XX

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AURORA

Rimasi a fissare il foglio bianco per ore.

Di solito mi mettevo a disegnare quando mi sentivo scombussolata, era il mio modo di esprimere le emozioni, ma in quel momento ero bloccata.

Il bacio che mi aveva dato Christian... non era solo da amici, ci sarebbero arrivate anche le sorelline di Serena.

Chiusi gli occhi e tornai con la mente a qualche ora prima.

Mi era sembrato tutto così normale, così bello. Lorenzo mi aveva persino invitato ad uscire, e per quanto fossi agitata Christian era riuscito a placare la maggior parte dell'ansia. I miei soliti film mentali si erano manifestati durante tutto il viaggio in macchina e si fermavano tutti al momento in cui lui mi baciava.

Avevo letto parecchi libri romantici, mi piaceva leggere, e potevo immaginare come fosse il primo bacio con Lorenzo.

E poi era arrivato Christian, che mi aveva baciato spiazzandomi e rendendomi impotente come se fossi davanti a Crono, solo che non avevo ne una spada ne una spazzola per potermi difendere.

Mi aveva avvicinato a lui e mi aveva baciato, potevo sentire ancora le sensazioni che mi aveva scatenato, come se fossero impresse in qualche cassetta e decidessi di mettere il replay.

Finalmente mi decisi a chiamare l'unica persona  a cui potessi confidarlo e con cui avevo bisogno di sfogarmi. Di solito parlavo anche con mia madre, sapeva dare dei buoni consigli, ma un bacio... non lo so, mi sembrava troppo intimo per parlarne con lei. Infondo era a questo che servono le amiche: per fare pazzie, pettegolezzi, stolkeraggio (soprattutto nei casi di Lela) e confidenze.

- Ciao bellissima – salutò rispondendomi, il tono rilassato e una voce squillante. – Iniziavo a pensare ti avessero rapito gli alieni, ti ho inviato mille messaggi! –

- Scusa, non li ho nemmeno visti –

- Cos'è successo? – domandò curiosa, capendo probabilmente dal mio tono che qualcosa non andava. Aveva un talento naturale.

- Riguarda Christian –

- Non tenermi sulle spine! –

Feci un sospiro, pronta ad ammetter finalmente ad alta voce che non era stato solo un sogno. – Mi ha baciato –

Strani rumori provennero dal cellulare e poco dopo la voce di Serena tornò: - Cosa !Lo avevo detto io! Vero che sono invitata a dormire! Voglio tutti i particolari, mi stai nascondendo troppe cose ultimamente! –

Ridacchiai, annotandomi mentalmente di scrivere a mamma per dirle che ci sarebbe stata anche Lela a cena, e a dormire. Era una cosa normale fra le nostre famiglie, ma infondo Lela per me eunara come sorella

- Va bene, ti aspetto, ma ti avverto che questa sera ci sarà anche Davide –

- No problem, sai già cosa penso di tuo zio –

- Lela! –

- Ehi, sono fidanzata, non orba – replicò attaccando.

Mi buttai sul letto senza smettere di ridacchiare, mandando un messaggio a mia madre e sentendo il cervello andare completamente in tilt.

Speravo solo che Lela riuscisse a capire cosa mi stesse succedendo.

*

Serena si era comodamente sdraiata a pancia in giù sul mio letto, la testa sui polsi e i piedi che dondolavano su e giù mentre mi fissava, attenta a ogni mia parola su com'era andata.

- Lo sapevo – commentò alla fine – Lui ha una cotta per te. E si, è  che cotta –

- Va bene, come vuoi – concessi, non volendo mettermi ancora una volta a discutere su questo punto. – Ma questo non cambia il fatto che mi ha baciato sapendo che mi piace Lornzo! –

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