capitolo 14

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È tardi, saranno le tre passate, la macchina corre silenziosa per la città mentre sui vetri si rincorrono le luci che proiettano, sul mio viso, un'ipnotica danza di ombre. Mi fermo ad un semaforo e mi accorgo di non aver mai visto le strade di Seattle così deserte. Osservo il cielo; è tutto coperto, sicuramente domani sarà piovoso. Sospiro esausta e mi lascio andare sul sedile godendomi, quei miseri minuti lontana da tutto e sperando che il rosso, del semaforo, duri in eterno; ma il verde arriva quasi subito accompagnato dallo squillo del mio telefono. Gli lancio un'occhiata e sul display leggo il nome di Taylor. Tocco il bluetooth all'orecchio, rispondo con il comando vocale e subito la voce divertita di Jason mi investe

• Ti rendi conto che sei l'unica persona al mondo che pur essendo consapevole di avere la macchina sotto controllo decide comunque di andare dove non dovrebbe ?

Sorrido sorniona

• Jason, ti rendi conto che sei ancora uno dei pochi che si stupisce quando non faccio nulla di quello che qualcuno si aspetta da me ?

Lo sento sorridere e ne approfitto per cambiare argomento

• Ci sono già tutti ?
•  Sì, ti stiamo aspettando
•  D'accordo, sarò li tra poco, il tempo di vedere un vecchio amico
• Inutile chiederti chi sia vero ?
• Se tutto va bene potrai conoscerlo di presenza
• E se va male ?
• Ho la macchina sotto controllo per un motivo no ?

Si irrigidisce, è preoccupato

• Ana
• Sto scherzando, davvero sta tranquillo

Sospira pesantemente e si congeda. Chiudo la conversazione e svolto a sinistra immettendomi sull'Alaskan Way, fermandomi al molo di Bell Harbor. Spengo il motore e con nervosismo crescente scendo dall'auto incamminandomi verso il luogo dell'incontro. Cammino svelta, attenta ad ogni piccolo rumore, mentre il ticchettio dei miei tacchi scandisce il silenzio nel quale sono immersa. Arrivo al Terminal delle crociere turistiche e scorgo subito la sua figura, in penombra, poggiata alla ringhiera del molo. Mi avvicino e sentendomi, gira di scatto la testa fulminandomi con i suoi penetranti occhi azzurri, purtroppo troppo simili a quelli che un tempo amavo. Lo vedo fissarmi intensamente, per poi mettere su il suo classico ghigno strafottente

• Eccola la grande Anastasia Steele, finalmente. Perdonami se non ti chiedo un autografo ma non ho portato con me una penna
• Reed, anche per me è sempre un dispiacere incontrarti ma ho poco tempo e adesso l'ultima cosa di cui ho bisogno sei tu che ti sforzi di essere più coglione del solito
• Però, più passano gli anni e più diventi simpatica Steele; e io che pensavo mi avessi chiamato per onorare i vecchi tempi
• Intendi quelli in cui venivi sempre picchiato da qualcuno a cui dovevi dei soldi e Caleb ti salvava il culo ogni volta ?
• No, intendo quelli in cui venivi a piangere da me perché il mio perfetto fratello era morto e ti facevi scopare senza tanti complimenti

A quelle parole qualcosa dentro me scatta ed è un attimo, raccolgo tutta la rabbia che ho incamerato in questa settimana, lo afferro per le spalle e la riverso tutta in un'unica precisa, mirata, ginocchiata. Preso alla sprovvista va subito a tenersi i gioielli di famiglia per cercare di arginare il dolore e io ne approfitto per avvicinarmi al suo orecchio senza il pericolo che le sue mani vadano dove non dovrebbero

• Ok, mettiamo subito in chiaro le cose: primo, abbiamo scopato una sola, decisamente poco memorabile, volta e credimi se ti dico che vorrei lobotomizzarmi ogni volta che la ricordo; secondo, ho fatto delle ricerche e ho scoperto non solo che sei sempre il solito bastardo, ma che da perfetto idiota hai truffato un De Carlo mettendoti contro tutto il clan; terzo, so che nemmeno tu hai perso di vista Victor Stark; quarto, la ginocchiata forse è leggermente forte ma volevo dartela dalla prima volta che ti ho visto. Bene, adesso la smetti di fare il coglione ?

Mi allontano da lui fulminea mentre lo vedo aggrapparsi alla ringhiera barcollando per il dolore

• Cazzo Steele, ricordavo fossi più diplomatica
• E tu meno cazzone, ma come vedi la realtà è diversa. Ad ogni modo, adesso hai intenzione di ascoltarmi ? Perché sarei felicissima di consegnarti ai De Carlo
• No, ok, ok, calmati, ti ascolto
• Data la tua, brillante, battuta iniziale credo che tu sappia dell'antivirus che ho programmato per la GEH. Quello che sicuramente non sai è il motivo per cui ho dovuto farlo
• Perdonami se non appaio emozionato
• Fai silenzio. Dicevo, ho dovuto riprogrammare il loro sistema di sicurezza perché qualcuno era riuscito ad hackerarlo
• I miei complimenti a Mr.Grey, con tutti i miliardi che ha poteva almeno comprarsi un antivirus
• Hanno usato la Vedova

Lo vedo sbiancare. Adesso credo di avere tutta la sua attenzione

• Come cazzo è possibile ? Solo tu e Caleb avevate le chiavi di cifratura della Vedova
• Non proprio
• Che cazzo vuol dire ? Ana mio fratello si è ammazzato per questa merda
• Brandon lascia che ti spieghi, tu sai solo una parte della storia

È sconvolto, ma annuisce permettendomi di raccontargli tutto: dalla creazione del "Supervirus", al modo in cui all'inizio lo usavamo solo per gioco, a come Caleb si era tirato fuori e come aveva cercato di farmi ragionare. Per poi passare alla parte più difficile e parlargli di Jack. Finisco il racconto e il silenzio cala su di noi. Non mi guarda, ma sul suo volto si susseguono una miriade di emozioni: è confuso perché in effetti dopo una storia del genere sfido chiunque a non esserlo; è arrabbiato perché il nome di suo fratello è stato infangato per una cosa che non ha fatto e finalmente capisce il perché; è furioso perché sa benissimo che Caleb sarebbe morto lo stesso ma avrebbe potuto andarsene con dignità e non in una squallida cella come un criminale; è sconvolto perché nonostante le liti e i cazzotti, gli voleva bene veramente. È girato verso il mare e il mio sguardo è attirato dal modo in cui stringe la ringhiera, come per controllarsi, fino a farsi diventare le nocche bianche, in maniera assurdamente simile a Christian e a questo pensiero il nodo alla gola che cerco di reprimere da giorni si ripresenta doloroso e implacabile

• È stato Hyde ? Hyde ha inviato la vedova alla GEH ?

Le sue parole spezzano il silenzio dopo interminabili minuti. Inghiotto il veleno che ho in gola e gli rispondo

• Sì
• Perché ?
• Sta lavorando con Stark
• Perché ?
• Ufficialmente ha la stessa posizione che io ricopro alla GEH, in realtà serve a Stark per distruggere Grey e a questo punto anche me
• Distruggervi ?
• Credo che tu sappia che Stark è tutto fuorché il filantropo che interpreta
• Sì, ho letto tutte le vostre ricerche
• Bene, quindi come puoi immaginare un trent'enne brillante e con idee votate all'ecologia e all'abolizione delle armi e pioniere nel campo dell'elettronica è leggermente fastidioso per un magnate del petrolio, dell'inquinamento, commerciante di armi illegalmente e leggermente sociopatico
• E tu che c'entri ?
• Diciamo affari di famiglia

Mi giro anche io verso il mare e sento il suo sguardo addosso

• Perché non mi hai detto prima di Hyde ?
• Perché mi sento in colpa
• Sai anche tu che era condannato, lui ha scelto solo il momento, ma il destino aveva scelto per lui
• Lo so, ma la galera è colpa mia, Hyde è colpa mia, la Vedova è colpa mia
• Sono errori Ana, sentirti costantemente in colpa non li farà sparire, credimi ci ho provato e io di errori me ne intendo

Mi giro e lo vedo sorridermi

• Ora, ho capito che sei nei guai, quello che continuo a non capire è perché mi hai cercato. Il genio informatico era Caleb, lo sai
• Lo so, ma infatti a me serve un truffatore, non un informatico
• Vuoi che truffi Stark ? Senza offesa, credo che consegnarmi ai De Carlo sarebbe un modo più gentile per farmi fuori
• No, mi serve un infiltrato, qualcuno che non possa essere facilmente ricollegato a me o a Grey
• Ti serve una spia ?
• Esatto
• La cosa può farsi interessante, continua
• Sabato ci sarà un ballo di beneficenza, io farò in modo di farti entrare e tu dovrai essere un giovane miliardario pronto ad investire in qualsiasi progetto di Stark
• Posso farlo, ma dimmi ci saranno anche miliardarie annoiate ?
• Ovvio, ma tu dovrai concentrare la tua attenzione solo su una
• Chi ?
• Tu dimmi che accetti e io ti fornirò tutti i dettagli
• Avrei già accettato a "miliardario", ma la donna ha reso tutto più interessante
• Quindi ci stai ?
• Ci sto
• E non negozi niente come ricompensa ?
• L'unica cosa che voglio è sbattere Hyde in galera, e sta volta voglio che ci rimanga anche più del dovuto. Se mi prometti questo sono dei tuoi
• Benvenuto allora

Gli porgo la mano e lui la stringe sorridendomi

• Dimmi Steele, da quando fai parte dell'Intelligence
• Sono solo affari
• Sicura di voler fare l'ingegnere informatico e non la super eroina che vuole salvare il mondo ?
• Non esagerare, non ho mai preteso di salvare il mondo
• Giusto, adesso salvi solo miliardari in difficoltà
• Guarda che non ti conviene continuare o sta volta la ginocchiata te la do sulle gengive

Lo vedo sbiancare preoccupato

• Ti hanno mai detto che hai seri problemi a gestire la tua aggressività ?

Gli sorrido pensando a quante volte Barney mi ha ripetuto la stessa frase

• Di tanto in tanto. Dai muoviti Reed, non ho altro tempo da perdere, dobbiamo andare
• Dove ?
• Devo farti conoscere delle persone

Gli faccio l'occhiolino e lo vedo scuotere la testa mentre ci incamminiamo alla macchina. Il viaggio scorre silenzioso ed esattamente dieci minuti dopo siamo al ventunesimo piano della GEH

• Tu lavori qui ? Alla faccia Steele
• È solo un posto come un altro, adesso comportati bene
• Sì signora

Gli lancio l'ennesima occhiataccia ed entro nella sala riunioni, dove ad aspettarci troviamo Jason, Andrea e Barney che guardano subito sospettosi Brandon

• Signori, lui è Brandon Reed, e da adesso è uno dei nostri

Lo faccio accomodare accanto a Jason e inizio subito a parlare

• Prima di tutto grazie di essere qui, so che vi sto mettendo in una posizione alquanto pericolosa e apprezzo davvero il vostro aiuto. Adesso, aggiornatemi

La prima a parlare è Andrea

• Sta mattina ho ricevuto la lista completa degli invitati al ballo di beneficenza dalla segretaria di Mrs. Grey, e sull'elenco sono presenti i nomi di Elena Lincoln, Victor Stark e William Grant così come aveva detto Mr.Welch

A quel nome vedo Taylor stringere i pugni e serrare la mascella. È stato il primo a cui ho raccontato di Welch e ho faticato non poco per evitare che andasse a spaccargli la faccia e solo dopo avergli concesso di farlo seguire costantemente e di mettere sotto controllo i suoi telefoni. Ci scambiamo un'occhiata e continuo a parlare con Andrea

• Noi invece ?
•  Taylor sarà presente come guardia del corpo di Mr.Grey; io e Barney entreremo invece con i pass dello staff: io come assistente all'organizzazione, lui come tecnico audio e qui c'è l'invito per Mr.Reed, che da adesso è Mr. Smith

Vedo lo sguardo che Brandon lancia ad Andrea e provvedo subito con una tacchettata sul ginocchio, decisamente apprezzata da Barney a cui chiedo di Hyde. Alla mia domanda però, vedo che si scambia un'occhiata con Taylor per poi rivolgersi a me evidentemente preoccupato. È successo qualcosa. Sto per incitare Barney, quando si schiarisce la gola ed inizia a parlare

• Io e Taylor abbiamo controllato la lista degli ospiti e Jack Hyde non è presente ne come invitato, ne come tecnico; ma sarà presente un certo "Jack Mate"
• E quindi ?

Fa una pausa e poi riprende

• Apparentemente sembra un nome come un altro, all'inizio era sfuggito anche a noi, ma poi, pochi minuti fa, è arrivata questa

Preme un tasto sul suo computer e lo gira dalla mia parte mostrandomi una mail:

" Ho sempre trovato gli scacchi particolarmente noiosi; è assurdo che un gioco basato su una ferrea logica e su mosse studiate nei minimi dettagli potesse terminare mettendo sotto scacco una sola, singola, pedina: il re. Poi ho osservato attentamente una partita e mi sono accorto che non è colpa del re se finisce sotto scacco, ma della sua corte e in particolar modo della regina, che non riesce a difenderlo come dovrebbe ma che anzi fa avanzare il nemico. Quindi attenta bambolina, un passo falso e il re cade dalla scacchiera. Per ora hai perso solo un fante, ma sei pronta a perdere tutta la corte ? A te la mossa"


Finisco di leggere e sento il gelo calare nella stanza, mentre un forte senso di nausea mi investe stordendomi. Alzo lo sguardo dal monitor e cerco risposte nei loro occhi. Ho bisogno solo che mi dicano che ciò che sto pensando non è vero, che ho capito male, che non possono essere arrivati a tanto, ma lo sgomento che leggo lascia spazio a poche spiegazioni. Ingoio per l'ennesima volta veleno e mi decido a parlare

• Quando è successo ?

A rispondermi è Jason

• Poco dopo l' una, l'ho saputo dai miei uomini dopo averti chiamato, erano andati a prenderlo per portarlo qui ma sono arrivati troppo tardi
• La famiglia ?
• Non aveva nessuno qui, era divorziato e la figlia vive con la madre a Chicago, so che è stata avvertita ma non potrà muoversi prima di domani

Prendo un respiro profondo e cerco di ricacciare indietro le lacrime al pensiero della figlia di Welch. Ha fatto tutto questo per lei e alla fine non solo non l'hanno aiutato ma gli hanno tolto la possibilità di vivere con lei la vita che le rimaneva. Stringo i pugni e abbasso lo sguardo, so che nessuno di loro mi reputa responsabile di quello che è successo, ma sappiamo tutti che Welch è stato ucciso perché aveva parlato con me, perché stava cercando di aiutarmi. Già, stava cercando di aiutarmi, così come stanno facendo tutti loro. Questo pensiero mi scuote dentro e come uno schiaffo mi fa rendere conto che forse dovrei chiudere la partita qui o continuarla da sola, perché ogni volta che qualcuno combatte le mie battaglie è destinato a perdere tutto

• Ana smettila subito

Persa nei miei pensieri sento a stento la voce di Jason, ma è abbastanza per riportarmi alla realtà. Alzo gli occhi ed incrocio i suoi, determinati e seri

• Smettila immediatamente. So cosa stai facendo, l'ho visto fare anche a lui, un milione di volte e non ti permetterò di fare i suoi stessi errori. Stai pensando che quello che è successo a Welch potrebbe accadere anche a me, ad Andrea, a Barney, a quel tuo amico, che per la cronaca non mi piace affatto, ed è vero, potrebbe capitare; ma potrebbe capitare anche a te. Siamo tutti nel mirino, e pensare che lo siamo per colpa tua reputo che sia il pensiero più stupido che tu possa fare. Welch è morto, ma si è messo lui dalla parte sbagliata e tu non ne hai nessuna colpa. Quindi smettila

Continuo a guardare Jason negli occhi, prendo un bel respiro e cerco dentro me l'Anastasia di cui hanno bisogno prendendo parola

• Mr.Grey è stato informato ?

Vedo approvazione nello sguardo di Taylor e istintivamente gli sorrido

• Non ancora, volevo sapere prima come intendi muoverti, perchè vorrà indagare e devo sapere se devo permetterglielo

A queste parole rimango spiazzata. Taylor si prenderebbe un proiettile per proteggere Christian, ma nonostante questo, nonostante la lealtà nei suoi confronti sta mettendo me al primo posto

• Mr.Grey non deve venire a conoscenza di tutta questa storia, per lui noi saremo al ballo, per i nostri ruoli e non per cercare di sventare Stark. Mr.Grey deve assolutamente starne fuori, meno cose sa e più facilmente possiamo proteggerlo
• D'accordo, allora farò in modo che le sue indagini siano guidate
• Perfetto. Per il resto, prima di continuare ho bisogno che qualcuno mi chiarisca con che sicurezza possiamo affermare che quel Jack Mate sia Hyde
• Scacchi

È Barney a rispondermi

• Scacchi ?
• Sì, l'altra volta ha usato il poker, ed era Jack Black. Adesso, sta usando gli scacchi e "scacco matto" si dice "Cheque Mate", che suona esattamente come "Jack Black"

Guardo ammirata Barney

• Wow, ti sei decisamente meritato una bottiglia di tequila
• E ancora non ti ho detto di cosa ho scoperto su Grant
• Hai tutta la mia attenzione
• Dopo che abbiamo appurato che tutto ciò che sappiamo su di lui sono balle, ho deciso di indagare e tramite qualche favore sono riuscito ad ottenere il suo vero fascicolo. William Grant è laureato in ingegneria informatica e non energetica, abilissimo nella programmazione e famoso per svariati crimini informatici da cui però è sempre stato scagionato per mancanza di prove. Nel mondo degli hacker è famoso per aver inventato "snake" , un virus di ultima generazione che riesce ad infettare un intero sistema infiltrandosi dai dispositivi elettronici come smartphone e tablet mandandoli in crash. Ma grazie al tuo antivirus il nostro sistema dovrebbe essere al sicuro
• Solo dalle minacce esterne non da quelle interne

E la nostra attenzione si rivolge a Brandon

• In che senso ?
• L'antivirus che hai creato è infallibile per ogni minaccia tranne quella che viene dall'interno. Ad esempio, un malware inviato via mail o tramite software viene bloccato ma se il malware fa parte del dispositivo stesso il tuo antivirus non lo riconosce
• Ma come potrebbe già far parte del dispositivo ?
• Non sono un asso in informatica ma conosco i miei rivali. William Grant oltre ad essere un gran figlio di puttana è anche un abile truffatore. Personalmente non l'ho mai conosciuto ma so come opera: entra nelle grazie dei malcapitati con un'idea innovativa legata alle energie rinnovabili, basata su un programma di comunicazione tra i vari dispositivi aziendali realizzabile tramite delle semplicissime sim. Il problema nasce quando al momento prestabilito Grant invia un segnale alle sim che mandano in bug il sistema dall'interno così da bypassare qualsiasi antivirus e mettere sotto controllo l'intera azienda

Cazzo. Guardo Brandon con occhi sbarrati per poi girarmi verso gli altri sui cui volti noto la mia stessa espressione

• Steele non fare quella faccia, Grant agisce solo dopo essere stato assunto ed essersi ingraziato il capo
• Appunto Reed, Grant è stato assunto quattro giorni fa e
• Anastasia ?

La voce di Andrea mi interrompe

• Dimmi
• Domani pomeriggio Mr.Grey ha una conferenza con Taiwan dove interverrà Mr.Grant
• Sai di cosa si tratta ?
• No, ma per la mattina ho un appunto sul far passare dei tecnici della Star System

Mi alzo di scatto e prendo il computer di Barney iniziando a cercare qualsiasi informazione su quest'azienda. Andrea e Jason arrivano subito al mio fianco mentre Barney si avvicina a Brandon per saperne di più sul modus operandi di Grant. Scorro varie pagine che, come a confermare le mie paure, dicono tutte la stessa cosa: la Star System è una piccola azienda di microelettronica affiliata a vari programmi di rinnovamento energetico. Poi un piccolo dettaglio mi fa trasalire

• Figlio di puttana. Bene, signori sappiamo ufficialmente da dove far partire il nostro piano
• La Star System è legata a Grant ?
• Il suo amministratore delegato è Jack Mate, giudicate voi

E un ultimo sguardo d' intesa, cinque caffè e tre ore dopo avevamo un piano

• Ok, allora siamo d'accordo. Se non ci sono altre domande possiamo andare a dormire mezz'ora prima di entrare in scena
• Ana, io avrei ancora un dubbio su sabato

A parlare è Andrea

• Dimmi
• Se Jason sarà l'ombra di Mr.Grey, Brandon si occuperà di Mrs. Lincoln, Barney terrà sotto controllo tutti i dispositivi elettronici e le mosse di Stark, io mi occuperò di Hyde e tu terrai d'occhio Grant, chi starà alla GEH per assicurarsi che nessuno approfitti della nostra assenza ?
• Io
• I miei uomini

Le sto rispondendo, quando la mia voce si sovrappone a quella di Jason che subito guardo fulminandolo

• Non se ne parla, non metterai a rischio i tuoi uomini nuovamente, e poi servono più persone alla festa che qui
• Primo i miei uomini vengono messi in pericolo per contratto, secondo mi spieghi come farai ad essere alla festa e qui contemporaneamente ? Capisco che sei brava, ma per il dono dell'ubiquità mi pare ci vogliano competenze divine
• Infatti non verrò alla festa

E subito scoppia l'inferno. Jason mi urla contro, Andrea si alza dalla sedia elencandomi tutti i motivi per cui dovrei andare, Barney mi da della babbana e Brandon, in tutto questo, si fa una grassa risata per la situazione in cui mi trovo

• Ragazzi
• Ragazzi un cazzo, sei Anastasia Steele e dovessi portarti in braccio fino alla festa lo farò e non credere che non ci riesca solo perché ti sembro esile, faccio cross fit tre volte alla settimana
• Io è inutile che ti dica che potrei sedarti e portarti alla festa senza che tu nemmeno te ne accorga

E poi sono io quella che ha problemi con la sua aggressività, qui si stanno rivelando tutti molto propensi al pestaggio e al rapimento

• Va bene, ho capito che sareste tutti delle ottime spie e se fossimo nel periodo della Guerra Fredda vi suggerirei di arruolarvi nel KGB ma dato che non lo siamo e questo è un Paese libero e democratico io ho deciso che non andrò alla festa e non ci andrò
• Perché ?
• Perché non ho alcuna intenzione di finire nelle pagine mondane come la nuova conquista di Mr.Grey, perché non ho voglia di essere ricordata come quella che accompagnava Mr.Grey, perché andare lì con lui significherebbe piazzarmi un enorme lettera scarlatta sul petto indicandomi come l'abile stagista che ha fatto carriera uscendo col suo capo, vi bastano o continuo ?
• Però Steele, stare ai piani alti ti ha davvero rammollito, una volta te ne fregavi altamente del giudizio altrui, e adesso non muovi un passo se non prima ti accerti che il tuo comportamento non venga giudicato male

A parlare è Brandon che dopo essere stato zitto per tre quarti della riunione ha deciso di parlare nel momento meno opportuno, grandioso

• Reed, se non te ne sei accorto non siamo più al college e in questo mondo conta leggermente di più quello che gli altri pensano di te
• E quello che pensi tu di te stessa invece ? Non conta ?
• Brandon, la situazione è più complicata di quello che può sembrarti
• A me sembra semplicissima, il tuo affascinante capo ti ha invitata al ballo come una perfetta cenerentola, ma siccome tu sei la dura Anastasia Steele cerchi di evitare qualsiasi contatto umano

Sospiro e chiudo gli occhi portandomi una mano alla tempia per evitare di scoppiare come la mia emicrania

• Brandon, ti assicuro che la situazione è molto più complicata di così
• E se non vai la complicherai ancora di più
• Andrea per favore, basta, smettetela, io non andrò alla festa e monitorerò la GEH, fine del discorso

Li vedo sospirare, Jason sta per dirmi qualcosa quando Andrea lo blocca facendogli un segno negativo col capo

• Ora se volete scusarmi ho bisogno di tornare a casa, farmi una doccia e tornare qui tra due ore. Per qualsiasi cosa contattatemi. Brandon dove devo lasciarti ?
• Al porto, ho lasciato lì la mia moto
• Ti ci porto io, abito sull'Alaskan Way all'altezza del Waterfront Park

A parlare è Barney che in questo momento sto ringraziando in tutte le lingue del mondo. Reed annuisce e io mi congedo salutando tutti e dirigendomi verso le scale

• Ana, aspetta

È Taylor

• Jason ti prego, sono stanca, sono affamata, sono nervosa, lasciami stare
• Anche lui

Sospiro e alzo gli occhi al cielo per reprimere per l'ennesima volta le lacrime

• Lo so, ho visto le sue occhiaie e tutti i caffè che si fa portare da Andrea, ma ho bisogno di tempo, non posso occuparmi di lui e di Stark nello stesso momento
• Ieri mi ha chiesto di chiamare Yves Saint Lauren per il tuo vestito
• Io non andrò al ballo con lui
• Gli farebbe bene
• No Jason, farebbe bene a te perché lo vedresti tranquillo per una sera ma farebbe malissimo a lui, farebbe malissimo a me
• Ascolta, qualsiasi cosa lui abbia fatto in quel posto, lo sta divorando da dentro, lui non voleva farlo
• Se non voleva farlo, non lo avrebbe fatto, è adulto, può scegliere e ha scelto
• Ana ti prego, è distrutto, Gail mi ha detto che non mangia da giorni e per lui il cibo è sacro. Si butta sul lavoro, torna a casa, si allena come un pazzo, passa ore nella stanza rossa nel più assoluto silenzio e poi sta tutta la notte al pianoforte, fa così da giorni e non so quanto ancora potrà resistere
• E io ? Io fino a quando potrò resistere ?

Questa domanda lo spiazza e per la prima volta da quando lo conosco vedo Jason esitare

• Io e Christian, fondamentalmente non eravamo nulla, ci siamo incontrati e abbiamo iniziato a sfidarci da subito, come se lo facessimo da sempre. Sfidarci è la cosa che ci riesce meglio, o almeno credevo che lo fosse, fino a quando ho capito che la cosa che ci riesce meglio è fidarci, l'una dell'altro. Io non sono una persona molto romantica, sono abbastanza cinica in realtà, anzi forse direi disillusa, normalmente non instauro un rapporto così profondo nel giro di un mese, ma Christian era incasinato quanto me, eravamo un gran casino e nella mia stupida convinzione credevo che potevamo essere uno l'ordine nel caos dell'altra, ma mi sbagliavo: lui non è caos, è un buco nero e io non voglio essere risucchiata
• Sai che puoi essere l'unica che può portarlo alla luce vero ?
• So che sono stanca

Mi giro ma nuovamente la voce di Jason mi blocca

• Lo ami ?

Come uno schiaffo le sue parole mi investono gelandomi

• Sai cosa faccio io quando torno a casa ? Cerco un modo per non farlo uccidere

Inizio a scendere velocemente le scale, senza voltarmi; ma so che dietro me Jason sta sorridendo



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