NEW YORK

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POV DARCIÀ
Siamo a metà viaggio dalla nostra meta: New York.
Scarlett dorme beatamente, penso che da quanto stia dormendo non dormirà per almeno 2 giorni.
Ho chiesto a Josh di stare con me nella prima classe mentre agli altri ho detto di prendere posto in quella economica.
Josh dorme comodamente mentre io sto leggendo un giornale vecchio per i miei gusti.
Ho sonno da morire ma se io crollassi e lei si svegliasse, scaterebbe il finimondo ma forse per un ora avrei potuto dormire, si dai dormo un po.
Un'ora dopo
Qualcuno mi stava toccando, anzi mi stava pizzicando come se volesse qualcosa da me.
Sbadigliai aprendo gli occhi e trovai qualcuno che se mi amasse mi illuminerebbe la giornata.
"Se mi lasci la mano forse posso andare in bagno" disse abbastanza alterata.
Non capivo cosa volesse dire fino a quando non vidi la mia mano stretta alla sua, ma quando gliela avevo presa??
"Devo andare in bagno!"
Gliela lasciai subito.
"Si scusa" balbettai.
Si alzò per andare ma si fermò osservandomi con un'occhiata interrogativa.
M'illuminai.
"A destra" indicai il bagno.
Annuì e se ne andò.
Guardai verso Josh che dormiva beato ma quanto aveva sonno questo??
Mi diressi verso di lui per svegliarlo.
" Si si sono sveglio" balbettò insonnato.
"Allora alza il culo che dobbiamo parlare"

POV SCARLETT

Avevo l'urgenza di andare in bagno se questo stronzo mi lasciasse la mano, è da quasi mezz'ora che cerco di svegliarlo ma dorme peggio di un ghiro.
Forse non ha dormito in questi giorni.
Senti coscienza di merda, smettila di difenderlo.
E non parlò più.
Se non si svegliava così forse avrei dovuto buttargli l'acqua addosso ma se mi teneva stretta la mano, come avrei potuto prendere l'acqua.
Decisi di punzecchiarlo e per mia fortuna ci riuscii, si vedeva che aveva le occhiaie ma non mi interessò più di tanto.
Finalmente mi indicò il bagno.
Mi guardai allo specchio, mi sembrò di vedere un mostro hahahaha davvero ero orrenda. Le ferite non erano ancora guarite ma si stavo rimarginando insomma sempre meglio di niente. Uscii dal bagno con un asciugamano nelle mani.
Darcià e Josh parlottavano come se avessero dei segreti come le ragazze ma questi due sembravo a modo mio gay. Si gay. Si parlavano anzi si volevano bene come una coppia.
Senza che me ne accorgessi stavo ridendo cosicché i due notassero la mia presenza.
"Perché ridi?"domandò Darcià.
Smisi in un attimo di ridere, tornai seria e lo mandai a fanculo.
Josh mi era simpatico ma dopo che mi aveva lasciato nelle mani dello stronzo non lo cagavo piu di tanto e sono sicura che anche lui se ne accorse.
"Scarlett lo sai che non avrei voluto lasciarti con lui ma è il mio capo" disse "dovresti capire la situazione"
Capivo la situazione anzi ero io che mi ero cacciata da sola in questa situazione, forse potrei perdonare Josh ma non Darcià.
M'avvicinai a lui e lo abbracciai.
Io volto di Darcià stava passando dal rosso al viola al verde, insomma tutti i colori mentre quello di Josh era pura sorpresa non si aspettava questa mia reazione.
Mi staccai guardando Darcià che per un attimo mi sembrò felice e ne capii anche il motivo: credeva che sarei andata ad abbracciarlo.
Invece di andare da lui mi sedetti sul mio sedile così da averlo a faccia a faccia in modo da guardarlo e farlo incazzare.
Avevo pure un vuoto di memoria, mi ricordavo di quando mi ero svegliata ed andata in bagno e mi ricordavo pure che Darcià mi aveva aiutato ma da quello fino a qui non ricordavo nulla.
Darcià aveva preso delle noccioline per sgranocchiare ma guardando sempre verso di me, e ve lo dico mi sta facendo salire i nervi.
Cioè io non voglio parlargli ma lui potrebbe..si ma tu non gli rispondi bene.
Ecco che la mia coscienza è venuta a darmi lezioni e questa volta, purtroppo, ragione.
"Josh posso avere qualcosa da bere?"chiesi gentilmente.
Lui si alzò andando verso il bar, mi guardò "cosa vorresti bere?"
"Birra"
Portò la lattina verso di me aprendola e porgendomela.
Lo ringraziai sorridendo e crash qualcosa si ruppe.
La mano di Darcià sanguinava mentre pezzi di vetro erano tra le sue e lo stavano ferendo.
"Darcià " corsi verso di lui aprendogli la mano per osservare meglio la ferita.
"Non toccarmi" disse spostandosi e spingendomi via.
Che cazzo gli prende ora?

Tua prigionieraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora