Quel tassista del cavolo mi ha lasciata a piedi nel bel mezzo di New York. "mi scusi ma mia moglie sta per partorire, diventerò padre!" Aveva detto tutto esaltato. Anche John era emozionato quando ero entrata nel salotto di casa nostra dicendogli che mi si erano appena rotte le acque... basta! Sto camminando da un ora in cerca di un negozio dove io possa comprare qualcosa da indossare al posto dell'abito da sposa che ho in questo momento. Tutti mi fissano e come dargli torto? Il vestito che ho è ampio e pieno di balze, neanche qualcosa di meno sfarzoso. -scusa, posso fare una foto con lei?- mi chiese una ragazzina di circa quindici, sedici anni con i capelli lilla. -senti, mi dispiace ma non è giornata, chiedilo alla prossima sposa cornificata che incontri- cercai di liquidarla. -oh, mi dispiace. E... posso aiutarti?- cambiò domanda. -se mi dici dove posso trovare un negozio per comprare abiti da poter sostituire questo abito ti sarò debitrice- Sono disperata, accetto anche aiuto da una ragazzina multicolore se mi può essere d'aiuto. Il viso della ragazzina si illuminò e si mise subito al mio fianco. -poco distante da qui c'è un centro commerciale dove potrai trovare tutto! Scarpe, pantaloni, maglia o se preferisci un vestitino, boh quello che vuoi- disse tirandomi dietro di se ed indicandomi un punto indefinito davanti a noi. Il problema è che io non vedo nulla e mi preoccupa scoprire fra quanto arriveremo alla meta. -come ti chiami?- mi chiese di punto in bianco dopo dieci minuti buoni di silenzio. -Gladys, tu?- chiesi a mia volta. Se avessimo fatto un po' di conversazione avremmo fatto passare il tempo più velocemente. -Destiny Lee e ho sedici anni- si presentò per intero porgendomi la mano. -Piacere Destiny, io sono Gladys Hall e ho ventisei anni- decisi anche io di presentarmi per intero. -hai fratelli o sorelle?- mi chiese fissandomi con i suoi grandi occhi grigi. Mi irrigidii a quella domanda ed annuii. -ho una sorella più piccola, si chiama Zowie ed è incinta- mormorai triste. -perciò presto sarai zia che bello- esclamò allegra. Invidio molto questa ragazzina, ha una vita semplice e spensierata sicuramente. -già- commentai con un po' di rancore nella mia voce. -non ne sembri convinta- mi fece notare. -il padre del bambino è l'uomo che avrei dovuto sposare oggi, non riesco a fare i salti di gioia- dissi facendo cadere un silenzio pieno di imbarazzo per la ragazzina. Avrei dovuto semplicemente dirle che è un brutto periodo non rinfacciarle come se fosse colpa sua dei miei problemi. -e tu hai dei fratelli o sorelle- chiesi per rimediare. -si, ho tre sorelle e due fratelli- disse con un sorriso. -che famiglia numerosa, congratulazione a tua madre e tuo padre- sorrisi sorpresa. -ma non siamo tutti fratelli di sangue. Dione che ha diciotto anni è mia sorella di sangue; Hei di diciannove e Mi-hi di ventidue anni sono sorelle fra di loro e sono due ragazze coreane che hanno adottato i miei otto anni fa, mentre i miei altri due fratelli sempre adottati sono Keiji di venti ed Eisuke di ventisette sono giapponesi. Anche loro fra di loro sono fratelli, come Mi-hi ed Hei- spiegò subito dopo esser partita per famiglialand. -tutti asiatici- commentai un po' sorpresa. -si, i miei genitori hanno una passione sfrenata per Giappone e Corea, quella del sud chiaro, così quando hanno deciso di fare queste adozioni hanno espressamente fatto richiesta in questi due paesi- Sembrava al settimo cielo a parlarne, la sua, deve essere un famiglia molto unita dove non ti trovi scheletri nell'armadio neanche a pagare. -è bello che i tuoi genitori abbiano voluto adottare così tanti ragazzi- È già veramente un bel gesto quello di adottare un bambino, adottarne addirittura quattro è da monumento direttamente. -si, Eisuke è il mio fratellone che adoro, mi aiuta sempre con i compiti o se ho altri problemi è il primo su cui posso contare, Hei è una bravissima cantante e passerei ore ad ascoltarla, Mi-hi suona il violino in modo sublime, Dione ha la passione di trucchi e parrucchiera e sta facendo molti progressi, pensa questa tinta me l'ha fatta lei!- esclamò con gli occhi che le brillavano. -tinta molto curiosa- mormorai. -grazie!- Alzai le sopracciglia sorpresa, il mio non era proprio un complimento, ma più un non ti dico che mi sembri la dea Atena di i cavalieri dello zodiaco. -ecco il centro commerciale, li hai i soldi vero? No, perché io non ti posso imprestare nulla, ho i soldi contati per il pullman- mi avvisò intanto che stavamo entrando nel grande centro commerciale. -tranquilla, ho il difetto che mi porto sempre dietro la carta di credito e anche oggi che mi sarei dovuta sposare ce l'ho- dissi estraendo con grande maestria la carta fuori dalla mia scollatura. -mi piace come ragioni, i miei genitori ancora non mi vogliono dare la carta. Ce l'hanno Eisuke e Mi-hi perché hanno più di ventuno anni, fra poco la daranno anche a Keiji che compirà gli anni, poi Hei, Dione ed infine io- Fatico a starle dietro, appena apre bocca escono una miriade di parole. Come riesce a parlare così tanto? Io nemmeno da piccola dicevo tutte quelle parole in un unica volta. -che negozio mi consigli?- chiesi tanto per cambiare argomento. -quello! È di mio fratello Eisuke vende sia per uomo che per donna e ha cose molto carine che danno sul classico- mi indicò un negozio affiancato da una gelateria e sentii la voglia di gelato crescere in me. Siamo a giugno fa caldo e si avvicina l'ora di pranzo, prima mi tolgo questo abito, prima potrò mangiare qualcosa. -ok andiamo allora- Il negozio è veramente carino e nonostante gli sguardi stralunati delle commesse iniziai a provare qualche maglia e pantalone. Dentro al camerino stavo bisticciando con i lacci del mio corpetto. Ok avevo detto che stavo provando già qualcosa, ma la verità è che sto cercando prima di uscire dall'abito da sposa e solo dopo potrò provare i vestiti. -ciao fratellone!- sentii esclamare Destiny da fuori. -ciao Tiny, che ci fai qui?- gli chiese una voce maschile. -sto aiutando una ragazza in un emergenza- gli spiegò lei come se fosse la cosa più ovvia al mondo. -ah si? E chi?- chiese lui incuriosito. -si chiama Gladys, l'ho conosciuta poco fa. Ha bisogno di vestiti per cambiarsi dato che è scappata dal suo matrimonio- Mi irrigidii di colpo e un istinto omicida pervase ogni cellula del mio corpo. -ma che cosa stai blaterando Tiny?- chiese la voce del ragazzo preoccupato. Aprii di colpo la tenda e vidi sobbalzare entrambi. Un ragazzo dai tratti asiatici, alto, capelli neri come anche gli occhi mi fissò sorpreso. Io con occhi altrettanto sorpresi lo ammirai, il taglio degli occhi li rendeva allungati e attraenti, la bocca piccola non tanto carnosa, il fisico ben tenuto e slanciato... ho davanti il Dio dei giapponesi. Mi riscossi subito e decisi di prendere parola. -Destiny ha detto la verità, mi sta solo aiutando col mio problema- spiegai un po' balbettante. -ma come?! Non ti sei ancora tolta l'abito?- si stupì la ragazzina. -ho difficoltà con il corpetto, mi dai una mano- mi riscossi nuovamente chiedendole aiuto. -subito!- esclamò prontamente. Mi girai e la lasciai fare. Nel frattempo continuavo a sentirmi due occhi neri addosso e non potevo che sentirmi a disagio. -ahi!- esclamò Destiny ad un tratto. Mi voltai di scatto preoccupata, senza però ricordarmi di tenere su l'abito, che iniziò a scivolarmi da dosso. -aiuto- mormorai subito rimettendo l'abito al suo posto. Notai Eisuke fissarmi rosso in volto e arrossii a mia volta per l'imbarazzo. -che succede Tiny?- si riscosse subito lui smettendo di fissarmi negli occhi, preoccupato per la sorella. -mi sono tagliata intanto che la liberavo dall'ultimo laccio- spiegò portandosi il dito alle labbra. -ti prendo un cerotto- disse prontamente il ragazzo dileguandosi. -grazie fratellone. Tu intanto prova i vestiti Gladys non ti preoccupare- mi rassicurò chiudendomi la tendina in viso. -ok- mormorai. Iniziai a fare diverse acrobazie nel minuscolo camerino per liberarmi del vestito e finalmente sono rimasta in biancheria. E ora come faccio a mettermi i pantaloni? Il vestito è molto ingombrante come minimo ho bisogno di un altro camerino. Provai a vestirmi e con qualche problemino ci riuscii. Una semplice camicia bianca e dei jeans attillati. Quando aprii la tendina ricevetti l'applauso da parte di Destiny e l'ennesima occhiata sorpresa da parte di suo fratello. -che ne dite?- chiesi uscendo e facendomi vedere a tutto tondo. -benissimo, ti risalta tutto nei punti giusti. Ti fa un gran bel fondoschiena sembra ti faccia una terza o quarta di seno- si complimentò con un sorriso. Avvampai completamente al suono di quelle parole e istintivamente mi coprii il sedere con le mani. -allora è meglio se provo qualcos'altro- mormorai imbarazzata. -no, così stai benissimo fidati!- si aggiunse ai complimenti anche Eisuke. -siamo due contro uno, vinciamo noi due e tu resti così!- esclamò Destiny tutta convinta. -Tiny, Gladys si veste come vuole, è grande abbastanza per sapersi vestire secondo i propri gusti personali non credi- la riprese il fratello. Gli sorrisi grata poi mi voltai per guardarmi allo specchio. Destiny ha ragione, i jeans mi fasciano in un modo che mette in risalto il mio sedere e la camicia stretta in vita e un poco sbottonata fa sembrare che io abbia una taglia in più e già ho una terza di tutto rispetto perciò ho detto tutto. -va beh li compro dai. Come faccio per pagarli, avrei bisogno di indossarli subito, non posso andare in giro ancora con il vestito da sposa- spiegai impacciata. -ti strappo le etichette e le portiamo alla cassa così puoi pagare- disse Eisuke. Si avvicinò a me e con due rapidi scatti prese entrambe le etichette. Lo seguii sino al bancone e in poco tempo pagai. Ringrazio il cielo che per oggi avevo comprato delle scarpe col tacco basso e molto semplici così quelle posso tenerle. -ciao ragazzi- esclamò una donna alle mie spalle. -mamma!- Destiny si lancio letteralmente verso la donna a cui apparteneva la voce. Mi voltai e non appena vidi la scena sorrisi divertita. -ragazza benedetta così mi uccidi- La donna si allontanò un po' dalla figlia e non appena la vidi mi sentii subito più a mio agio. -Hanna?!- chiesi sorpresa. La donna mi scrutò bene poi mi venne incontro sorridente. -Gladys! Ma come sei cresciuta, l'ultima volta che ti ho visto eri una bambina di appena dieci anni- si complimento venendo ad abbracciarmi. -è passato un po' di tempo in effetti. Hai fatto bene a non venire oggi, alla fine è saltato tutto- dissi sollevata di avere qualcuno a cui tengo finalmente con me. -Oggi? Ma di cosa stai parlando cara?- mi chiese sorpresa. Mi allontanai di un passo e la guardai un po' confusa. -oggi mi sarei dovuta sposare, mamma ha detto, che per un impegno nessuno della tua famiglia sarebbe potuto venire. La mamma aveva inviato tutti gli inviti- le spiegai sperando che fosse solo un lapsus il suo. -Gladys ma è una bella notizia ti sposi! Oh guarda non so proprio cosa dirti sono mesi che non sento tua madre, anzi almeno due anni- si scusò dispiaciuta. -non importa, tanto alla fine non mi sono sposata, non ti preoccupare- la rassicurai subito. Se mia madre mi ha mentito non è mica colpa sua. -oh mi dispiace, che ne dici di fermarti a pranzo da noi? Guarda caso volevo preparare la torta alla menta e se la memoria non mi inganna da piccola ne andavi pazza- mi chiese raggiante. -e l'adoro ancora, però non vorrei disturbare- Manca meno di un ora a pranzo però non me la sento di creare così tanto disturbi a Hanna. Lei è un'amica dei miei genitori, sino a quando ero piccola veniva spesso a trovarci. Preparava sempre la torta alla mente che tutt'ora adoro e mi faceva divertire molto quando giocavamo insieme. Mi era dispiaciuto molto quando si trasferì in un altra città, però ogni tanto la sentivo per telefono. -ma cosa dici! Sono anni che non ci vediamo mi sei mancata moltissimo e anche a Peter non credere. È il solito orso che non ammette mai nulla ma sono riuscita ad estorcergli qualche confessione ogni tanto- disse energica scoppiando poi a ridere. -su dai vieni, ho la macchina parcheggiata qui fuori, mi devi raccontare tutto sono rimasta troppo indietro, tua madre non telefonava neanche più a natale. E la piccola Zowie? Me la ricordo solo più come una tenera bimba con le finestrelle imbocca- mi agguantò per un braccio trascinandomi fuori dal negozio. -l'abito...- mormorai girandomi verso Eisuke e Destiny. Eisuke sembrava più tosto confuso mentre Destiny mi salutava con la mano ed un sorriso ampio. -il vestito lo porteremo a casa noi. Ci vediamo dopo Gladys- esclamò Destiny. -hai detto qualcosa cara?- mi chiese Hanna intanto che continuavamo a camminare. -no, nulla- risposi un po' confusa.
Curiosità: La madre di Gladys smise di sentirsi con Hanna perché convinta che fra la donna ed il marito si stesse riaccendendo una vecchia fiamma. Cosa in realtà falsa.
Destiny (Tiny)
Eisuke
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Fuga in bianco
ChickLitIl grande giorno di Gladys è finalmente arrivato. A ventisei anni il suo sogno d'amore finalmente arriva ad un passo dall'incoronazione ufficiale davanti alla sua famiglia e a quella del suo fidanzato John. Nonostante una ferita ancora non del tutto...