Capitolo 18-Ilenia

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<<Hai preso tutto?>> << Si è tutto nel borsone.>> mio papà si sta già avviando verso l'uscita mentre io e mia mamma andiamo con calma, sono stanca e fatico a trattenere le lacrime. Gabriel non è la persona serena e dolce che vuole farmi credere, non so cosa o meglio dire chi nasconde ma non voglio essere presa in giro da lui. Appena esco dall'ospedale inspiro una boccata d'aria pulita e mi sento già meglio.

Appena tornata a casa mi chiudo in camera e guardo il profilo Facebook di Gabriel, devo riuscire a scoprire chi era quella ragazza. Recentemente non ha foto di feste e le uniche ha sono assieme ai suoi compagni di classe, ma c'è una foto di luglio con una ragazza, alta, bionda, con gli occhi azzurri e la pelle dorata, ride mentre lo guarda e lui sembra così contento. E' la sua ragazza? Ci ha provato con me nonostante avesse già una ragazza? Come si chiama questa ragazza? Guardo il tag: Cholè De Angelis. Vado sul suo profilo, dalle foto sembra che gli piaccia stare al centro dell'attenzione, specialmente con i ragazzi. Mi viene la tachicardia, dovrei stare qua tranquilla nel mio lettuccio e invece mi sento così male, usata, brutta, non potrei mai essere all'altezza di questa ragazza bionda con gli occhi azzurri, il genere di ragazza a cui nessun uomo rinuncerebbe, chi sono io per "guadagnarmi" Gabriel? Chiudo Facebook e metto le cuffiette, mi addormento ascoltando le mie canzoni preferite.

Mi sveglio di soprassalto con il telefono che vibra, sono ancora mezza addormentata e rispondo senza vedere chi è <<Pronto?>> non sento nulla, sto per attaccare pensando sia uno scherzo telefonico e sento Gabriel <<Hey, tutto bene?>> mi sveglio completamente, come se avessi preso una secchiata di acqua gelata. <<Ciao, si tutto bene. Pensavo che saresti venuto a trovarmi oggi.>> <<Si, volevo venire ma ho avuto un contrattempo e...scusa.>> parla male, come se avesse bevuto, ma nonostante sono preoccupata per lui non riesco a trattenere la rabbia << Ah si? Magari era Chloè che aveva bisogno?>> silenzio, boom, colpito e affondato <<Io non so come fai a sapere di lei, ma no non aveva bisogno lei.>> rido istericamente << Ah, quindi vuoi anche negare che quando ti ho chiamato eri con lei? Gabriel non pensare che mi faccio imbambolare da uno come te!>> Capisco che si è arrabbiato dal respiro affannato <<E come sono io? Si lei era con me, e con questo? Lei è una mia amica e basta!>> << Gabriel, tu sei un ragazzo strano e bugiardo, perché non mi racconti niente? Perché un attimo prima sei dolce e poi sei freddo come il ghiaccio?>> sospira e per qualche secondo il silenzio <<Okay, lo so, ti dovrei delle spiegazioni, ma devi avere pazienza. so che non è facile capirmi ma quando sarà il momento io ti spiegherò tutto. Te lo prometto>> <<E quando sarà questo momento? Basta Gabriel, lasciami stare, non ho intenzione di essere presa in giro ancora!>> chiudo la chiamata e mia mamma entra in camera, <<Tutto bene?>> mi alzo l'abbraccio e inizio a piangere.

Domani Sarà AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora