Luke's pov
Quella mattina mi accorsi che svegliarsi accanto a Michael era dannatamente fantastico. Durante la notte si era accoccolato a me, posando la sua testa nell'incavo del mio collo; il suo respiro su di me mi faceva rabbrividire mentre il suo corpo mi riscaldava creando un piacevole contrasto che avrei voluto sentire su di me per sempre. Non poteva esserci risveglio migliore.
Michael aprì gli occhi poco dopo di me, a causa di un piccolo bacio che gli stampai sulla fronte; mi guardò sorpreso per un secondo prima di arrossire ed alzare leggermente la testa. «Ehm, buongiorno», mi salutò timido, facendomi sorridere a trentadue denti.
Mi allungai per baciarlo e lui non si oppose, lasciando che le mie labbra sfiorassero le sue labilmente. Fu un contatto minimo, ma riuscì a farmi battere il cuore a mille ugualmente. «Buongiorno. Dormito bene?», chiesi, accarezzandogli la guancia.
Michael mi fissò accigliato. «Ma che razza di domanda è?».
Sbuffai. Ed ecco che la magia finiva. «Suvvia, non essere acido!», borbottai, facendolo arrossire nuovamente. La tenerezza di Michael che arrossiva servì a farmi dimenticare il nostro brevissimo battibecco.
«Scusa, ho mal di testa - sintomi della sbornia, suppongo. Non è che hai un'aspirina?», mi chiese, massaggiandosi le tempie.
Annuii, alzandomi e prendendo una confezione di aspirine dal mobile su cui stava la tv. «Dimentichi che sono il re delle sbronze, io. Avrò aspirine dimenticate in ogni angolo della stanza», commentai, ridacchiando.
Michael ignorò le mie parole per dirmi altro. «Te l'ho mai detto che hai un culo fantastico?».
Mi voltai verso di lui, fissandolo accigliato. «Eh?», chiesi, stupito.
Michael si morse il labbro inferiore. «Hai un culo fantastico», ribadì, senza la minima vergogna. Io al contrario di lui ero rosso come un pomodoro.
«Sei ancora ubriaco?», gli chiesi, trattenendo a stento una risata quando lui sbuffò.
«Sta zitto, dammi quell'aspirina e accetta i miei complimenti prima che mi stufi».
Alzai gli occhi al cielo, tuttavia ridendo ancora mentre estraevo una pasticca dalla confezione e la passavo a Michael dopo avergli riempito un bicchiere di acqua. Mi sedetti accanto a lui, fissandolo mentre lui teneva il suo sguardo corrucciato sul bicchiere d'acqua in cui si stava sciogliendo l'aspirina. «Ti preferivo da ubriaco, sei davvero acido con i sintomi del post sbornia».
Michael si voltò verso di me e mi guardò leggermente in colpa. «A proposito. Come mi sono comportato ieri? Calum dice sempre che sono un ubriaco molesto», mi chiese, arrossendo.
Ridacchiai leggermente. «Sei un ubriaco molesto, sì - ti dico solo che hai fatto e detto un sacco di cose inappropriate», spiegai, facendolo arrossire, «Il che ci porta a, uhm, il perché siamo entrambi nudi e tu probabilmente senti male al sedere».
Michael ridacchiò. «Sì, ricordo di averti dato filo da torcere», disse malizioso, facendomi un occhiolino, «E comunque, sei stato bravo. Non me l'aspettavo da uno come te».
Mi imbronciai. «Hey, non essere così cattivo con me!», mi lamentai, facendolo ridere.
«Ma se ti ho fatto un complimento, Cheerios!».
«Dio santo, preferivo Lukey Pookie».
Michael alzò un sopracciglio. «Lukey Pookie? Che mi sono perso?».
Trattenni una risata. «Ieri sera non hai fatto altro che chiamarmi Lukey Pookie, per non so quale oscuro motivo», spiegai, alzando le spalle.
«Ah... non ha molto senso».
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Do it for the record || Muke
FanfictionCiò che era iniziato come una finzione è diventato realtà. E quando me ne sono accorto? Proprio nel momento in cui, sconvolto, Michael era uscito dalla mia stanza d'albergo, lasciandomi nudo e inerme su quel letto troppo grande per una sola persona...