L'inferno era stato chiuso fuori appena in tempo. La porta era sufficientemente robusta per non essere sfondata dagli zombie. Le finestre erano sbarrate e avrebbero reso quel luogo sicuro. Almeno così sperava lo sceriffo Berker che in quel momento osservava il cadavere senza testa disteso a terra.
-- Quanti ne sono entrati?
-- Solo quello che vedi. Ho fatto appena in tempo a sparargli prima che mi saltasse addosso-- disse Teska con una voce ancora tesa dalla paura.
Muss con la pistola in mano osservava dalla piccola finestra cio' che avveniva fuori.
-- Sono dappertutto. Dobbiamo muoverci-- disse.
-- Uscire adesso significa morte certa. Passeremo qui la notte e ci organizzeremo.
L'indiana rinchiusa richiamò l'attenzione.
-- Legate subito quel uomo, è stato morisicato.
Berker fisso' per un attimo la ragazza e poi si avvicinò al dottore. Aveva perso i sensi ed era svenuto. La ferita stranamente non sanguinava.
-- Si trasformerà?
-- Sicuramente. Non sanguin(a più perché è in corso una mutazione dentro di lui. Tra poco diventerà come gli altri là fuori.
-- Tra quanto?
-- È soggettivo. Potrebbe impiegare delle ore oppure pochi minuti.
Berker prese le sue manette e le chiuse tra una sbarra della prigione e il polso del dottore. Poi si rivolse al suo assistente.
-- Teska, libera l'indiana. Non ha più senso tenerla rinchiusa visto che tutto quello che ci ha detto si sta avverando. Dagli anche tutte le sue cose.
-- Non mi fido di quella ragazzina-- disse Teska con tono poco convinto, pensando che pochi minuti prima gli aveva salvato la vita.
-- Liberala. Subito.
L'assistente sceriffo non protestò più, e apri la cella.
Uscendo Siria lanciò un'occhiata di gratitudine a Berker, poi disse:
-- In testa.
I tre uomini la fissarono in silenzio, non avevano capito.
-- Quando li volete uccidere dovete mirare alla testa. Tutto il resto del corpo colpirlo significa solo rallentarlo.
Teska consegno' con una certa riluttanza gli oggetti personali all'indiana, compreso il suo arco e frecce. Siria proseguì.
-- Lì fuori ci sono tante persone che conoscete, o meglio che conoscevate. Non sono più le stesse persone. Di uguale hanno solo l'aspetto. Ora sono mutate trasformandosi in quello che non ho bisogno di spiegarvi. Se non siete pronti ad ucciderli loro lo faranno con voi.
L'indiana prese una delle sue frecce nella faretra accarezzando la punta di ferro acuminata.
-- Hey ragazzina, non abbiamo bisogno che tu ci dica quello che dobbiamo fare, intesi?-- Teska era di nuovo in sella alla sua arroganza.
Successe tutto troppo rapidamente.
Il dottore spalancò di colpo gli occhi; avevano cambiato colore passando da un marrone nocciola a un giallo paglierino. Era uno zombie adesso.
E aveva già fame.
Saetto' in avanti, e con la mano libera non ammanettata afferrò rabbiosamente la caviglia di Teska.
Aprì la bocca pronto a mordere.
Un sibilo sordo penetrò l'aria per un centesimo di secondo.
La freccia si era conficcata in mezzo alla fronte del dottore trapassando quello che pochi momenti prima era stato un cervello di tutto rispetto.
Lo zombie sì spense immediatamente.
-- Si, ho capito-- disse Siria estraendo con calma la freccia dalla testa e pulendola con uno straccio. Gli uomini la guardarono con aria sbigottita.
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ZOMBIE WESTERN
FantasyDa giorni la città della contea di Zambrod ha interrotto di colpo ogni comunicazione. Lo sceriffo Berker organizza una piccola squadra esplorativa per capire cosa è accaduto ma nessuno dei suoi uomini fa più ritorno. Convinto che sia tutta opera di...