Le gocce tagliavano l'orizzonte che Cora era intenta a riprodurre su una fioriera in ceramica, quando aveva iniziato il decoro un'ora prima, il Sole donava un colore evanescente al minuscolo lembo di mare visibile dalla sua finestra e le aveva ispirato un nuovo lavoro ora che ora rischiava di restare incompleto, ma a una settimana di distanza dall'inizio della primavera non poteva pretendere certo un clima meno mutevole.
Dopotutto la nuova stagione aveva donato alla sua città, i primi alberi in fiore e un piacevole clima mite.
A causa della pioggia Cora adesso non riusciva più a vedere il mare, così cominciò a creare una nuova immagine nella sua mente.
Chiuse gli occhi, e il rumore della pioggia fu sostituito dall'infrangersi delle onde, c'erano dei ragazzi in riva al mare erano tre, li distingueva perfettamente, li vide prima intimiditi dalla temperatura ancora rigida, poi scherzare per nascondere le proprie incertezze, e infine prendere la rincorsa e gettarsi tra le onde gelide, che il sole non aveva avuto ancora il tempo di scaldare.
I tre ragazzi giocavano schizzandosi tra loro, ridevano, poi le tre sagome mutarono, al loro posto ora c'erano una donna dai capelli biondi, un uomo e una bambina, poi gli occhi di Cora si rigarono di lacrime.
STAI LEGGENDO
Se bastasse l'impossibile #Fanfiction su Francesco Renga #Wattys2016
FanfictionUn' infanzia amara, e un grande cuore questa è Cora una ragazza che ha sempre avuto la testa sulle spalle, lei è sempre presente per tutti, l'unica cosa che le manca è un pò di tempo per se stessa. Il mare sa curare le ferite e ascoltare i desider...