New entry

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  Ormai sono due settimane che sto da Hanna e Peter. La prima settimana ero in uno stato pietoso e non mi muovevo dalla stanza degli ospiti. La settimana scorsa invece ho avuto come una piccola spinta immaginaria per cercare di andare avanti. Mi sto esercitando a cavallo per riprenderci bene la mano e poter fare le escursioni a partire da l'ultima settimana di Giunio. Tra me Destiny e Hei si è instaurato un buon rapporto e sono quelle con cui passo più tempo. Hanna un oretta al giorno la dedica interamente a me e Peter la sera prima di andare a dormire mi passa a salutare e si lamenta di come ormai nessuno vuole più oggetti di legno fatti a mano. Di tanto in tanto anche Eisuke fa un salto a vedere come sto e scambiando due chiacchere mi fa tornare il sorriso. Destiny e Keiji ogni volta che vogliono sgattaiolare da qualche parte per passare un po' di tempo in intimità mi chiedono di essere loro complici e assicurarmi che ovunque vogliano imboscarsi in quel determinato arco di tempo siano tranquilli. Non è che faccio il palo li fuori, che schifo no! Però si tengono un cellulare con il volume al massimo insieme e in caso di ritorno prematuro dei loro genitori a casa o possibile rischi di essere scoperti io prima dovrei distrarre il "pericolo" così lo ha chiamato Destiny e nel frattempo fargli squillare il telefono. L'anno studiata bene e da un lato sono grata di volermi come loro "spia" così mi distraggo un po'. Oggi in più Serenity mi ha inviato un messaggio per dirmi che John si è risvegliato dal coma. Non andrò in ospedale, ma sono, comunque contenta che lui si sia ripreso così presto. -oggi non ti eserciti?- mi chiese Dione intanto che la vedevo in salotto a trafficare con gli smalti. -ci andrò un po' più tardi quando farà meno caldo- spiegai avvicinandomi al suo album personale di tinte, trucchi e smalti. Su quel quaderno ci sono tutte le sue opere fotografate e incollate. -ti piace quella tinta?- mi chiese indicandomene una azzurro pastello. -carina, ma non mi si addice affatto- misi subito le mani in avanti per mettere in chiaro che non mi tingerò i capelli. Sbuffò sconsolata e si imbronciò. -ti convincerò!- sembrava una promessa la sua. -sarà difficile- l'avvisai con un sorriso. -e io ci riuscirò- mi assicurò con uno sguardo di sfida. Scoppiammo a ridere a tempo e mi sedetti vicino a lei incominciando a sfogliare anche il resto del quaderno. -sei molto brava- mi complimentai. C'erano certi smalti che erano davvero complicati e pieni di dettagli. -le tue unghie sono un disastro Gladys- inorridì guardando le miei mani. -hanno avuto vita migliore - ammisi. Avevo tutte le unghie mangiucchiate e le pellicine arrosate, le ho assassinate povere. -dai che te le sistemo un po', potrei svenire a vederle ancora a lungo in quello stato- disse melodrammatica prendendomi prima una mano e con cura e molta calma rendendomele "normali". -non sembrano neanche le mie mani- scherzai intanto che facevo asciugare lo smalto lucido che mi aveva appena steso sulle unghie. -ho fatto un capolavoro lo ammetto, di solito non sono così modesta. Ma questa volta lo devo ammettere- finse di pavoneggiarsi. È un po' stramba Dione, ma come Destiny è veramente simpatica.

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-ti ho già sellato il cavallo- disse Eisuke intanto che stavo entrando nella piccola scuderia. -ti ringrazio Eisuke- lo ringrazia avvicinandomi al cavallo che Hanna aveva detto che avrei potuto usare ogni volta che avrei voluto. -ehi, Calypso come va bella- mormorai avvicinandomi alla cavalla. Calypso è una bellissima cavalla dal manto marrone con qualche chiazza bianca ed una soffice criniera. Il cavallo avvicinò il muso alla mia mano e sorrisi. È sorprendente il modo e la facilità con cui lei si sia abituata a me, ci ha messo pochissimi giorni! -io e Keiji abbiamo montato gli ostacoli, vuoi provare il percorso?- mi propose intanto che salivo in sella a Calypso. -volentieri, ho proprio bisogno di fare un percorso ad ostacoli- Mi avviai verso il recinto, mi misi in posizione lontana dal primo ostacolo. -dai bella andiamo- esortai Calypso. La cavalla al mio comando iniziò subito a galoppare verso il primo ostacolo. Lo saltò con agilità e passammo al secondo. Uno o due volte si fermava davanti all'ostacolo rischiando di farmi cadere però tornavamo un po' indietro e lo superavamo tranquillamente. Ad ogni salto sento quella familiare sensazione di vuoto nello stomaco come se avessi uno sciame di farfalle. Sentire i capelli accarezzati dal vento e il dolce galoppo mi hanno mandato in un'altra dimensione. -è stato bellissimo!- esclamai estasiata appena smontata dalla sella. Mi avvicinai al muso di Calypso e le feci delle carezze. -sei stata bravissima Gladys, hai già partecipato alle gare? Corsa, ostacoli e dressage- domandò avvicinandosi a togliere la sella a Calypso. -qualche volta, ma non ho abbastanza spirito competitivo- ammisi mettendo subito in chiaro come sono con i cavalli. Nelle rare gare che ho fatto ho visto altri fantini usare un po' troppo la frusta e pretendere più di quanto il cavallo potesse fare. Io se mi accorgo che il mio cavallo ad un tratto non ce la fa più non lo faccio sforzare. -fra un mese ce ne sarà una in un ranch dal lato opposto di New York, se ti alleni bene in questo periodo potresti anche iscriverti- propose. -sono stata molti mesi ferma e ho rincominciato da poco meglio di no- storsi il naso poco convinta. -cosa ti è successo?- domandò con un cipiglio di preoccupazione. Rimasi un attimo in silenzio dove il dolore mi assalì completamente. Ero stata ferma perché cavalcare in gravidanza è molto pericoloso, avrei avuto altissimo rischio di aborto, ma ci ha già pensato un problema al cuore a portarsi via mio figlio. -mi ero rotta una gamba- mentii cercando di mantenere lo sguardo ben fisso nel suo. Dicono che gli occhi siano lo specchio dell'anima e che dicono ciò che una persona non è in grado di dire. Non voglio neanche sapere cosa staranno dicendo in questo i miei. -che sfortuna, beh adesso potrai recuperare il tempo perso- mi rassicurò più sereno. -hai ragione, recupererò sicuramente il tempo perso- convenni. Con un cenno di una mano lo salutai e me ne andai via. Camminai lentamente nel giardino per un po' sino a quando non notai che il cielo si stava già iniziando a scurire. Il tramonto preannuncia la notte; scura e fredda come la mia anima in questo momento.

Curiosità: La cavalla Calypso prende il nome dalla ninfa figlia di Atlante. Perché? Semplice sono molto affascinata dalla mitologia greca e mi piace molto questo nome.  

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