Sbadigliai aprendo gli occhi, erano le 7 del mattino e dovevo alzarmi per andare a scuola, mi stiracchiai e mugolai per il dolore al polso.
Ci avevo dormito sopra e ne pagavo le conseguenze, mi alzai velocemente dal letto.Appena arrivai a scuola vidi il mio gruppo di amici ma non potevo avvicinarmi a loro.
Non potevo o non volevo?
Mi avviai verso il mio armadietto e vidi Ale.
"Ehi Ale" Esclamai salutandolo.
Il giorno prima era stato stupendo e non vedevo l'ora di sentirlo e vederlo.
"Ciao" mi disse solamente con lo sguardo basso, non capivo perché non mi avesse sorriso o chiesto come stessi.
"Che c'è?" Chiesi confusa guardandolo negli occhi ma lui non voleva, infatti distolse subito lo sguardo lasciandomi più confusa di prima.
"Nulla" rispose camminando, lo seguii.
"Ale, che hai?" Chiesi curiosa, sembrava irritato e sembrava che non volesse nemmeno parlarmi ma non volevo smettere di provare a parlare con lui dato che mi importava.
"Nulla. Che cazzo vuoi?" Rispose indignato, mi bloccai per qualche secondo.
Non mi aveva mai risposto così, non lo avevo mai sentito rispondere male a qualcuno.
Mi aveva bloccata.
"Ma sei stupido? Ieri andava tutto bene e ora mi tratti come una scema?" Ero irritata.
Mi dava fastidio che mi trattasse così.
Finalmente Ale mi guardò negli occhi e sbuffò passandosi una mano tra i capelli, gesto che mi fece battere il cuore molto velocemente.
"Qualche problema? Ti tratto come voglio. Non sei nulla per me" rispose, deglutii.
Mi aveva lasciata con un nodo in gola, non riuscivo a capacitarmi che mi trattasse in quel modo.
Pensavo che ci tenesse a me.
"Ieri non la pensavi così .. perché ora si...?" sussurrai guardandolo schifata.
"Cazzi miei. Non mi piaci. Vai via" rispose camminando, gli andai davanti.
"Sfigato del cazzo" gli tirai uno schiaffo, lui mi guardò male e poi andò via, lo seguii.
"Ora parliamo sfigato!" Esclamai prendendolo per un polso, lui sospirò.
"Non ho voglia di parlare con una come te" mormorò schifato.
Forse sapeva della scommessa...
"Una come me?" Chiesi confusa cercando di mantenere il mio tono calmo.
"Si. Una come te. Sei solo una Troia di merda che vuole scoparmi" Esclamò.
"Oh! Ma che cazzo dici?! Mi spieghi cosa diavolo hai!?" Stavo per scoppiare ma non volevo dare spettacolo a scuola.
"Mi odiavi fino a qualche giorno fa. Ritorna a farlo." Disse allontanandosi.
"Ma siamo amici" esclamai esasperata.
"Amici" rise "Non voglio essere amico tuo. Mi fai veramente pena" deglutii.
"Sei un pezzo di merda"
"Grazie. Ora vai via che ho da fare" ma non volevo lasciarlo andare per nessuna ragione.
Lo presi per mano e lo portai dietro alla scuola.
"Quella arrabbiata dovrei essere io" gli dissi guardandolo negli occhi, lui rise scuotendo la testa e posò le mani sul muro.
Fece dei respiri profondi e poi quasi urlò:
"Tu?!"
"Non urlare" risposi piano guardandomi intorno, non volevo che la gente ci sentisse.
Non volevo che la gente ci disturbasse.
Volevo rimanere sola con lui.
Lui si passò una mano nei capelli.
"Solo che sono arrabbiato. Non so perché tu voglia essere mia amica e i tuoi amici del cazzo mi guardano come se fossi un Idiota"
Gli accarezzai una guancia e poi lo abbracciai.
"Stai bene?" Lui mi strinse forte annuendo.
"Ora si, ora sto davvero bene" sorrisi.
Angolo Autrice:
AHM AHM! NON SO DAVVERO COME SCUSARMI PER QUESTO RITARDO ENORME! POTREI DIRVI TUTTO QUELLO CHE HO PASSATO MA OVVIAMENTE NON STO QUI A DIRLO! MI DISPIACE COSÌ TANTO E FARÒ IN MODO DI AGGIORNARE UNA VOLTA A SETTIMANA. QUINDI IL GIOVEDÌ!
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You Are My Opposite, But I Love You
RomanceAshley Williams ha 18 anni, è la classica ragazza popolare con il fidanzato popolare ma la sua vita non è bella come sembra. Nasconde un segreto. Alessandro Harding, ha 19 anni ed è un ragazzo che tutti considerano Sfigato. Per una scommessa ci si p...