Allora, visto che Wattpad è rincoglionito e non fa vedere a nessuno (neanche a me) la foto del capitolo precedente, eccola:
Guardatelo. Non ricorda tantissimo Luke? 😏😏
Okay, bando alle ciance, ecco il capitolo. Tenetevi pronte
***Luke's pov
Tirai su con il naso mentre, per l'ennesima volta, guardavo Leonardo Di Caprio affondare nelle acque gelide artiche mentre Kate Winslet continuava a sussurrare il suo nome senza fiato. L'avrò visto un'infinità di volte, ma Titanic riesce sempre a farmi piangere come un bambino - cosa che comunque non sa nessuno, visto che è davvero una cosa troppo poco virile. Non ho bisogno di essere preso in giro anche per il mio lato ipersensibile.
Era una settimana che io e Michael non ci parlavamo. Non l'avevo visto più - fortunatamente - dall'ultima volta in cui era stato qui, la volta in cui mi ero reso conto di essermi innamorato di lui e di quanto questo amore nei suoi confronti fosse impossibile e soltanto doloroso al punto che ormai, dopo essere stato praticamente rifiutato ed usato da Michael, stavo rintanato ventiquattr'ore su ventiquattro nella mia camera d'albergo a mangiare gelato e a guardare film d'amore da adolescenti complessate che avrò imparato ormai a memoria, visto che guardo sempre gli stessi. È che non ho la minima idea di cosa fare; non ho voglia di uscire da solo, andare in giro per locali senza poter flirtare con qualcuno - perché io, in teoria, starei ancora con Michael - è dannatamente deprimente e per di più sto cercando di bere di meno (motivo per cui mi ingozzo di gelato, per sopprimere la voglia di alcool nel mio organismo). Avevo scelto la settimana peggiore per decidere di disintossicarmi, già.
Nel momento in cui Rose veniva soccorsa dalla scialuppa di salvataggio mi squillò il cellulare, costrigendomi a mettere in pausa. Un sorrisetto malizioso - il solito - si fece spazio sul mio volto mentre il nome di Joanne lampeggiava sul display; mi affrettai a rispondere, celando quanto potessi la voce nasale data dai pianti isterici che ufficialmente erano causati da scene tristi all'interno dei film ma che, in realtà, erano solo le mie lacrime nei confronti della situazione con Michael. Non riuscivo a credere di essere arrivato al punto di piangere per lui. Ed era proprio per questo che adesso avevo deciso di lasciarmelo alle spalle. E Joanne mi aveva appena dato l'input per farlo.
«Lukey! È una settimana che non ti fai sentire, che succede?», sbottò Joanne al cellulare, sembrandomi preoccupata.
«Niente tesoro», sto solo piangendo da una settimana, «Sono stato un po' occupato, scusami se non ho risposto ai tuoi messaggi».
«Ah, capisco...», borbottò Joanne, suonando sospettosa, «Tutto bene con Michael? Ho visto quella foto-».
«Tutto fintamente alla grande», la interruppi, non volendo pensare a quella foto, «In questo periodo non ci stiamo vedendo molto, lui è via per lavoro», mentii. Non sapevo dove fosse Michael al momento, e non mi importava affatto (in realtà lo sapevo e sì, mi importava eccome. Ma facevo finta che non mi importasse perché altrimenti ci sarei stato male).
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Do it for the record || Muke
FanfictionCiò che era iniziato come una finzione è diventato realtà. E quando me ne sono accorto? Proprio nel momento in cui, sconvolto, Michael era uscito dalla mia stanza d'albergo, lasciandomi nudo e inerme su quel letto troppo grande per una sola persona...