IL BAGNO

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Adesso c'è silenzio, quasi mortale che mette ansia, forse dovrei fare qualcosa.
Ma prima che potessi dire o fare qualcosa Darcià parlò.
"Spero che Josh ti abbia fatto vedere la casa" iniziò "e ora se mi scusate vorrei andare a riposarmi"
Ma che maleducato.
"Va bene ti lasciamo dormire ma io e Scarlett vorremmo vedere la tv"
Darcià non guardò minimamente lui invece diede a me una di quelle occhiate che se lo sguardo potesse uccidere, sarei già sottoterra.
No so cosa gli sia preso ma cercai vivamente di ignorarlo e così seguì Josh in soggiorno per vedere il benedetto film, ma quale avrebbe messo?
"Che film guardiamo?"
"Scegli te, ha un'ampia scelta di film" e mi indicò un armadietto e vi giuro che se dico che c'erano più film qui che in una videoteca.
Cominciai a passare il dito sui titoli quando m'illuminai: Dragon Ball.
Josh approvò il film, se non lo avesse fatto lo avrei picchiato, così ci sedemmo per vederlo.
Non me accorsi che era passata un'ora e Josh avere a iniziato a sbadigliare.
Però sei scema forte te. Non lo vedi che ha bisogno di dormire? È con te da tutto quel tempo. Mi sa che la coscienza ha ragione forse dovrei dirgli di andare a dormire.
"Io sono stanca" cercai di sembrarlo e lui ne fu molto convinto ma anche sollevato.
Si vedeva che voleva riposare.
"Va bene dai" sabdigliò "Io vado a casa e te vai nella stanza"
Lo guardai interdetta per un minuto "No tu dormirai qua e poi da sola in questa casa con lui non ci vedo neanche morta".
"Senti Scarlett, prima o poi dovrai e io una casa ce l'ho"
"Allora portami con te"
Stava per ribattere quando sentimmo qualcuno tossire da dietro di noi.
"Josh vai a casa, a lei ci penso io" disse Darcià vestito con solo un paio di boxer.
Mi coprii gli occhi "vestiti idiota"
Tutte e due iniziarono a ridere.
"Guarda che te sei la prima ad avere dei problemi a vedermi con i boxer perché le donne mi pregherebbero di vedermi così"
"Si le puttane ma io non sono una di quelle" sbuffai "Josh digli qualcosa"
Nessuna risposta.
Mi girai verso di lui ma lui non c'era più, era svanito.
"Se ne è andato"
Aaaarrrrggghhhhh.
"Dai vai a dormire e ti avverto se preo vi a scappare, lo saprò"
Ma io cercherò di farlo comunque.
Salii le scale per andare in camera  quando m'accorsi che Darcià non si era fermato davanti alla sua stanza bensì mi stava seguendo.
"Perché mi segui?"
"Per chiederti a chiave"
Lo guardai scioccata e senza parole.
"Fai come vuoi" alla fine mi ero arresa cioè non potevo scappare dalla porta ma dalla finestra. Sono un genio.
Darcià mi guardò sospettoso ma non disse nulla, anzi mi sorrise come se mi incitasse a sfidarlo.
Non lo salutai mentre entrai nella mia stanza e subito dopo sentii lo scatto della chiusura chiudersi.
Okkkk ora forse dovrei pensare a come fare.
Se inizi adesso, Darcià lo capirà forse dovresti aspettare.
Eh si, la coscienza ha ragione, potrebbe insospettirsi.
Osservo la stanza per dieci minuti, davvero molto bella.
Vedo una porta alla mia sinistra, forse è il bagno e si ho ragione è un bagno ma molto molto bello.

 Vedo una porta alla mia sinistra, forse è il bagno e si ho ragione è un bagno ma molto molto bello

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Mi sa che Darcià non ha molta fantasia nel scegliere i colori, qua tutto o è nero o è bianco.
Decisi di farmi la doccia anzi un bel bagno, aprii il rubinetto dell'acqua calda e sul bordo della vasca trovai dei bagnoschiuma alle fragole, mirtilli e vanilla.
Feci un bel mixer e mi immersi.
Che sensazione sublime, anche se questo durò solo una manciata di secondi.
Le ferite sul mio corpo iniziarono a bruciare.
"Aaahhhhhh" urlai alzandomi dalla vasca.
Presi subito un asciugamano per asciugarmi dall'acqua e bagnoschiuma.
Sentii dei passi e vidi Darcià entrare con addosso solo i maledetto boxer mamma mia non lo sopporto quando fa così.
"Perché hai urlato?"
"Esci coglione " urlai avvolgendo l'asciugamano intorno a me.
Senza che me accorgessi, lui mi prese la mano e mi abbracciò.
Le sue mani intorno a me, la mia testa sul suo petto così come le mie mani.
Nessuno dei due parlò per diversi secondi, io perché ero sorpresa mentre lui..boh non so cosa sentisse ma per qualche strano motivo era piacevole essere tra le sue braccia.
"Mi dici perché hai urlato?"domandò dolcemente.
"Lei ferite hanno iniziato a bruciare appena a contatto con l'acqua e schiuma"
Lei lacrime minacciavano di uscire da un momento all'altro, non volevo che mi vedesse ancora debole.
Lo sentii sospirare.
Mi lasciò, andò verso la vasca e la svuotò.
Non capivo cosa volesse fare.
Riaprì l'acqua per riempire la vasca, nel frattempo andò verso un armadietto da dove tiròfuori una fiala.
La versò nell'acqua e mi indicò la vasca.
"Ora entra non ti farà male" spiegò "è un antisettico così da togliere i germi dalla ferita e poi sa di vanilla"
Lo ringraziai con la testa poi aspettai che uscisse e menomale che ci arrivò.
"Sarò qui fuori se hai bisogno chiamami"
Ed uscì.
Okkk. Lui era strano. Si stava comportando in modo strano. Era calmo anzi calmissimo. Avete presente quella quiete prima della tempesta? Si lui era quiete e aspettavo solo che la tempesta iniziasse.
"Grazie ora puoi andare a dormire"
"Va bene" dei passi e infine la porta che si chiude....a chiave.
Sarebbe meglio se rinunciassi a scappare, non so niente di questo posto e poi uscire a quest'ora sarebbe come andare nella tana del lupo.
Dopo un bagno rilassante, metto l'accappatoio ed esco dal bagno.
C'è un maglietta lunga sul letto, mi avvicino e vedo che è una camicia da notte in seta con la targhetta ancora attaccata.
LaPerla.
E bella così la indosso e mi infilo sotto le coperte, anche se è ancora settembre, il freddo ha iniziato a farsi sentire.
Brrrrrr.
Avvolgo la coperta intorno al corpo e dopo un paio di minuti riesco finalmente a chiudere gli occhi.

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