Capitolo 10 - Macerie

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La Sala del Consiglio.
È stato incredibilmente facile arrivarci.
Hanno fatto piazza pulita…
Dentro, nessuno si accorge di nulla. Il Presidente sta terminando il suo discorso, gli altri ascoltano, in fondo alla sala è già allestito il buffet.
Ecco Gray alla porta Est. E c’è anche lui.
Il tempo di uno sguardo e torno a nascondermi.
La pistola mi prude tra le mani. È lì, perfettamente a tiro…
Bisogna che si esponga, o non avremo prove per incriminarlo. Gli ostaggi verrebbero fatti fuori dai suoi uomini. E addio testimoni.
Dannazione.
Ma ecco: il Presidente finisce di parlare, si avvicinano al buffet.
Guardo Gray.
Fa cenno di no.
Un uomo si porta il bicchiere d’acqua alle labbra.
No un cazzo.
“FERMATEVI!”
Mi getto contro di lui, il bicchiere si infrange a terra.
La sala esplode in un vociare convulso.
“Che sta succedendo?”
“Chi è quello?”
“Sicurezza!”
È il caos.
E lui, re del caos, esce allo scoperto. “Non c’è nessuna sicurezza. Non più”.
Uomini incappucciati irrompono nella sala, vengono sparati colpi in aria, i politici costretti all’immobilità.
Una manciata di secondi, nulla più.
E di colpo il paese è in ginocchio, nelle mani di un pazzo.

Silenzio, un silenzio innaturale.
Gray mi fissa, indecifrabile.
Lo so. Ho anticipato i tempi. Ma non… non potevo sacrificare uno per il bene di tutti.
Il piano resta lo stesso. Avviserà i suoi colleghi. Lui si è esposto, ora potranno…
Il pensiero esplode insieme alla pallottola che colpisce Gray in piena fronte.

Un foro perfetto, un terzo occhio in mezzo ai suoi, spalancati di sorpresa, mentre si affloscia sui gradini.
Un terzo occhio che piange lacrime rosse.

No.

Lui sorride, pistola tra le mani, guardando il minuscolo segnalatore che Gray tiene ancora tra le dita.
“Piccolo scarafaggio, pensavi davvero di farmela?”

No!

Con un calcio, fa rotolare il corpo privo di vita in fondo alla scalinata.

Nooooo!

“BASTARDO!”
Non so cosa sto facendo. Non so come ho fatto a liberarmi dal gruppo di ostaggi, a estrarre la pistola, a premere il grilletto prima di essere bloccato.
Voglio solo farlo fuori.
Il boato della pistola mi rintrona,cado a terra, e subito sono su di me. Calci, pugni, lampi di dolore in tutto il corpo, ma i miei occhi sono fissi su di lui, sul fiotto di sangue che esce dalla sua…gamba.
L’ho colpito alla gamba.
No!

“Il piccolo Colin..” sibila tra i denti “Ancora vivo. Sei tenace”.
Per tutta risposta, sputo un grumo di sangue nella sua direzione.
Lui ride. “Ti sei meritato un premio. Assisterai a tutto, prima di morire”.
Con un ronzio, le telecamere della sala lo inquadrano.
È in mondovisione.
Inizia il suo delirio di onnipotenza.
L’umanità è sfuggita alle sue stesse regole.
C’è bisogno di pulizia, di ripartire da zero.
Di un nuovo ordine, che sorga dal caos.

Mentre parla, l’inquadratura si sposta sui senatori. Sotto il mirino delle armi, ingeriscono la sostanza.
No!
Ma non posso far nulla.
Nulla se non guardare.
Guardare l’orrore e la miseria di cinquanta esseri umani che con urla animalesche si contorcono, straziano, lacerano per il dolore, fino a esplodere in umidi ammassi di carne e sangue.
Pochi infiniti secondi, e non ci sono più.
Lui contempla il tutto con orgoglio paterno. “Meraviglioso”
In uno schermo, appare l’immagine dell’acquedotto cittadino.
Jake è là, con una tanica tra le mani.
“Dite addio al mondo che conoscete!”
Come un invasato, inizia a rovesciarne il contenuto.
Le nostre acque. Contaminate per sempre.
E poi alle sue spalle appare una figura incappucciata, che lo spinge giù. Senza neanche il tempo per urlare, Jake scompare tra i flutti.
La sala esplode in una macabra risata.
Anche lui è andato.
Come me.
Come tutti noi.
O forse no.
In quell’estasi delirante, riesco a strisciare via dai fanatici, mi metto in piedi, inizio a correre.
Lasciatelo, tanto dove può andare?
Ed è vero.
Oggi il nostro mondo ha cessato di esistere.
Non siamo che macerie.
La macerie da cui domani sorgerà qualcosa di nuovo.

***** FINE... per adesso *****

Esprimete nei commenti il vostro parere: sequel sì o sequel no? Perché?
Sarebbe ambientato in un mondo parzialmente desertificato, in cui l'acqua potabile è in possesso di poche persone che hanno istaurato una dittatura. Pare però ci sia un gruppo di ribelli, nato da un misterioro individuo che, si dice, è morto due volte...

Racconto interattivo realizzato in collaborazione con i lettori di TheIncipit: http://www.theincipit.com/2012/11/flash-martatempra/10/#sthash.D7G3RUbK.dpuf

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