16.

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"Harry? Sono io."

"Louis è tutto apposto." Un singhiozzo mi tradisce.

"Fammi entrare." Sento bussare nella porta. Per fortuna che ho chiuso a chiave. "Dai, Harry. Per favore." Mi lascio alle spalle tutto e penso solo che a Louis interessa sapere come mi sento, alla fine apro.

"Si può sapere che ti è preso?" Bene, ora non so che rispondere.

"Niente."

"Hai qualcosa. Pensi che io sia stupido? Siamo migliori amici da un sacco di tempo e pensi che io non ti conosca?" Mi si stringe il cuore e allo stesso tempo sono felice. È preoccupato per me, ma è normale che lo sia.

"Si, ho qualcosa. Ma è meglio che non ne parli."

"Ah, giusto. È vero che con me non puoi più parlare." Sbuffa.

"Lou.. Non fraintendere."

"Cosa dovrei fraintendere? Stai parlando già abbastanza chiaro."

"No, porca troia Louis, non sto dicendo che non mi fido di te. Non mettermi in bocca parole che non ho detto! Lo sai che quando ti devo dire qualcosa te la dico tranquillamente."

"Bene."

"Bene cosa?"

"Tutto."

Inarco le sopracciglia. Lui abbozza un sorriso e mi dice "è tutto apposto. Quando avrai voglia di confidarti di nuovo con me avvisami."

"Io vado." Dico senza riflettere.

"Vengo con te." Siccome stavo uscendo lui mi prende per la mano per fermarmi e camminiamo per tutto il corridoio. Fino a che non vede Briana.

"Ciao, Lou." Si, okay, fidanzati e tutto quello che volete ma Lou lo posso chiamare solo io. Si cerchi un nuovo nomignolo quella stronza.

"Ciao amore mio." Le risponde Louis. Ho una fitta nel petto, soprattutto quando si danno un bacio che sta durando più di quando dovrebbe.

"Io vado in classe, ciao Lou." E sottolineo la parola Lou.

"Ma non è nemmeno suonata la campanella, Haz!"

"Non importa." Dico forse sembrando troppo sgorbutico, quindi per alleggerire gli sorrido.

Ora dovrebbe esserci Niall. Ho un urgente bisogno di stare con lui. Proprio mentre appoggio la testa nel banco sento Zayn che mi chiama.

"Harry, ho visto tutto." Gli annuisco e poi mi scendono delle lacrime. Si siede a fianco a me e mi abbraccia. Avevo proprio bisogno di un abbraccio.

"Non essere così." Dice come per tranquillizzarmi. La campanella suona.

"Non so perché ho reagito così male. Non è normale reagire così per una semplice cotta."

"Magari non è una semplice cotta. Riflettici." Mi sorride e mi da una pacca nelle spalle, poi ritorna in classe. Cosa intende?

Forse sono innamorato?

No.

Innamorarsi è un parolone. È iniziato tutto da una fantasia che mi sono fatto su di lui, ma sono certo che innamorarsi è un qualcosa di molto più serio, che proprio io non so e non posso spiegare dal momento che non me ne intendo proprio.

Ciao Hazza, mi sono appena svegliato. Qualcuno ti ha detto che ho la febbre?

È Niall.

Si, Louis mi ha detto che sei ammalato.

Beh, sappi che è una cazzata HAHAHA. In realtà oggi non volevo venire, avevo compito di fisica.

Che stronzo. Ci sentiamo dopo, ho troppe cose da dirti. Sto malissimo. Ciao xx

Il telefono vibra di nuovo e sono sicuro che sia Niall, quindi non guardo nemmeno. Anche perché la prof di inglese è entrata in classe e oggi sembra abbastanza nervosa.

Our story. -Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora