Da quel giorno in palestra io e Shinichi non ci siamo più detti niente. Non ho più neanche incontrato il suo sguardo in classe anche se ogni tanto mi sentivo i suoi occhi bruciare su di me. Un po' mi pento di aver avuto quella reazione ma penso sia stato giusto così.
Sono confusa, l'unica cosa a cui riesco a pensare è quell'unico nostro abbraccio. L'unico nostro ricordo.
Prima non avevo mai sentito parlare di lui mentre adesso lo ritrovo in tutti quanti i canali televisi e nella bocca di tutte quante le mie compagne. Perfino Sonoko sta cercando di far colpo su di lui.
L'altro giorno mi ha chiesto di accompagnarla da lui ma mi sono categoricamente rifiutata di portarla lì. Credo che lei non abbia capito quello che provo per quello stupido detective e forse è davvero meglio così.
Comunque, la domenica è arrivata e oggi voglio solo passare una giornata in completo relax. Ho già sistemato a casa quindi penso che andrò al cinema. Almeno lì nessuno parla di lui.
C'è un film d'amore che mi ha consigliato Sonoko. Credo proprio che vedrò quello. Vediamo un po' che mi metto. Allora...si! Una camicia bianca, una giacchetta di sopra e dei semplici jeans scuri. E direi che sono assolutamente pronta.
Devo solo avvertire papà della mia uscita e poi posso andare. Lo cerco per tutta la casa e dentro il suo ufficio ma non lo trovo da nessuna parte. Probabilmente è al Poirot a fare il filo ad Azusa. Lo detesto quando ha questi atteggiamenti da ragazzino. Se non fosse per questo suo modo di fare a quest'ora la mamma starebbe ancora con noi.
Adesso che ci penso, devo andarla a trovare appena torna da Kyoto. Martedì credo. Prendo le chiavi di casa e scendo giù al Poirot.
Ovviamente è qui. Lo avverto che sto uscendo e inizio a camminare. La giornata è un po' nuvolosa ma fortunatamente il cinema non è molto distante da casa e posso tranquillamente raggiungerlo a piedi.
Giro l'angolo che mi separa dal cinema e vedo l'ultima cosa che mi serviva in questa giornata: Shinichi e Usagi insieme davanti al cinema. Perché sono insieme e perchè qui?
Non doveva andare così. Dovevo semplicemente passare una giornata tranquilla al cinema da sola, invece, incontro l'ultima persona che voglio che fa la fila per i biglietti del mio stesso film con una mia compagna di classe.
Ho la tentazione di andare via ma mi sono ripromessa di sapere affrontare la situazione. E poi che c'è di diverso? In fondo lo vedo tutti giorni insieme a un miliardo di ragazze. Mi metto in fila anch'io dietro di loro e fortunatamente non si accorgono della mia presenza. Lo guardo per un po' e noto la sua espressione da cadavere ambulante in volto.
Istintivamente mi viene da ridere e porto la mano davanti la bocca per non farmi sentire da nessuno. E' davvero buffo con quell'espressione ahahahah. Forse non gli piacciono molto i film romantici.
Alzo di nuovo lo sguardo e i nostri occhi si intrecciano in una bellissima scena. Resto fissa a guardarlo e lui fa la stessa cosa. Sembra un attimo che dura un'eternità che viene spezzato da Usagi che mi nota.
"Ei Ran! Come mai qui? Anche tu a vedere il film?" esulta avvicinandosi a me.
Faccio un sorriso forzato e distolgo lo sguardo da lui che invece continua a fissarmi.
"Già. Sonoko me lo ha consigliato e sono venuta a vederlo. Tranquilli, non vi disturbo"
"No no! Puoi metterti vicino a noi! Non ci disturbi. Tanto non è la prima volta che usciamo insieme" mi rivela mentre avvolge le sue braccia a quello di Shinichi che ha le mani in testa e lo sguardo basso.
Si stanno frequentando. Dovevo immaginarlo. Per questo motivo mi ha allontanata. Però Usagi non mi aveva raccontato niente.
"Ran vieni con noi! Così ti racconto della nostra prima uscita!"
"Non credo ci sia bisogno Usagi. Non penso che Ran voglia sapere cosa facciamo noi quando usciamo" interviene il detective facendo scontrare i nostri occhi in modo quasi violento per poi spostarli di nuovo.
Non so se ringraziarlo o odiarlo. Non volevo sapere delle loro uscite ma non volevo neanche che lui avesse quella reazione. Usagi si accorge della tensione che si crea e inizia ad agitarsi e a divagare con le parole.
"Shinichi, Ran, sto tornando. Vado a prendere i pop corn!"
E si allontana lasciandomi lì sola con lui. Ecco l'ultima cosa che doveva fare quella ragazza. Adesso la tensione sembra più affilata delle altre volte.
C'è un silenzio tombale, nessuno dei due spiccica parola. Mi sporgo fra la confusione per vedere a che punto è Usagi ma ha davanti ancora un casino di fila.
"Non è la mia ragazza, Ran"
"Mh? Ah! Non devi mica giustificarti con me"
Cerco di fare la più indifferente possibile ma la voce esce comunque tremolante e lui lo nota perchè mi prende per mano e mi porta fuori di lì.
Il contatto con la sua pelle provoca fuoco sulla mia, soprattutto sulle mie guance che stanno cambiando velocemente calore. Ci allontaniamo dalla confusione e quando arriviamo nel punto più lontano e isolato mi lascia.
"La smetti di fare la menefreghista?!"
"Cosa faccio? Ti ho solo detto che non devi darmi spiegazioni! Mica sono la tua ragazza. Qui sei tu che hai comportamenti strani! Sei così pazzo che mi rispondi male, poi bene, poi non mi rispondi, poi sei dolce, poi sei acido, un minuto prima mi sorridi e un attimo dopo scappi da me. Mi fai uscire di testa perchè non sei nè bianco nè nero, sei mille sfumature, in un mondo tutto tuo! E questo mi fa arrabbiare da morire!"
Inizia a piovere ed io grido sotto la pioggia con la poca gente che passa a lanciarmi occhiatine.
Ho i capelli tutti inzuppati. Lui mi guarda sconvolto e quando smetto di gridare e abbasso lo sguardo lui mi mette una mano sotto il mento e fa incontrare di nuovo i nostri sguardi. Mi abbraccia esattamente come l'ultima volta ed è lui che mi poggia la testa sul suo petto.
Sento di nuovo quei battiti che vanno in perfetta sincronia coi miei.
"Ti credevo più sveglia ma non hai capito niente. Tu mi piaci, cazzo. Mi piacciono i tuoi occhi. Mi piace il tuo viso. Mi piace il tuo modo di parlare. Mi piace la tua gentilezza. Mi piace il tuo sorriso, lo adoro. Insomma, mi piaci tu. E tanto, Ran"
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~Non Me Lo So Spiegare~
Fiksi PenggemarRan è una ragazza di diciassette anni figlia di un detective buono a nulla che sta per iniziare il secondo anno di liceo. Non ha mai avuto una storia con un ragazzo perché non ha mai trovato quello giusto per lei. Ma la storia cambia quando incontra...