Capitolo 2.

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«Ok, signor Mendes» dico al ragazzo passandogli la chiave della stanza «la sua camera è la numero 617»

Il ragazzo davanti a me prende la chiave che gli porgo e mi guarda fisso e forse anche in modo inquietante

Ma che vuole da me?

«Oh, e per qualsiasi cosa voglia chieda pure a me» aggiungo

Il ragazzo sorride, un sorriso tra il divertito ed il beffardo

«Beh, in realtà vorrei proprio il tuo numero di cellulare» dice passandosi una mano tra i capelli

Ci metto un po' a realizzare ciò che ha detto e sbarro leggermente gli occhi...

Ma sta scherzando?

«Come scusa?» chiedo facendo appello a tutta la mia calma per evitare di alzare gli occhi al cielo

Miriam al mio fianco ride sotto i baffi e ci guarda di sottecchi

«Sei carina e vorrei il tuo numero» dice il ragazzo davanti a me scrollando le spalle

Sto facendo un sacrificio enorme per non dire parolacce in qualche lingua...

«Beh, io vorrei tanto che David Beckham entrasse da quella porta in questo momento» dico fingendo un sorriso «ma purtroppo nella vita non si può avere tutto»

E così mi allontano dalla postazione, il mio turno l'ho finito e quel ragazzo mi ha dato veramente ai nervi.

Insomma chi cavolo sei per comportarti così sfacciatamente?

Entro nel bagno per mettermi dei vestiti normali ed uscire finalmente da questo posto.

Mi infilo la canotta nera, i jeans dello stesso colore e la camicia a quadri rossa prima di uscire di nuovo dal bagno ed andare dritta verso la stanza di Kelly...

«Io ho finito, ci vediamo domani» le dico senza nemmeno guardarla

Torno nella hall per salutare velocemente Miriam e poi corro fuori...

Ho un appuntamento con il mio ragazzo, Cody.

Biondo, occhi azzurri, alto e muscoloso... cosa si può avere di più dalla vita?

Beh, magari il carattere non è proprio dei migliori...Cody è un tipo rissoso, trova sempre una scusa per tirare qualche pugno o per fare bordello ed è uno a cui forse piace un bel po' comandare... comanda anche me, ma insomma non lo fa apposta, non se ne rende conto...

«Dove vai, bella signorina?» una voce che riconosco immediatamente mi fa girare la testa di lato

Il ragazzo dell'albergo.

Faccio una smorfia di disgusto «dal mio ragazzo» rispondo scocciata

Il moro ride brevemente e scuote la testa, che c'è di così divertente?

«Tu che fai? Mi segui?» gli chiedo acida alzando un sopracciglio

Potrei denunciarlo per stalking.

«Forse» risponde il ragazzo sorridendo beffardo

Gli lancio la peggior occhiata che sono capace di fare e poi gli volto la faccia per tornare a concentrarmi sulla strada

Hotel || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora