CAPITOLO 11

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Mi stanno fissando tutti.

«Oh no.»
«Oh caspita! Hai visto chi c'è?»

Lancio subito uno suardo furioso a Isabelle che, per tutta risposta, mi fa un sorriso da perfetta finta innocente.

«Fammici pensare... Coincidenze? No, io non credo.»
«Isabelle!»

Improvvisamente lei mi lancia un fugace segno, bisbigliando un impercettibile "girati!", e non appena lo faccio vedo che Alec, seguito a ruota da tutti gli altri otto ragazzi, stanno venendo verso di me

«Hey Lilia!»

Mi saluta non appena è abbastanza vicino da farsi sentire.

«Ciao Alec.»

Deglutisco piano cercando di non far trapelare tutto il mio evidente imbarazzo.
Tentativo estremamente inutile dal momento che sento le mie guance andare in fiamme.

«Wow, non mi avevi detto di saper ballare-»

Mi dice venendo però interrotto da un suo amico che, con uno sguardo che provocherebbe il diabete e una denuncia per stalking da parte della vittima, mi sorride da pesce lesso.

«Così bene!»

Tutti scoppiano a ridere. Cerco a una frase da dire, ma non mi viene nulla, vuoto totale.

«Grazie, e io non sapevo facessi Basket.»

Provo a sdrammatizzare il mio sempre più evidente imbarazzo.

«Touche. Sono nella squadra della scuola e loro sono i miei compagni: Maxy, Ramon, Alex, Roby, Rayan, Luck e ovviamente Jace.»
«Sì, già mi conosce, siamo coinquilini.»

Taglia corto Jonathan. Come al solito il suo tono è un mix di disgusto e apatia. Ha davvero bisogno di uno psichiatra.
Tutti i ragazzi lo guardano con un'espressione di totale stupore ed invidia.

'Invidia? Impossibile. '
Concordo.

«Sì, ecco, piacere, io sono Lilia e lei è la mia amica Isabelle.»

Dico presentandomi assieme alla mia amica che era stata stranamente seduta in disparte.
Dopo le varie presentazioni e i complimenti, Alec cambia discorso.

«Che fate stasera?»

Cerco lo sguardo di Iz per capire cosa potergli rispondere senza risultato.
Ha lo sguardo completamente perso nel vuoto, troppo concentrata a sbavare dietro ai ragazzi che probabilmente non sta nemmeno ascoltando la conversazione. Perciò tocca alla sottoscritta rispondere alla domanda.

'Che l'impappinamento mortale sia con te, sorella. '
Grazie.

«I-io non saprei-»
«Stasera la squadra fa una festa, se vi va di venire...»

'Non credo sia una buona idea. '
No, non lo è per niente perché noi siamo matricole e...

«Sì. Sì, ci saremo!»

Esclama Iz tutta contenta, ricevendo una benché ovvia occhiataccia da parte mia.

«Perfetto allora a stasera!»

Ci saluta Alec e la squadra.

'Meraviglioso. Grande! Grazie Iz! '

Non appena si sono allontanati abbastanza da non riuscire più a vederci, mi volto furiosa verso Iz che non smette di sorridere come una ebete.

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