Inaspettato

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  E siamo arrivati a metà Agosto. Fra meno di un mese tornerò a casa e mi si spezza il cuore a pensarci. Mi sono creata una nuova routine, famiglia e stile di vita qui. Quanto vorrei trovare una casetta di campagna tutta per me qui vicino. Le cose sono anche cambiate tra me ed Eisuke. Usciamo insieme, baci rubati di sfuggita e piccole imboscate per passare più tempo insieme. Non in modo ufficiale ma... stiamo insieme come coppia. Peter finge di non beccarci ogni tanto, ma quel suo strano sorriso non mi inganna. Destiny sembra felice di ciò dopo che ci ha scoperti a baciarci vicino ai cavalli. -che dolore- mormorò Zowie durante il pranzo facendo una smorfia. -tutto bene cara?- le chiese Hanna preoccupata. -è da ieri che ho delle fitte...- disse corrucciata. Sia io che Hanna ci guardammo negli occhi sapendo quale fosse la risposta a ciò. -ti accompagno di sopra cara, vedrai che coricata starai meglio- intervenne subito Hanna in fine. Di sopra? No! Zowie deve andare in ospedale, le contrazioni precedono la rottura delle acque e ciò vuol dire partorire. Mia sorella sta per entrare in travaglio e non può stare qui. Oltretutto è solo all'ottavo mese. -non possiamo portarla noi in ospedale Gladys, siamo senza macchine. Una è dal meccanico e l'altra senza benzina- mi spiegò Peter anche lui preoccupato, non appena che Zowie ed Hanna furono a debita distanza. -allora chiamiamo un ambulanza- lo pregai già in ansia. -è quello che sto per fare Gladys, non ti preoccupare- mi rassicurò alzandosi anche lui da tavola. -Gladys!- mi chiamò la voce di Zowie terrorizzata. Scattai in piedi in un istante e corsi su per le scale trovando mia sorella in lacrime sorretta da Hanna che le accarezzava il capelli. Seguii lo sguardo di Zowie i vidi del liquido trasparente sul pavimento. La cosa che però mi fece accapponare la pelle fu vedere anche del sangue colarle giù per una gamba. -i bambini- balbettò spaventata. Scossi il capo incredula e fui grata ad Eisuke che mi aveva seguita ed ora mi stava sorreggendo. -di a Peter che è urgente- mormorai cercando di riprendermi. -va bene. Ehi, andrà tutto bene e sia tua sorella che i bambini saranno in ottima salute- cercò di rassicurarmi poco prima di andare ad avvisare Peter del cambiamento di situazione. -portiamola in camera- disse Hanna non appena le fui vicino. L'aiutai a scortare mia sorella sino sul letto poi le rimasi vicino tenendole la mano. -andrà tutto bene Zowie- cercai si rassicurarla accarezzandole la fronte. -ho paura- piagnucolo. Mi si strinse il cuore ed annuii capendola perfettamente. -lo so, ma andrà tutto bene- le ripetei di nuovo. Quella da convincere non era solo lei ma anche me stessa.

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È da due ore che è stata chiamata un ambulanza ma non arriva nessuno. Hanna per la sua esperienza di ostetrica in passato sta facendo il suo meglio e mi spaventa sapere che mia sorella sia già dilatata di cinque centimeri, ci sta mettendo troppo poco tempo. Ciò vuol dire che potrebbe partorire qui. -tieni- Eisuke mi porse un bicchiere d'acqua che bevvi tutto d'un fiato per l'agitazione. -grazie- mormorai torcendomi le dita. -vieni un secondo in cucina con me. Hai bisogno di respirare un po' di aria fresca- suggerì appoggiandomi una mano sulla spalla. -hai ragione- convenni, poi mi rivolsi a mia sorella. -torno subito- la rassicurai. Nonostante la preoccupazione nei suoi occhi e l'agitazione mi sorrise appena ed annuii. -c'è qualcosa che ti terrorizza- non era una domanda quella di Eisuke, bensì una constatazione. -è vero- ammisi. Tutti i segreti prima o poi vengono alla luce ed ora il mio lo sta per fare. -ho paura che le capiti la stessa cosa che è successa a me... sono due situazioni completamente differenti, ma io ho paura- ammisi con un nodo alla gola. Negli occhi di Eisuke lessi la confusione. -se fosse ancora vivo io sarei la madre di un bambino di sei mesi... ma non c'è più. È morto pochi giorni dopo il parto per una malformazione cardiaca- mormorai ad occhi bassi. -un figlio?- si stupì. Annuii abbozzando un sorriso tirato, che però sparì subito. -perché non me lo hai mai detto?- chiese preoccupato. -fa ancora molto male. L'ho tenuto in braccio una sola volta, poi i medici se lo sono portati via- spiegai con gli occhi lucidi. Eisuke venne ad abbracciarmi ed io scoppiando a piangere mi aggrappai a lui. -si chiamava Angelo... era stupendo e se n'è andato via per sempre- balbettai. Eisuke in silenzio mi cullava dolcemente fra le sue braccia. -con una madre così bella ci credo che era bellissimo- disse baciandomi la nuca. Sorrisi appena e strinsi la stoffa della sua maglietta fra le mani. -grazie- In quel momento Peter irruppe nella cucina trafelato. -finalmente è arrivata l'ambulanza... ragazzina ma che ti prende?- chiese subito preoccupato. Scossi il capo asciugandomi le lacrime, per scacciare via tutto dalla mia mente. -niente, avviso quelli dell'ambulanza che è già a metà travaglio così sapranno come agire- cercai di tranquillizzarmi. Non permisi ne a Peter che ad Eisuke di intervenire dato che ero sgattaiolata via di fretta. Arrivata in cortile andai incontro ad un uomo sulla cinquantina che stava scendendo dall'ambulanza. -ci è stato detto che una ragazza è entrata in travaglio- disse rivolto verso di me per chiedere una conferma. -si, mia sorella. Si trova al piano di sopra- annuii indicandogli la strada intanto che mi seguiva. Con passo svelto salii le scale ed attraversai il corridoio. L'uomo si mise subito al lavoro visitando Zowie e cercando di capire nel migliore dei modi come stessero i bambini. Un po' preoccupato ci spiegò che portarla in ospedale equivaleva a far nascere i bambini in ambulanza. Una cosa rischiosa che è stata subito bocciata, così ha chiamato un suo collega spiegandogli tutto ciò che mancava e di cui aveva urgenza. -Eisuke tu stai con Keiji e gli altri, sono un po' spaesati dalla situazione- gli spiegai. -hai ragione, ma tu...- sembrava un po' preoccupato. -sto bene, non ti preoccupare- lo rassicurai. Annuì poco convinto e sparì lungo il corridoio. -signorina ora deve spingere!- la incitò il medico. Mi voltai di scatto senza parole. Già?! Mi affrettai a tornare al fianco di mia sorella e con un fazzoletto le asciugai la fronte imperlata di sudore. Le sue mani cercarono le miei e l'assecondai. Zowie in questo momento ha bisogno di me ed io le starò vicino tutto il tempo. Alcuni rumori provenienti dal corridoio mi riscossero dalla stretta ben salda di mia sorella e dai suoi gemiti di dolore. Voltai appena il capo e vi trovai Luke fermo sulla porta. Stava guardando la scena con sguardo vacuo e di sofferenza. Da quel che ne so lui e mia sorella non si sono mai più rivisti, perciò non dev'essere semplice per Luke ritrovarsi in questa situazione. Delle urla squillanti ed un pianto riscossere sia me che lui. -è una femmina- annunciò il medico mostrandoci la bambina più bella al mondo. -Luke desiderava tanto una femmina- mormorò Zowie asciugandosi una lacrima. -Luke! Finalmente, aiutami che manca ancora un bambino all'appello. Lo incitò il collega non appena lo vide. Quasi mi ero scordata che Luke lavorava all'ospedale. Zowie non appena lo vide si mise una mano sulla bocca per l'emozione. -Gladys, ti do il cambio. Tu stai con la bambina- si propose Hanna. Accettai e mi avvicinai a quel minuscolo fagottino che stava tenendo in braccio Luke. Lo vedevo confuso con uno strano luccichio negli occhi. -ehi- sussurrai appoggiandogli una mano sulla spalla. -ciao Gladys- mi salutò sorridente. -ha...ha la mia stessa voglia sul collo- mormorò incredulo. -cosa?- mi stupii. Mi indicò una piccola macchia che aveva la bambina, proprio sul lato sinistro del collo, poi si indicò il proprio collo. -credo che prima di finire a letto con John lei fosse già incinta. Si spiegherebbe perché sono due gemelli e perché le si sono rotte le acque adesso- mormorò con gli occhi fissi sulla bambina. -tua figlia dunque... ma com'è possibile? Contando bene i mesi lei sarebbe all'ottavo- Confusione ovunque, se non sono di John com'è possibile che siano di Luke? -sarà meglio fare il test del DNA, ma capita che al primo mese di gravidanza si abbiano comunque piccole perdite scambiate per ciclo- spiegò passamdomi la bambina fra le braccia. Mi sedetti sulla poltrona con la bimba imbraccio e ammirai come tutto fosse cambiato in pochi istanti. Hanna era passata ad assistere il medico mentre Luke a stringere la mano a Zowie, baciarle la fronte e sussurrarle parole dolci. Mia sorella sembra avere nuova forza da quando Luke le si era avvicinato e comprendo solo ora quanto lei non abbia mai smesso di amarlo. -hai una mamma molto forte piccola- sussurrai con le lacrime agli occhi. Un altro pianto si librò nell'aria e il silenzio calò nella stanza. Gli unici rumori erano i respiri di mia sorella ed il pianto del seconda bambino. -è un maschietto- annunciò questa volta il medico. La macchiolina sul collo del maschietto attirò subito la mia attenzione. -ti amo Zowie- ammise Luke con gli occhi lucidi per l'emozione. Il volto di mia sorella si bloccò di colpo per la sorpresa poi gettò le braccia attorno al collo di lui singhiozzando per la gioia. -perdonami Luke, ti prego...- lo supplicò. -ti ho perdonata nel preciso istante i cui ho visto nostra figlia- le confidò intanto che gli porgevo la bambina. Zowie confusa fece qualche volta passare lo sguardo da quello della piccola creatura a quello dell'uomo della sua vita. Non appena si rese conto della verità scoppiò nuovamente in lacrime appoggiando la fronte contro quella di Luke.  

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