RISVEGLIO

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POV DARCIÀ

Mi ha dato un calcio anzi due! Questa volta non la passa liscia, se ne pentirà amaramente, le farò passare le pene dell'inferno.
Misi una mano sulla faccia e chiamai Josh. Lui era l'unico che poteva andarla a recuperare senza farsi riconoscere ed era l'unico di origini inglesi.
Poteva passare per suo fratello avendo dei capelli quasi rossi, ripeto quasi rossi.
"Darcià che ti è successo??"ridendo si piegò in due " dov'è la ragazzina?"
"Se la smetti di ridere te lo dico. È scappata"
Lui ritornò serio e mi guardò sbalordito.
"Ha una cimice sul vestito. È nella stazione di polizia. Vai a prenderla e credo che ci sia Sergio perciò vai tranquillo" dissi sistemando i capelli.
Josh senza dire una parola uscì, sapevo che non mi avrebbe deluso.
Scarlett per te ora iniziano i guai, per ora hai visto il paradiso ora vivrai l'inferno.
Guardai l'orologio al polso, un'ora era già passata e niente da fare. Decisi di prendere un bicchiere di vino forse quello avrebbe potuto farmi passare il tempo. Sentii la porta che si apriva e non ci volle molto per capire chi fosse, sentivo il suo profumo. Rose.
Feci il segno a Josh di uscire e lui senza battere ciglio uscì solo che prima di uscire mi mandò un messaggio con gli occhi: non farle male.
Uscì e io sorrisi maligno.
Lei tremava e questo mi piaceva. Mi avvicinai a lei quasi da sentire il suo respiro pesante.
"Non dovevi farlo" sussurrai al suo orecchio "spero solo per te che quello che ti farò, non ti lasci segni".
Mi guardò spaventata.
"BOB!!!"gridai e lo vidi entrare con la sua borsa.
La indicai poi andai a sedermi per gustarmi lo show che sarebbe iniziato tra un pò. Quasi mi dispiaceva, da notare il "quasi" ma lei doveva imparare a tenere a bada i suoi istinti. Se con le buone non capiva meglio con le cattive.
Lo vidi legargli le mani e i piedi.
Avevo detto a Bob di non andare pesante solo il necessario per spaventarla.
Ma quello che capii fu che Bob stava andando giù un po pesante con lei, l'avevo sentita quando mi chiamava ma non potevo intervenire, cosa ne sarebbe stato della mia reputazione.
"E questo è per il calcio che hai dato al capo" sentii per poi vedere un calcio nel fianco di lei. Questo mi fece imbestialire e quando lo vidi alzarela malamente, non vidi più niente.
Ero accecato dalla rabbia.
"Cazzo" disse Bob e alzai lo sguardo verso Scarlett.
Era caduta. Merda.
Mi avvicinai a lui, lo scostai bruscamente e mi avvicinai a lei. Perdeva sangue dalla testa.
Porca puttana.
"Scarlet!Scarlett!"gridai invano il suo nome. Non mi rispondeva, aveva le labbra viola e le mani fredde.
"Con te faccio i conti dopo" dissi mentre prendevo in braccio Scarlett.
Corsi verso la stanza da letto e la appoggiai lentamente per poi chiamare al telefono Josh.
"Josh chiama un medico, è urgente...te lo spiego dopo ma fai in fretta per favore."chiusi la chiamata.
Presi un asciugamano dal bagno, cercai di fermare il sangue ma appena la ebbi pulita vidi con orrore il taglio che si era procurata. Era profondo.
Le sue mani erano gelate perciò iniziai a sfregarle ma la sua temperatura non si alzava così decisi di accendere il riscaldamento.
"Darcià prima o poi ti ammazzerò, stronzo" imprecò Josh guardando Scarlett.
"Lo so ma il medico?"
"Sono qui" disse "ma cosa le è successo?"
"È tutta colpa mia" iniziò Bob " ha perso l'equilibrio ".
Io cercai di respirare tranquillamente perché non volevo ucciderlo lì.
"La ferita è profonda e mi sembra che qualcuno l'abbia picchiata" constatò il dottore "e per giunta ha due o tre costole incrinate"
Josh mi fulminò con lo sguardo e io sospirai.
Il.medico tirò fuori una flebo e una bomboletta d'ossigeno.
La sentii sussultare appena l'ago entrò nel suo braccio e poi il dottore le mise la maschera per facilitare la respirazione.
Non riuscivo a guardare mentre ricuciva la ferita alla testa.
Quanto darei per ritornare indietro nel tempo, pur di non farla soffrire.
Dopo un ora circa il dottore si tolse i guanti e mi guardò incenerendomi.
Ne avevo abbastanza di questo loro atteggiamento anche se me lo meritavo.
"Spera solo che si svegli altrimenti sono guai" spiegò.
Lo guardai per chiarimenti e sembra che lo capì .
"Ha una ferita abbastanza profonda con costole incrinate; ci metterà tanto per svegliarsi e può essere che forse abbia amnesia parziale cioè per un certo tempo o forse potrebbe ricordare tutto e odiarti" mi spiegò e capii pure quella frecciatina di sarcasmo che mi lanciò.
Annuii solamente.
Josh venne verso il dottore e gli chiese quanto dovevamo dargli.
"Mi avete fatto fare una cosa in nero per di più l'avete massacrata di botte perciò voglio un pò, circa duemila euro.
Josh prese il portafogli e gli diede tremila euro. Hahahahahaha la faccia del medico era da vedere.
Josh lo congedò per poi venire verso di me.
"Spero per te che si riprenda altrimenti ti uccido e tu" si voltò verso Bob " perché l'hai ridotta così? Forse il capo ti aveva detto di andare pesante? Non mi sembra.". Gli diede un pugno in faccia.
"Con te regolo dopo i conti per ora sparisci" dissi arrabbiato.
Bob uscì e con lui anche Josh.
"Se hai bisogno chiamami" annuii per poi guardarlo uscire.
Andai vicino a lei, le presi le mani che erano piccole e delicate. Come ho fatto a farla picchiare? Non ho mai alzato la mano sulle donne, mai, ma su di lei non solo ho alzato le mani ma l'ho anche fatta picchiare.
"Perdonami Scarlett" dissi debolmente.
Le misi a posto la coperta per poi andarmi a sedere sulla poltrona, non vorrei disturbarla.
Chiusi gli occhi e senza che me ne accorgessi mi addormentai.

Tua prigionieraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora