Capitolo 21.

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I miei genitori, per quanto siano stati pessimi, hanno sempre cercato di insegnarmi che avere un programma nella vita è meglio che andare alla deriva.

La vita invece mi ha insegnato che quando hai dei programmi ci sarà sempre qualcuno o qualcosa pronto a rovinarli...

...E quel qualcuno è Shawn.

È inutile dire che appena l'ho visto con quel sorriso spavaldo sul volto ho semplicemente girato sui tacchi e sono tornata in albergo.

Le uniche persone che ho visto ultimamente sono state Mary e Cameron che mi hanno chiesto scusa per non avermi detto niente, io li ho perdonati ovviamente...

È già passato un giorno da quando lui è arrivato ed io ho ricominciato a restare ore ed ore chiusa in stanza a pensare a quanto fossi incazzata.

Prima di tutto con lui perché è un pezzo di merda

Ma poi con me stessa che per quanto mi sia sforzata di dimenticarlo appena l'ho visto qualcosa l'ho provata...

Fanculo Alessia, sei proprio una stupida...

Resto sdraiata sul mio letto a fissare fuori dalla finestra le goccioline d'acqua che scendono leggere...

Ecco un'altra cosa che rovina sempre i programmi: la pioggia.

Quando doveva piovere a San Diego, la città più a sud della California? Ma quando ci vengo io ovviamente.

Sbuffo pensando a tutte le cose che sono andate male nella mia vita perché io sono così: comincio a pensare ad una cosa sbagliata ed automaticamente penso a tutto quello che sbagliato in me e nella mia miserabile esistenza.

A farmi tornare con i piedi per terra è qualcuno che bussa alla porta

«Andate via» urlo con la voce un po' spezzata

Non ho intenzione nemmeno di andare a vedere chi è, ho troppa paura di ritrovarmi faccia a faccia con Shawn.

«Ale, sono io» sento la voce di Matt attutita

«Va via, Matt» gli urlo

«Ehm si, volevo solo dirti che visto che piove andiamo a vedere un po' il museo di storia naturale, se hai voglia di raggiungerci sai dove siamo» mi spiega il ragazzo con un tono di voce molto dolce

«Ci andate tutti quanti?» domando curiosa

«Ehm si, così dovrebbe» afferma il ragazzo

Mi sollevo a sedere e guardo in direzione della porta, se vanno tutti via posso finalmente uscire dalla stanza ed andare a fare qualcosa

«Ok, grazie per avermi avvisato» gli dico alzandomi un po' e cominciando a camminare avanti ed indietro

«Un'altra cosa: se stasera piove ancora avevamo pensato di andare in una discoteca, ci sarà anche Shawn ma insomma puoi ignorarlo e divertirti con noi» continua il biondino, non avevo notato quanto fosse dolce fino a quel momento

Sembra così diverso da Jade ma infondo si dice che gli opposti si attraggono quindi...

«Ehm ok, Matt, ci penserò su» gli dico

«Va bene, allora ci si vede» mi saluta il ragazzo credo prima di andare via

Non sento i suoi passi, ne i passi di qualcun altro ma non voglio ancora aprire la porta, ho troppa paura di ritrovarmi faccia a faccia con qualcuno di spiacevole...

Hotel || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora