XXIII

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Ciao a tutti! Finalmente sono riuscita a finire il capitolo!!!! Hip hip hurra!

 L'ho appena finito e probabilmente ci sono alcuni errori, sorry :(.

 Ma vi ho fatto aspettare troppo.

Quindi.... Buona lettura :)



AURORA

Scendo le scale dopo aver indossato un abito che avevo comprato quella volta che sono andata a fare shopping con Chris. A quando pare indossare una tuta e una felpa non andava bene.

Ma forse era un bene, così almeno lo avrebbe visto Chris. Lo aveva scelto lui, infondo. E il fatto che fosse presente al pranzo mi metteva una strana agitazione.

Almeno non avrei passato tutto il tempo a parlare con Lela e Nico, che di solito tendevano ad ecludermi. Non che mi dispiacesse, contando che parlavano di cose che non mi interessavano, ma un po' mi annoiavo e finivo sempre a giocare con i miei cuginetti.

E poi quest'anno ci sarebbe stata anche Ambra, la nuova arrivata in famiglia. È nata circa due mesi e mezzo fa ed è bellissima.

Zia Rebecca e zio Carlo, il fratello di mamma, sono già arrivati per aiutarla con il pranzo, mentre Simona, loro figlia, è con mio fratello a giocare con i videogiochi.

Zia Noemi sarebbe arrivata a momenti, ma sapevo bene che le gemelle potevano essere lente a vestirsi, ma mai quanto Serena.

Luca e Gigi sarebbero arrivati più tardi, ma sempre in tempo per pranzo, con le rispettive fidanzate.

Mentre Davide, per l'enorme gioia di Serena, sarebbe dovuto arrivare a minuti. Sua madre non veniva ma Davide non si era mai perso un natale a casa nostra e non credo che avrebbe iniziato ora.

- Auro – mi bloccò mia madre, vedendomi andare verso il divano dov'era mia intenzione passare gran parte delle ore. Mi squadrò, sorridendo alla vista del vestito nero, con la gonna a campana e le maniche lunghe, di pizzo. – Sei bellissima tesoro –

- Grazie –

- Non è che puoi darci una mano? Inizi ad apparecchiare? –

Guardo l'orologio. – Ma sono solo le dieci e mezzo! Non saranno qui prima dell'una! –

Mia madre mette le mani sui fianchi, guardandomi con aria di rimprovero. – Lo so, ma bisogna anche fare la polvere su i mobili, appendere le decorazioni e lucidare le posate. Se vuoi posso farlo io, ma devo anche pensare alla cucina e non voglio chiedere tutto a tua zia, o a Noemi quando arriverà –

Sospiro, rassegnata ad essere una "Cinderella" per qualche ora, sperando che alla fine della giornata io trovassi il mio principe azzurro. – Ci penso io mamma. E comunque c'è anche Nico –

- Lui penserà a sparecchiare – mi rassicura, anche se so bene che la scamperà. Per la sospensione è stato punito: due settimane di lavori forzati a casa. Era divertente guardarlo far la lavatrice ( anche se una maglietta che in origine era bianca mi è diventata verde, ma non è poi così brutta), vederlo spazzare o lavare i pavimenti.

Non vorrei essere al suo posto!

Vado in cantina e prendo lo scatolone con la scritta "Natale Pranzo" e torno al piano di sopra cercando di non cadere sui gradini.

Non faccio in tempo a posare lo scatolone che sento il citofono suonare. Il pensiero che possa essere Chris inizia a farmi battere il cuore all'impazzata e vado ad aprire, prima che possa farlo mia madre.

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