"Ehi Sfigato" lo salutai vedendolo seduto su un muretto.
"Non sono dell'umore oggi, per favore lasciami stare" rispose chiudendo gli occhi.
"Cosa c'è? Hai preso un brutto voto?" Domandai sorridendo.
"No" mi rispose alzando le spalle.
"Allora cosa c'è sfigato?"
"Nulla che ti possa interessare, posso stare da solo?"
"Io voglio saperlo" risposi prendendolo per il colletto della camicia, lui sospirò abbassando il viso.
"Non voglio dirtelo"
"Tu me lo dici" dissi sbattendolo al muro, gemette chiudendo gli occhi.
"Oggi ... No cazzo! Non voglio dirtelo" disse sul punto di piangere.
Scoppiai a ridere.
"Oh sfigato, che c'è? La mammina non ti compra i vestiti?" Mi guardò male, strinse i pugni.
"Non parlare di mia madre! Non la conosci neppure! Stai zitta!"
"Cosa c'è? È delusa da te?" Chiesi sorridendo.
"N ... No"
"Io sarei delusa se avessi come figlio uno sfigato del genere"
"Smettila, ti prego" tremò e vidi i suoi occhi celesti velarsi di lacrime.
Scoppiai a ridere.
"Waaa! Lo sfigato sta piangendo!" Tutti vennero verso di noi, Thomas mi diede un bacio sulle labbra e prese lo zaino di Alessandro.
"Oh! Abbiamo un diario segreto qui!" Esclamò il mio ragazzo e buttò Alessandro a terra.
"Fermo! Non aprirlo! Per favore!" Il mio ragazzo non lo ascoltò, si mise in piedi sul muretto.
"Caro diario,
Oggi sto molto male. È morta mia madre. Penso sia colpa mia, era delusa da me." fremetti a quelle parole e guardai Alessandro che guardava il mio ragazzo senza dire niente.
Scoppiarono a ridere tutti, ma non c'era niente da ridere.
Nessuno aveva un cuore.
Presi il diario dalle mani di Thomas e lo buttai addosso ad Alessandro.
Non volevo che soffrisse perché lo prendevamo in giro, sapevo cosa significasse perdere una persona.
"Ma che cazzo fai Ashley?" Domandò il mio ragazzo.
"Non ne vale la pena" risposi baciandolo sulle labbra.
Alessandro mi guardò confuso.
"Ciao sfigato" esclamai andandomene in classe.Alessandro entrò in classe e così gli feci lo sgambetto e lui cascò a terra.
"Smettila di farlo sempre cascare!" Si lamentò Riley, soderai un sorriso.
"Sei la sua ragazza e quindi lo difendi?" Alessandro mi guardò male e si alzò mentre tutto scoppiarono a ridere.
Si mise a sedere accanto a Riley.Cominciò la lezione di Storia, sospirai prendendo qualche appunto qua e là.
"Harding vada accanto a Williams" io e Alessandro guardammo la professoressa confusi, ma lui si alzò e venne a sedersi accanto a me e prese il suo quaderno.
"Spiegale la lezione" disse cominciando ad interrogare i nostri compagni.
Alessandro sospirò.
"Non voglio il tuo aiuto" risposi.
"Mi dispiace per te, ma non mi interessa" rispose cominciando a spiegarmi il tutto.Alla fine delle lezioni mi alzai dalla sedia, ma misi male il piede e cascai a sedere sulle gambe di Alessandro.
Lui sgranò gli occhi e anche tutta la classe, la mia mano per pararmi era andata a finire sulla patta dei suoi jeans.
Lo guardai negli occhi mordendomi il labbro inferiore.
"Lo sfigato si sta eccitando?" Chiesi maliziosamente, mi guardò e non disse nulla.
"Per eccitarmi, tu dovresti piacermi" la classe sgranò gli occhi.
"Perché mi hai dato il diario oggi?"
Mi alzai dalle sue gambe non rispondendo, presi la cartella e uscii fuori di corsa.
Era messo molto bene!Arrivai a casa mia, mio padre era sul divano con una birra in mano.
Fremetti, non sarebbe andata molto bene.
"Ma ciao troietta" disse sbattendo la birra sul tavolo, deglutii chiudendo la porta.
Si alzò dal divano ed era leggermente ubriaco, mi prese per un polso e mi buttò a terra.
"Hai rovinato la famiglia! Dovevi esserci tu al suo posto!" Odio!
Le parole di odio di mio padre mi ferirono, ma non dissi niente.
Lo sapevo.
Sapevo che ero stata la rovina della nostra famiglia.
Mi alzai e me ne andai in camera scoppiando a piangere.
STAI LEGGENDO
You Are My Opposite, But I Love You
RomanceAshley Williams ha 18 anni, è la classica ragazza popolare con il fidanzato popolare ma la sua vita non è bella come sembra. Nasconde un segreto. Alessandro Harding, ha 19 anni ed è un ragazzo che tutti considerano Sfigato. Per una scommessa ci si p...