Capitolo Quattordici

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Quella strana notte di attesa inconsapevole Claudia dormì poco e niente e quel poco che dormì sognò parecchio, e sognò del suo Francesco immaginandolo ormai adulto e chissà come, dato che non aveva altro che una sua foto da bambino: le impostazioni sulla privacy sul suo profilo non permettevano, infatti, di vedere altro, fino a che la richiesta inviata di amicizia non fosse stata presa in considerazione ed accettata.

E quella notte Claudia rievocò dentro la memoria dei suoi sogni i giochi dentro ai vicoli con il piccolo Francesco, piccolo come era stata lei, anni prima - tanti - assieme a lui: Francesco era una bambino straordinario, dolce e bellissimo, con grandi occhi nei e pelle scura, forte di una sicilianità che lei aveva sempre amato e amava ancora, del resto era siciliana anch'ella, da parte di suo padre, e quella notte, nei suoi sogni, se ne ricordò e nei suoi sogni fu catapultata in quella terra magica che ha nome di Sicilia.

E quella notte Claudia rievocò dentro la memoria dei suoi sogni i giochi dentro ai vicoli con il piccolo Francesco, piccolo come era stata lei, anni prima - tanti - assieme a lui: Francesco era una bambino straordinario, dolce e bellissimo, con gr...

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Sicilia, magico incanto, sempre, e l'incanto stava per tornare a lei, dal mondo dell'infanzia, grazie a quel suo lontano amico, dimenticato mai, ed indimenticabile, nonostante i confini di spazio e temporali.

Sicilia, magico incanto, sempre, e l'incanto stava per tornare a lei, dal mondo dell'infanzia, grazie a quel suo lontano amico, dimenticato mai, ed indimenticabile, nonostante i confini di spazio e temporali

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Alla fine, Claudia riuscì a dormire un po' e quando la mattina si svegliò il suo pensiero corse al suo Francesco, e lei... accese il computer, per verificare se la notte aveva portato con sè una sorpresa assai gradita e, di fatto, la portò.

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