Sono agghiacciata da come il caso giochi le sue carte. Tra tutti gli uffici in cui potevo cadere, sono caduta in quello di Mr. Mi incacchio se non faccio colazione. In effetti con la fortuna che mi ritrovo era quasi prevedibile. Ben mi sta, la prossima volta ci penso due volte prima di litigare con qualcuno a colazione. Sono furiosa. Un'intervista ? Davvero ? Il mio futuro deve essere giudicato da un'intervista ? Delle stupide domande gli faranno vedere se ho la stoffa per essere assunta nella sua preziosa azienda ? Anastasia, tu sei ancora convinta che voglia assumerti ? Ti vuole solo umiliare e buttare fuori a calci, l'hai chiamato Mr. Muffin, sii realista, hai già perso. Vocina, grazie per evidenziare sempre l'ovvio, so di non avere alcuna possibilità, non più, ma questo non mi impedisce di divertirmi. Anche se ho già perso non capisco perché devo abbandonare il campo di battaglia da sconfitta. Fisso il mio sguardo in quelle boriose iridi cenere che mi fissano mefistofeliche, stanno aspettando una mia mossa. Non ho mai visto un grigio così pieno di sfumature, sembrano quasi mostrare l'anima del loro proprietario. Involontariamente lascio correre lo sguardo sul mio interlocutore, al cafè avevo già scorto il fisico asciutto e scolpito, le spalle larghe, la mascella perfettamente squadrata, le labbra sottili, il naso dritto, i lineamenti mascolini ma delicati, le lunghe dita delle mani grandi e curate. È bello, è così bello che fa quasi male guardarlo. Mi ritrovo a pensare di voler affondare le mani in quei capelli che sembrano incredibilmente morbidi, mi ammonisco da sola per aver pensato una cosa del genere, non è né il momento né la persona adatta su cui fare certi pensieri, ma è come se d'un tratto non controllassi più la mia mente, sento l'incredibile voglia di sfidarlo, di conoscerlo, d'un tratto voglio davvero porgli quelle domande che mi ha chiesto, ma voglio farlo a modo mio, ho la stessa voglia di giocare che leggo in lui.
• Miss. Steele sto aspettando.
La sua voce mi riporta alla realtà, incateno i miei occhi ai suoi e sento nuovamente quella scossa che mi ha attraversata prima. Lui fa un espressione contrariata e vedo le sue pupille dilatarsi. È palesemente infastidito e celatamente divertito. Si sta godendo il mio essere così in difficoltà. Vuoi giocare Grey ? Allora credo che dovresti sapere che non stai giocando da solo. Voglio che tu sappia cosa significhi volermi mettere in difficoltà. Mi alzo dalla poltrona, cercando di sembrare quanto più disinvolta possibile, e nonostante le gambe tremanti inizio a muovermi dentro il suo ufficio consapevole del suo sguardo fiammeggiante su di me. È tutto molto minimale, ma studiato; nulla è fuori posto. Noto dei quadri posti simmetricamente sulla parete, rappresentanti oggetti quotidiani in varie tonalità di blu. Ciò che mi colpisce è il modo in cui oggetti così normali vengano celebrati dalla pittura. Questi dipinti sembrano stridere con la dichiarazione di intenti che è il resto dell'ufficio. Lo sento muoversi sulla poltrona, si sta spazientendo.
• Miss Steele, le hanno tagliato la lingua ? Deve continuare ancora per molto questa gita turistica nel mio ufficio o possiamo iniziare ?
• Sì, mi scusi Mr. Grey, ma sono rimasta colpita da come questi quadri riescano ad elevare l'ordinario a straordinario. In un ufficio come questo mi sarei aspettata quadri di inestimabile valore, già straordinari di loro, è una scelta particolare
• Sono di un artista locale, non sono molto costosi ma sì, la sua analisi è giusta, rispecchia la mia filosofia. Ho sempre trovato stimolante lavorare con chi ha potenzialità ordinarie, per renderle straordinarie.
• È questo il segreto del suo successo Mr. Grey ? Saper capire le persone ? Scoprirne i talenti ?
• Più che i talenti, Miss. Steele, riesco a comprenderne i bisogni, so cosa le stimola e so come incentivarle a dare il massimo. So cosa voglio da loro e come ottenerlo.
Mi risponde con voce vellutata e decisa, forse vagamente seccata.
• Quindi, in parole povere, le controlla
Serra la mascella e i suoi occhi si fanno più scuri
• Miss Steele, il controllo è una delle più alte forme di potere. Inoltre se nelle proprie fantasie segrete ci si convince di essere nati per dominare, il potere diventa immenso.
• È un maniaco del controllo quindi
• Miss. Steele questa non era una domanda
• Sì lo so
Mi siedo nuovamente sulla mia poltrona non staccando gli occhi dai suoi, sono accesi da un'ira incontenibile, vorrei ghignare soddisfatta ma credo che non sia il caso di tirare così tanto la corda, so bene quanto possano essere suscettibili gli uomini d'affari.
• Era una semplice constatazione, tutto qui dentro, dall'arredamento al suo atteggiamento mi lasciano supporre che lei sia fissato con il controllo. Mi sbaglio Mr. Grey ?
• No, affatto, è vero, io esercito il controllo su tutto Miss. Steele.
• E non le da noia ? Controllare tutto elimina quella parte di imprevedibilità che rende le situazioni interessanti.
A queste parole il suo atteggiamento cambia, si rilassa un attimo e mi pare di scorgere un ghigno impercettibile accompagnato da un lampo di malizia nei suoi occhi, sembra divertito da un segreto che conosce solo lui.
• Anastasia, mi creda, le posso garantire che in determinate situazioni il controllo può unirsi all'imprevedibilità diventando tutto fuorché noioso.
Improvvisamente, mi sento avvampare, la sua voce e il suo sguardo mi imbarazzano, ma non ne capisco il motivo. Inizio a torturami le mani, sto perdendo il controllo della situazione e questa stanza inizia a farsi stretta. Lui si alza e sbottonandosi la giacca si siede nella poltrona di fronte a me poggiando la caviglia sul ginocchio opposto e ritornando a toccarsi le labbra con l'indice. Sta cercando di sfruttare il momento, è perfettamente consapevole del mio imbarazzo e lo vuole usare per mettermi maggiormente in difficoltà.
• Miss. Steele spero che non le dispiaccia se mi accomodo accanto a lei, prego continui pure.
Io ti toglierò quel sorrisetto compiaciuto dalla faccia Grey, dovessi prenderti a pugni.
• Affatto Mr. Grey. Quindi il suo successo è dovuto alla sua abilità nel sapersi circondare di persone valide, oltre che al suo fiuto per gli affari importanti. Sono stupita, avrei scommesso che fosse dovuto tutto alla fortuna.
• Lei crede che tutto questo sia dovuto alla fortuna ? Mi delude Miss. Steele, una mente scientifica come la sua che crede nella fortuna. Il caso è il peggior nemico degli affari, non mi piego a lui, al massimo è lui che si piega a me. È sempre quello il nocciolo del discorso Miss. Steele, il controllo. Gli affari non vanno presi come vengono. Ad esempio, lei Anastasia dal suo curriculum mi sembrava un affare, ma non mi sarei mai sognato di assumerla a scatola chiusa. Oggi lei è qui per questo, devo capire quanto vantaggioso sia per la mia azienda averla con me.
• Ed è arrivato ad una conclusione ?
• Furba Miss. Steele, ma non avrà nessuna risposta a riguardo. Per ora le sue domande non mi sono sembrate così interessanti dopotutto, si impegni di più.
Io sarei un affare ? Tralasciando che parla di me come se fossi l'acquisizione di una banca, mi ha appena definita un affare vantaggioso. Ok Steele, forse l'incidente al bar non ti ha proprio messa fuori gioco.
• Mr. Grey prima di fare domanda per il suo programma di stage, ho cercato di avere quante più informazioni sulle attività della sua azienda, e tra le altre cose ho trovato un programma di ricerca per nuove tecnologie agricole in grado di sopperire al fabbisogno alimentare in molti paesi del terzo mondo. Ora, credo che chiunque l'abbia intervistata si sia sprecato negli elogi, ma credo anche che oltre ai vantaggi economici, che personalmente trovo esigui perché so che la ricerca non fa soldi ma li chiede, ci sia qualcosa di più profondo. Non è il primo programma umanitario della sua azienda, perché investe in questo campo se i profitti che ne ricava non la arricchiscono ?
Non so nemmeno il perché di questa domanda, ma mettendo da parte la sfida a " chi mette più in difficoltà l'altro", sono davvero curiosa di conoscere la sua risposta. Sembra il classico squalo che va solo dove fiuta soldi, ma credo che ci sia di più e voglio sapere cosa. I suoi occhi, si velano, la scintilla che prima guizzava maliziosa è scomparsa. Credo che questa domanda lo abbia colpito.
• Miss. Steele mi creda sono solo affari. Lei non può saperlo ma i guadagni ci sono e sono anche consistenti
• Sta mentendo
Sgrana gli occhi irritato
• Come scusi ? Non mi piace che la mia parola venga messa in dubbio
Furioso si alza e mi si posiziona davanti poggiandosi alla scrivania
• Se solo lei si degnasse di dare risposte coerenti con le domande che gli vengono poste non ci sarebbe bisogno di dubitare di nulla Mr. Grey
• Miss. Steele non metta ulteriormente alla prova la mia pazienza.
• Mr. Grey, è lei che ha avuto la brillante idea di condurre il colloquio attraverso un'intervista, io mi sono prestata a questa farsa ora lei deve rispondermi.
Mi guarda quasi spiritato e sospira chiudendo gli occhi e stringendo con tale forza le mani attorno al bordo del tavolo da farsi diventare le nocche bianche. Sta cercando di controllarsi, ma non so dal fare cosa.
• Quei progetti, è vero, non mi arricchiscono, ma i soldi non mi mancano e so che la ricerca in questo campo non ha ne fondi, ne ricercatori competenti. Io ho le risorse e le persone, quindi accanto ad un investimento multimilionario metto anche investimenti che non mi portano alcun tipo di entrata ma che mi permettono di aiutare qualcuno che pur non avendo nulla cerca di combattere ogni giorno per sopravvivere.
Da quando, ho conosciuto Christian Grey, questa è la prima volta che non lo vedo come il borioso amministratore delegato che esercita il suo potere indistintamente sulle cose e sulle persone, ma come un ragazzo che sta usando il suo talento per fare la differenza.
• È davvero una nobile motivazione Mr. Grey, credevo che gli amministratori delegati non avessero un cuore.
• Io non ho un cuore Miss. Steele.
• Non sono d'accordo
• La cosa non mi stupisce
Alle sue parole, sento un sorriso farsi strada sul mio volto e inaspettatamente anche lui accenna un sorriso di riflesso al mio.
• Miss, Steele la maggior parte delle persone crede che io sia senza cuore, e mi creda hanno ragione.
Io credo che la maggior parte delle persone che dice questo non la conosce abbastanza o è lei, a mostrare loro solo questa sfumatura di lei.
A questa mia affermazione non risponde, ma scorgo nei suoi occhi nuovamente la scintilla di prima. Mr. Muffin credo sia una delle persone più complicate che abbia mai conosciuto. Do un'altra occhiata all'ufficio e noto una cosa che prima non avevo notato; non c'è nemmeno una foto ne alle pareti ne sulla sua scrivania. Anzi non ci sono proprio oggetti personali: solo penne, matite, il portatile, il telefono e documenti su documenti.
• Mr. Grey, il suo ufficio è abbastanza asettico, non c'è nemmeno una foto della sua fidanzata o un suo oggetto personale.
Credo che sia rimasto stranizzato dalla mia domanda, come del resto lo sono rimasta io, vorrei sapere che fine abbia fatto la mia parte razionale, oggi il filtro bocca-cervello sembra sia in ferie. Lo guardo cercando di capire cosa provi ma nel suo sguardo non riesco a scorgere nulla.
• Miss. Steele, trovo che gli oggetti personali in ufficio distraggano dal lavoro e per quanto riguarda le fotografie non sono un tipo da fidanzate
A quelle parole un campanello trilla nella mia mente. Non è un tipo da fidanzate, ostenta il suo potere e la sua mascolinità, allora ...
• Mr. Grey, lei è gay ?
Lo vedo strabuzzare gli occhi, stringere con forza i pugni e lanciarmi uno sguardo omicida. Sì, decisamente il mio filtro bocca-cervello è rotto, come diavolo mi è saltato in testa di porgli una domanda del genere ? Vorrei sotterrarmi.

STAI LEGGENDO
We Aim To Please
Fanfiction- CONTENUTI SESSUALI PRESENTI - Lei è una delle più brillanti menti informatiche del paese. Lui è un potente amministratore delegato. Lei nasconde un segreto. Lui pure. Due caratteri opposti ma due anime affini. Quello che inizierà come un rapporto...