano da quel unico spiraglio di luce.

Il primo giorno per sembrare un po' più duro indossava una giacca in pelle e dei pantaloni strappati, ma sotto aveva un maglione fatto da sua madre e in testa una bella cuffia rossa fuoco.

Era appena arrivato a scuola e già Blurryface si stava facendo spazio fra i suoi pensieri.

Non avrai mai amici qui, guardali, sono tutti così fighi.
E tu? Una palese nullità

Tyler sapeva che non lo doveva ascoltare.
Non se voleva vivere e lui voleva vivere.

Continuò a camminare lungo il grande viale ricoperto da alberi.

Tante persone si affrettavano a sedersi in una delle panche o in alcuni muretti bassi che erano sparsi a ricoprire come in vaso gli alberi sollevati dal terreno.

Tyler amava osservare le persone, immaginare quale fosse la loro vita, noto che i gruppi si erano già formati, li guardo attentamente, non c'era nessuno come lui, tutti troppo diversi, o almeno così sembrava.

Cerco il suo nome nel pannello appeso all'ingresso della scuola.

Tyler Robert Joseph 1-C classe numero 21 piano terra.

Tyler chiese al bidello una mappa del piano terra, il bidello glela diede molto gentilmente.
Era un tipo basso e grassottino, parlava in modo strano ma non importava.

La classe era davvero lontano dall'ingresso, ma molto vicina a i bagni, a questo Tyler piaceva, era un posto facile dove rifugiarsi dalle sue crisi.

Si sedette nel ultimo banco vicini alla finestra in modo da non essere notato.

La classe era molto spaziosa, le finestre grandi e facevano entrare la luce del sole, il soffitto era lato e rimbombava tutto.

Entrarono diversi ragazzi e diverse ragazze, ma a Tyler non importava socializzare, non con loro almeno, erano tutti i classici fighi, lui non c'entrava niente con loro.

Entrò un ragazzo dai capelli rossi e leggerete mossi, alto, tatuato, aveva gli occhi formati come un taglio giapponese, eppure non lo sembrava.
I suoi occhi sembrano brillare di luce proria, Tyler era incantato da loro, le sembra di aver visto gli occhi di un angelo e quegli occhi si sposarono si di lui.

Tyler sviò lo sguardo, stava arrosendo.
Si sentiva in imbarazzo quando le persone lo guardavano negli occhi.

Quel ragazzo continuava a fissarlo e non solo, si avvicinò a Tyler di qualche passo prima di essere chiamato da un altro ragazzo molto basso e carino.

Tyler era lì, che guardava tutti i suoi nuovi compagni di classe, si sentiva parecchio a disagio a stare li solo, ma non poteva uscire, decise di prendere il suo quaderno, spesso in quel quaderno scriveva a sua nonna, ci teneva tanto a lei e quando morì fu un duro colpo per lui.

Sta scrivendo le sue sensazioni di quel momento, del ragazzo con i capelli rossi e di Blurry che gli ronzava in testa.

Un professore entro.
Alto, magro, pelato ma con una folta barba grigia.
Aveva dei piccoli occhiali da vista tondi, un panciotto lilla e un orologio da taschino che aveva riposto in tasca una volta entrato completate in classe.

Si sedette al centro della cattedra, osservò attentamente i suoi studenti, il sui sguardo si fermò su Tyler e sorrise.

Tyler conosceva bene il signor Banny.
Era stato il suo vicino di casa per tanto tempo.
Aveva fatto amicizia con suo figlio, pero quest'ultimo morì in un incidente stradale.

《Come sei cresciuto bene Tyler, oh, se solo mia moglie ti potesse vedere ora, ti riempirebe di baci》disse il Banny.

Tyler sorrise timidamente.

《Allora ragazzi, prima regola, chiamatemi signor Banny o se volte semplice Banny 》sorrise alla sua nuova classe.

Tutti annuirono.

《Io sono il vostro professore di arte, musica e italiano》sorrise il professore.

Tyler era felice che fosse proprio lui il suo insegnate di italiano, per lui era come un secondo padre.

《Spero che diventerete bravi come il signor Joseph, vedete lui fa dei testi da far venire i brividi e scrive delle canzoni bellissime, lui si che farà carriera!》esclamò indicando Tyler.

Tyler si stava sotterrando mentalmente, tutti lo guardavano.

《Ma ora iniziamo a conoscerci meglio》fece qualche passo verso il ragazzo dai capelli rossi che era seduto al primo banco.

《Inizia tu》disse.

Il ragazzo lo guardo e si alzò in piedi, si giro di lato per osservare almeno una buona percentuale della classe.

《Io sono Josh Dun》rise leggerete.

Tyler pensò che aveva proprio una bella risata.

《E cosa ti piace Josh?》domandò Banny.

《Amo suonare la batteria》disse sorridendo mentre guarda Tyler.

Tyler se affrettò ad afferrare una penna e fare finta si scrivere.

《Tyler, tu suoni l'ukulele, la chitarra e il piano giusto? Potreste fare un gruppo, scrivi belle canzoni e canti da Dio》disse Banny.

Tyler lo ascolto, ma non smise di scrivere e tenere lo sguardo sulla pagina.

《Tyler, il professor Banny ti sta parlando》lo rimproverò Josh.

Tyler lo sapeva bene, ma aveva fatto finta di non sentire anche Josh.
Odiava il fatto che lo avesse rimproverato.
Odiava il fatto che ora tutta la classe lo guardava.

Per fortuna sarebbe dovuto stare li solo un ora.

joshler; The Judge Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora