VI

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AURORA

Guardai Christian allontanarsi con sua sorella e Joker, il cuore che batteva più veloce del normale e una strana sensazione allo stomaco che non mi era mai successa.

- Luca è arrivato - avvisò Serena distogliendomi dai miei pensieri e facendomi sobbalzare leggermente.

Fra tutte le persone che mi aspettavo di incontrare al centro commerciale Christian era in assoluto l'ultima.

Credo che sarei stata meno sorpresa, e scioccata, se avessi incontrato qualche forma aliena non identificata.

Anche se dovevo ammettere a me stessa che non era stato per nulla brutto, mi aveva chiamato Nanetta solo una volta e con sua sorella sembrava così dolce.

- Carino - commentò Lela mentre andavamo verso le scale mobili.

Sbuffai, anche se la pensavo allo stesso modo. Soprattutto dopo averlo visto senza maglietta.

Diventai tutta rossa sentendo le guance andare in fiamme. - Non è il tuo tipo. E ora stai con Pietro -

La vidi fare una smorfia. - Si bhe... non sta andando come volevo. Gli lascio ancora due giorni, poi lo mollo -

- Ieri non avevi detto che era dolce e carino e diverso degli altri? - replicai, ricordando le sue esatte parole.

- Si. Ma ero stanca e ora ho cambiato idea. E tu non avevi detto che Christian è un pallone gonfiato stronzo ed egocentrico? -

Le lanciai un'occhiataccia. - Lo è -

- Per me no. Visto che fate il lavoro assieme dovresti dargli una possibilità -

Alzai gli occhi al cielo, mettendomi a cercare la Panda grigia di Luca, in mezzo al mare di altre macchine.

- è la - mi avvisò Lela indicandola e ci avviammo, i tacchi degli stivali che rimbombavano nel silenzio.

Luca era il fratellastro di Serena, acquisito dal matrimonio di sua madre con Paolo.

La sua famiglia... era talmente incasinata e piena di dolore che a volte mi chiedevo come facesse a sopportare tutto e sembrare così forte e sicura all'apparenza.
Io credo che sarei crollata al suo posto.

Luca scese dalla macchina sorridendoci e guardando le sporte che avevamo in mano divertito. - Fatto tutto lo shopping? -

Lela lo abbracciò dandogli due baci sulle guance. - E anche di più. Cos'hai combinato con Emma? -

- Perché pensi sia colpa mia? -

- Perché ti conosco - replicò andandosi a sedere davanti, mentre io mi sistemavo comodamente dietro.

Prima di rispondere Luca uscì dal parcheggio sotterraneo. - Abbiamo litigato -

- Questo lo sapevo -

- Un giorno mi spiegherai come fai a sapere tutto? -

Serena sorrise ridendo. - Onniscienza caro. Ho fatto un patto con qualcuno di importante, e cattivo, e ora sono bellissima e so tutto - scherzò facendoci ridere.

- Comunque è lei che si fa troppe pantomime -

- Cos'hai combinato? -

Luca alzò le spalle. - Nulla, una mia vecchia compagna di liceo mi ha scritto e io le ho risposto. Elena lo ha scoperto e si è incazzata -

- Questa tua "compagna" di liceo è per caso Caterina, o Roberta? O magari Rita Cutugno o una delle tante altre che ti sei portato a letto? -

- Può essere - ammise e nascosi un sorriso sotto i baffi.

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