Erano le 23.00, non riuscivo a starmene in casa e così uscii e me ne andai al parchetto vicino casa mia.
Vidi Leo ad una fontana, così mi avvicinai e lo vidi da solo.
Cominciai ad accarezzarlo stringendomi la felpa addosso.
Stavo morendo dal freddo, ma a nessuno importava.
"Leo!" Il cane cominciò a scodinzolare sentendo la voce del suo padrone, lo vidi in lontananza.
Sgranai gli occhi, indossava un paio di pantaloni di tuta grigi che ricadevano sulle sue gambe muscolose ma non troppo e una maglietta a mezze maniche celeste.
Aveva un fisico mozzafiato!
"Ciao Ashley" mi salutò imbarazzato prendendo Leo per il guinzaglio.
"Ciao Sfigato" risposi ancora incantata sui suoi bracci muscolosi.
Si mise seduto accanto a me e accarezzò Leo.
"Non hai freddo?" Mi chiese, annuii.
"Se vuoi andiamo a casa mia e ti presto un maglione di lana" lo guardai confusa e annuii.
Era messo molto ma molto bene.
Chiamare Sfigato quel Dio Greco era una bestemmia!
"A cosa pensi?" Domandò confuso aprendo la porta di casa sua.
"A niente... Solo che non pensavo tu fossi così" risposi alzando le spalle.
"Così in forma? Solo perché qualcuno non vuole essere come te o come tutti i popolari del cavolo ... Non significa che siano degli sfigati senza un corpo messo bene" ridacchiai per le sue parole, un odore di cioccolato mi invase le narici e il mio stomaco brontolò.
"Hai fame? Mia nonna ha fatto una torta al cioccolato buonissima"
"Tranquillo ..." Non mangiavo cioccolato, da quando Samuel era morto
"Okay" rispose alzando le spalle.
Mi diede un maglione largo.
"Perché non ti vesti così?" Domandai fissandolo, alzò le spalle.
"Te l'ho già spiegato, non voglio essere come voi" guardai i suoi capelli castani, arruffati.
"Stai meglio così" ammisi alzando le spalle, ridacchiò.
"Lo so Ashley" rispose sorridendo.
Mi misi il maglione, sentendo odore di fragola e ammorbidente.
Mi portò un Thè caldo, lo ringraziai.
"Ti accompagno a casa" annuii.Arrivammo a casa mia, guardai le luci accese e rabbrividii.
"Stai bene?" domandò piano, annuii scendendo dalla macchina e me ne andai via.
"Ashley!" Urlò Alessandro prendendomi per un polso.
Mi attirò a se e mi diede un abbraccio.
Rimasi senza fiato per qualche secondo, ma poi ricambiai.
"Vieni a dormire da me" lo guardai confusa e lui mi sorrise, annuii e lui mi prese per mano e andammo di nuovo dentro alla macchina.
"Sicuro che posso venire?" Chiesi piano mentre lui stava mettendo in moto.
"Si, certo" rispose dolcemente.Arrivammo davanti a casa sua e così parcheggiò, scese dall'auto e mi venne ad aprire.
"Che gentiluomo" scoppiò a ridere e mi fece l'occhiolino, mi prese per mano e poi andammo verso casa sua.Aprii la porta e si mise un dito sulle labbra, così annuii e mi portò in camera sua.
"Ti dò qualche vestito per la notte" lo fermai prendendolo per un polso e lui si girò confuso.
"Non ti scomodare" risposi e così gli levai il giacchetto, lui deglutì fissandomi, si tolse il maglione e fissai i suoi addominali scolpiti, li sfiorai con una mano e poi presi il maglione.
"Dormi così?" Chiesi piano, mi infilai il suo maglione e mi sorrise.
"Di solito dormo con i pantaloni del pigiama" rispose ridacchiando e si tolse i jeans, si infilò un paio di pantaloni neri e si mise nel letto.
"Dove dormo?"
Domandai confusa, Alessandro sorrise.
"Vieni qui" feci come mi aveva detto e mi strinse forte a se.
"Notte" sussurrò al mio orecchio.
"Notte"
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You Are My Opposite, But I Love You
RomanceAshley Williams ha 18 anni, è la classica ragazza popolare con il fidanzato popolare ma la sua vita non è bella come sembra. Nasconde un segreto. Alessandro Harding, ha 19 anni ed è un ragazzo che tutti considerano Sfigato. Per una scommessa ci si p...