XXII

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AURORA

Ciao a tutti! Scusate l'attesa a ho passato gli ultimi giorni a fare i compiti.

Comunque non manca molto alla fine, e da questo momento inizierò a scrivere al presente. Ho appena finito di scrivere e l'ho fatto leggermente più lungo degli altri. Buona lettura.  

Entro nel bar dove Lela mi sta aspettando, un quaderno aperto per finire i compiti che probabilmente sono per domani e lei non ha ancora fatto.

Sospiro, rassegnata all'idea che non cambierà mai.

Mi faccio strada, chinando leggermente la testa per evitare di essere riconosciuta e mi siedo accanto a lei.

- Era ora! Stavo per mettermi a fare i compiti! Te ne rendi conto! - esclama, guardandomi come se stesse per infrangere qualche legge sacra.

Alzo gli occhi al cielo divertita e la guardo meglio, notando che ha gli occhi rossi. - Ehi, tutto bene?-

- Tranquilla, non mi sono fatta una canna - rassicura, anche se non sono per nulla tranquilla.

Allungo le mani prendendo le sue, decisamente calde. - Ehi, cosa succede? -

Si stringe nelle spalle mentre gli occhi le tornano lucidi. - Le solite cose. Sono una stupida e mi sono fidata delle persone sbagliate – fa un lungo respiro e la guardo minacciosa, spronandola a raccontarmi quello che è successo.

- Io e Pietro ci siamo lasciati. Ok, niente di così importante. – So che non è vero, ma conosco Lela abbastanza bene da capire che quando si comporta così è perché non è ancora pronta a parlarne. E questo vuol dire che ci è rimasta veramente male.

Le stringo le mani, sorridendole dolcemente. – Sto bene. Allora, com'è andata con Lorenzo ieri sera? –

Faccio una smorfia, iniziandole a raccontare della mia seratina con tanto del momento più "bello", e senza rendermene conto lo paragono ancora una volta con Christian.

- Io ti ho già detto cosa ne penso. Team Christian, e non solo perché è più figo, ha la patente e un sorriso da mozzare il fiato -

La interrompo con un occhiataccia, sentendomi gelosa senza capirne il vero motivo. – Se ti piace tanto mettiti con lui –

Scuote la testa. – No, per qualche mese passo con i ragazzi. Torno alla mia solita "occasionalista – . Pietro deve averla veramente ferita.

- Va bene, Christian... ammettiamo che mi piaccia. Ma Lela tu sai da quanto desideri Lorenzo –

- E tu sai quanto per me il tuo desiderio è diventato ossessione! –

Un cameriere si avvicina, giovane e che non toglie gli occhi da Serena, e ci chiede se vogliamo ordinare.

- Una brioche e un cappuccino – ordino.

Lela, invece, si gira verso il cameriere. – Tu cosa mi consigli? –

- Emm.... Vediamo... una crepes alla nutella con uno dei nostri succhi di frutta –

La vedo sorridere soddisfatta. – Va bene. Scegli tu il succo –

Il ragazzo, chiaramente attratto da Lela, anche se probabilmente lo è di più dallo scollo della camicetta, annuisce e sparisce verso il bancone.

- Cosa ci provi a stuzzicare i ragazzi? –

- Mi annoio – ammette, con tanta semplicità che faccio fatica a crederle. – Senti, io ti ho già detto cosa ne penso su Lorenzo, e per me Christian è la scelta migliore. Lorenzo mi sa tanto di stronzo. Comunque, tu fa come vuoi. Sei l'unica che può saperlo –

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