Capitolo Uno

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Claudia aveva compiuto trent'anni da una settimana ma non aveva la benchè minima idea di cosa volesse fare della sua esistenza: l'unico aspetto, fortunatamente, chiaro della sua vita era stato, almeno fino ad allora, la sua scelta lavorativa, quella di interprete presso un'importante società di comunicazione della città dov'era nata e dove era cresciuta (Roma).

A parte l'amore per le lingue, su tutto il resto regnava il buio totale, come nel cuore e sui sentimenti in generale: era stata legata a Germano per un decennio (dai 19 ai 29 anni), e francamente le era bastata, ovvero, le era bastato quell'excursus decennale attraverso le nevrosi iperboliche del suo compagno prescelto, che l'avevano condotta ad un impoverimento di entusiasmo senza pari, fino al crash finale, fino all'inevitabile rottura che alle soglie dei trent'anni l'aveva riconsegnata finalmente alla vita o, quantomeno, a un libero respiro.

A parte l'amore per le lingue, su tutto il resto regnava il buio totale, come nel cuore e sui sentimenti in generale: era stata legata a Germano per un decennio (dai 19 ai 29 anni), e francamente le era bastata, ovvero, le era bastato quell'excurs...

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Dalla fine di quella storia, dunque, da un anno a questa parte, si era chiusa praticamente in sè, concedendosi solo qualche piccola avventura pseudo-sentimentale, che aveva poi interrotto, non appena quest'ultima avesse suscitato in lei il sospetto di voler assurgere a qualcosa di più importante o coinvolgente a cui Claudia non era assolutamente pronta.

Allora Claudia si era buttata completamente e a capofitto nel lavoro: congressi da ogni parte, in Italia e all'estero, al seguito di luminari della medicina o della scienza in genere, a portare il suo contributo di traduttrice simultanea, in nome del dio che tutto può, ovvero, la comunicazione.

E Claudia aveva sempre amato comunicare, non solo con il linguaggio parlato, ma anche e soprattutto con lo scritto: sin da bambina riempiva fogli, quaderni e diari, e poi li nascondeva dentro tutti i mobili e cassetti, per andarli a rileggerli, poi, non si sa quando, quando avrebbe avuto nostalgia di sè e di quella che era stata nel passato e ogni volta rileggersi era come ricontrarsi, in un appuntamento fisso ormai piacevole ed irrinunciabile.

Questa era Claudia, tutto e niente, a seconda dei momenti: Claudia, un caleidoscopio di segreti e sensazioni, racchiusi in un mondo di atteggiamenti compulsivi e inevitabili per lei.

Claudia, una giovane donna, che non aveva l'amore, ma in compenso possedeva sè stessa e a sè stessa non avrebbe certamente rinunciato.


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