Ti ho portato i compiti

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Stavo morendo dal freddo e non avevo voglia di fare niente!
Non ero neanche andata a scuola, avevo un po' di febbre.
Chiusi gli occhi, ma suonò il citofono!
Sbuffai infastidita alzandomi dal divano e andai ad aprire.
"Ciao Ashley" guardai Alessandro confusa, lui si schiarì la voce e mi passò un quaderno.
"Cosa dovrei farci?" Domandai confusa, lui mi sorrise.
"Beh ... Ecco ... Sono i compiti che hanno dato i professori e gli appunti"
"Grazie Sfigato" esclamai.
Lui annuì alzando le spalle.
"Vuoi entrare?"'domandai morendo dal freddo.
"No, grazie"
"Hai paura che possa violentarti?"
"Forse" rispose alzando un sopracciglio, ridacchiai roteando gli occhi e lui entrò.
"Non violentarmi"
"Mi piacciono i tipi con gli addominali" risposi alzando le spalle.
"Che ne sai che io non li abbia?"
"Tu?" Chiesi ridacchiando, lui sorrise alzando le spalle.
"Si, io"
"Se tu li avessi, non li terresti nascosti sotto quei maglioni larghi"
"Forse non voglio essere come voi"
"Essere come noi?! Non lo sarai mai, tranquillo" lui alzò le spalle.
"Non voglio nemmeno esserlo"
"E perché mai?" Domandai curiosa, lui alzò le spalle.
"Essere dei viziati senza cervello? No grazie"

Andai in cucina e lui mi seguì, indossava un maglione nero che gli stava larghissimo e un paio di jeans larghi con una cintura.
"Hai sete?" Domandai gentilmente, scosse la testa guardandosi intorno.
"No grazie"
"Hai paura che ti metta qualche strana sostanza nel bicchiere?"
"Probabilmente"
"Che peccato! Ti avrei violentato!"
Ridacchiò mettendosi a modo gli occhiali.
"Beh, allora dovresti farlo"
"Vuoi che ti violenti?" Chiesi maliziosamente, fece un piccolo sorriso.
"Probabile" ridacchiai roteando gli occhi e lui guardò l'orologio.
"Facciamo la prossima volta però,devo andare adesso"
"Okay, ciao sfigato" ridacchiò andandosene.

Erano le 22.00, non avevo sonno e così chiamai Thomas che non mi rispose nemmeno.
Sbuffai uscendo da casa mia e mi fumai una sigaretta sospirando appena.
Vidi Leo che mi corse incontro.
"Ma ciao cane" esclamai ridendo e accarezzandolo.
Vidi Alessandro correre verso di noi.
"Leo! Smettila di scappare sempre!" Esclamò Alessandro roteando gli occhi azzurri.
Nascosi un sorriso e accarezzai la testolina di Leo.
"Ma come sei bello" lui mi leccò la mano, scoppiai a ridere alzandomi.
Guardai Alessandro e lui abbassò lo sguardo, così roteai gli occhi.
"A domani Sfigato" esclamai avviandomi verso casa mia.
Angolo Autrice:
Mi scuso per il capitolo corto! Ma doveva per forza essere così! 😂
Grazie a chi segue questa nuova storia

You Are My Opposite, But I Love YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora