We Aim To Please

capitolo 5

3 ANNI PRIMA

• Dai Caleb, ridammi il computer
• Non se ne parla streghetta, devo finire una cosa
• Anche io, non ho ancora ultimato l'emulatore, e poi perché cavolo non usi il tuo ?
• Primo perché è rotto e secondo perché amo farti arrabbiare
• Rotto ? Ma ti prego

Lo supero e mi allungo sul suo letto per prendere il portatile. Non si parla di elettronica che non funziona in mia presenza.

• Ana ? Cosa vorresti fare ?

Lo guardo accigliata

• Signorino, chi è che è entrata al MIT col massimo punteggio ?
• Per quanto tempo ancora me lo devi rinfacciare ?
• Almeno fino alla laurea tutti i giorni, poi dopo più sporadicamente ed infine ti darò il colpo di grazia davanti all'intera comunità scientifica sputtanandoti al discorso per il Nobel

Gli faccio una linguaccia e inizio a smanettare sul suo computer.

• E sei sicura che tutto questo accadrà perché ?
• Perché sono Anastasia Steele e sono un genio

Sorrido e gli mostro la schermata del suo computer perfettamente funzionante.

• Come diamine hai fatto ?
• Avevi semplicemente preso un malware che ha corrotto il sistema di accensione, l'ho eliminato accedendo alla memoria remota tramite il decriptatore, adesso una scansione e sarà come nuovo.

Vedo il suo volto compiaciuto e mi illumino di riflesso.

• Sei davvero una streghetta Ana, ma sei una streghetta impertinente e sai cosa significa ?

So decisamente cosa significhi

• Sì, battaglia di solletico ... se mi prendi

Inizio a correre per tutta la stanza, saltando i vari oggetti lasciati in giro, cosa alquanto difficile per chi come me ha litigato con le proprie funzioni motorie, cerco di non farmi prendere perché io soffro tremendamente il solletico, ma lui è più alto e con una falcata riesce a prendermi e a bloccarmi sul letto pronto ad attaccare.

• Ahahahahahaha, basta, basta ti prego, sto soffocando dalle risate ahahahahah
• No, mi sto divertendo

Sto per controbattere quando sentiamo la porta della stanza aprirsi

• Ei pivelli perché non smettete di limonare e venite a darmi una mano ?

Ed ecco, che in tutta la sua arroganza Jack Hyde, compare sulla soglia. È uno studente all'ultimo anno e compagno di stanza di Caleb. Ha una mente brillante ma non proprio votata all'eroismo, vuole sfruttare la sua abilità informatica più per un suo tornaconto che per il bene comune, ma fino ad ora lavorare con lui è davvero stimolante, ha le mie stesse capacità, cosa che lo fa infuriare dato che io sarei una matricola e lui un senior.

• Ciao Jack, hai fatto progressi sui nodi di ingresso ? • E per la cronaca non stavamo limonando.
• Io avrei voluto
• Caleb !!!
• Che c'è, ho detto la verità

Lo guardo sbuffando e mi rivolgo a Jack.

• Allora ?
• Allora ci siamo bambolina, credo di aver trovato un nodo stabile, ma purtroppo cambia indirizzo ogni quaranta secondi, e più volte la nostra linea cade, più probabilità ci sono di creare feedback che possono ricondurre al nostro IP.
• Per quello posso pensarci io, se riesco a individuare una giusta rete di nodi, posso trasferire la tua connessione al nodo successivo ogni trentanove secondi così da non far cadere la linea.
• Sei sicuro Caleb ?
• Tranquillo Jack, non sarò un asso come voi ma su certe cose so cavarmela.
• Ok allora. Bambolina tu invece, col virus ?
• Ana, Jack, ti prego, odio quel nomignolo.