Do it for the record || Muke

8 ➳ Holidays

Michael's pov

@LukeHemmings: Mi manchi tanto, principessa. [foto]

Sbuffai sonoramente quando mi arrivò la notifica di un tweet da parte di Luke, il solito messaggio sdolcinato con tanto di fotina ancora più sdolcinata che mi mandava ogni tanto. Gli risposi con un "manchi tanto anche tu, Cheerios", ridendo mentre immaginavo la sua faccia incazzata mentre leggeva il soprannome che gli avevo affibbiato e che era diventato uno dei principali problemi di Luke. Beh, lui mi chiama principessa, io lo chiamo Cheerios, anche se devo dire che principessa è molto peggio. Mi fa sembrare una puttanella passiva (non che non lo sia, eh, diciamo che mi piace essere sia l'attivo che il passivo. Ma con Luke non posso assolutamente essere il passivo, no, è una questione di principio - ma perché ci sto pensando? Come se dovessimo andare a letto insieme!).

In quei giorni - fortunatamente per me - non c'eravamo visti a causa delle vacanze natalizie. Non ho mai ringraziato Gesù così tanto di essere nato, lo giuro. Sono persino andato in chiesa con i miei per la Messa del venticinque dicembre dopo anni che non frequentavo più la Chiesa; il mio parroco, infatti, era rimasto piuttosto sorpreso nel vedermi, tanto che pensava gli stessi facendo uno scherzo.

Ad ogni modo, dopo aver passato la vigilia ed il Natale con i miei parenti - che non hanno fatto altro che riempirmi di domande su Luke e la mia carriera tra una portata e l'altra - il ventisette dicembre avevo preso il primo volo disponibile con Calum e c'eravamo avventurati a Bali, in Indonesia, meta di quest'anno delle nostre consuete vacanze natalizie. Ovviamente, eravamo andati senza Luke, anche se Calum mi era sembrato intenzionato ad invitarlo. Gliel'avevo proibito tassativamente: no, non avrei fatto finta di avere un fidanzato anche in vacanza. Dovevo rilassarmi, non stressarmi dietro a quel ragazzo antipatico e scorbutico e con le labbra più belle che avessi mai visto in vita mia - okay, basta Michael. Stai degenerando.

Ultimamente stavo avendo pensieri leggermente indecenti su Luke, tutti legati a quel cazzo di Jingle Ball a cui avevamo fatto un grandissimo casino solo per far incazzare il mio ex. Sentire i gemiti di Luke, nonostante fossero finti, aveva acceso qualche lampadina nel mio cervello e adesso non facevo altro se non pensare a quanto mi sarebbe piaciuto sentirlo gemere sul serio, magari sentirlo implorare mentre continuavo a provocarlo senza dargli cosa volesse sul serio... o magari sentirlo gemere di soddisfazione mentre mi riempiva, spinta dopo spinta, facendomi provare uno degli orgasmi più belli della mia vita...

Stavo decisamente impazzendo, forse era l'astinenza, del resto non facevo sesso da praticamente un anno. O forse... forse Luke stava cominciando a piacermi sul serio? Mi sembrava impossibile, Luke non era neanche il mio tipo! Forse era perché, stando sempre con lui, avevo cominciato a considerarlo come il mio fidanzato sul serio, provando affetto per lui. In tal caso dovevo farmelo passare al più presto.

Dopo aver spento il cellulare e aver preso qualcosa con cui fare colazione mi incamminai fuori dal nostro bungalow, ancora assonnato ed intontito perché la notte prima eravamo andati a ballare e c'eravamo ritirati alle quattro del mattino ubriachi marci. Mi sedetti al tavolino situato nel portico e mi concentrai esclusivamente sulla ciambella, quasi ignorando l'odore acre del fumo di sigaretta che mi finiva in faccia. Ormai ero così abituato a Calum che fumava in ogni angolo della casa e a tutte le ore del giorno che l'odore non mi infastidiva più.

«Che fai, non saluti?».

Sobbalzai al sentire quella voce femminile accanto a me, cadendo dalla sedia e quasi rovesciandomi il bicchiere con il succo d'arancia addosso nel frattempo. Quando tornai in piedi l'unica cosa che vidi fu una ragazza dagli ondulati capelli mori e gli occhietti azzurri, che rideva di me appollaiata sulla sedia del tavolino: Danielle Mardsen. Mi ero dimenticato che anche lei fosse venuta con noi a Bali...