Aurora
Mi svegliai il sabato mattino più stanca di quando ero andata a dormire.
Il giorno prima, il pomeriggio passato con Christian... mi aveva a dir poco scombussolata.
Avevo bisogno di una doccia per svegliarmi, e nel caso avrei chiesto a mio fratello un passaggio fino alla stazione. Di solito non lo chiedevo, mi piaceva prendere il treno, mi dava tempo per ascoltare tutta la musica che volevo, senza essere interrotta, e di ripassare per eventuali verifiche o interrogazioni.
Certo, un passaggio in macchina direttamente davanti la scuola era sempre gradito, e mi dava tempo per dormire di più, ma anche solo fino alla metro mi andava bene.
Non sarebbe uscito tanto di strada, non gli chiedevo di accompagnarmi alla mia di scuola perché se no avrebbe fatto tardi alla sua, ma un passaggio non lo avrebbe di certo ucciso.
L'acqua della doccia era calda e rilassò i miei muscoli, pronta per un sabato scolastico dall'aspetto tutt'altro che emozionante.
Avevo i nervi tesi, dopo ieri pomeriggio non sapevo come comportarmi con Chris. Dovevo essere gentile? O dovevo tornare a trattarlo come sempre?
Sospirai, passandomi le dita fra i capelli e togliendo lo sciampo alla camomilla che usavo.
Mi avvolsi nella vestaglia e tornai in camera, prendendo dal mio armadio un paio di jeans, una taglia più grande, e un ampio maglione.
Non ero come Lela, non mi ero mai sentita a mio agio a indossare abiti aderenti, magari perché non mi trovavo molto a mio agio con il corpo.
Mia madre mi continuava a ripetere che ero bellissima e che non avevo nulla da temere, ma era più forte di me.
Non è che mi vedessi grassa, ero certa di no, ma... non lo sapevo con l'esattezza nemmeno io, magari era per il fatto che non fossi così sicura di me stessa. O qualcosa del genere.
Noemi lo avrebbe saputo dire meglio, la madre di Lela era una psicologa, e nel tempo libero faceva volontariato in un centro giovanile.
Il che era abbastanza ridicolo ai miei occhi: Noemi e Lela erano legate, certo, non come me e mia madre, ma Noemi non aveva la più pallida idea di come si comportasse sua figlia. E nemmeno di tutti i suoi ragazzi.
Mi scappò un sorriso al pensiero della sua reazione.Il giorno in cui avrebbe detto a sua madre dei ragazzi avrei voluto esserci.
Mi misi gli stivali col tacco e andai ad asciugarmi velocemente i capelli, prima di scendere a fare colazione e pregare il mio fratellone perché mi desse un passaggio.
- Va bene. Ma questa sera mi copri –
- Con chi devi uscire? – indagai, curiosa.
- Per i nostri, con Malik e gli altri e andiamo al cinema, nella realtà sempre con Malik e gli altri, ma andiamo ai navigli –
- Film? –
- Inferno. Ho visto il trailer e letto la trama – replicò facendomi l'occhiolino e mi sentii le viscere ribollire.
Non sarei mai stata in grado di dire una bugia del genere a mamma e papà, soprattutto per andare a fare baldoria e tornare a casa ubriaco.
- E per la sbornia? –
- Domani dobbiamo andare a casa di Davide. Magari mi lasciano a casa –
Alzai gli occhi al cielo, sporgendomi sul tavolo per prendere altri cereali dalla confezione e versarli nel latte. – Poi mi spieghi cosa ti ha fatto. Andavate così d'accordo fino a qualche anno fa! –
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Più Che Amici
Teen FictionAurora è una ragazza sociale, che ama l'arte e la natura. Allegra e solare, sempre gentile e con un cuore d'oro. Christian è un suo compagno di classe, rompipalle, il solito puttaniere e cattivo ragazzo Un passato difficile che in pochi conoscon...