Abbraccio

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Aprii gli occhi e mi guardai intorno, Alessandro mi stava stringendo forte.
Stavo benissimo tra le sue braccia, non ne capivo il motivo ma era una bella cosa, accarezzai i suoi capelli e lo sentii mugolare qualcosa di incomprensibile, cosa che mi fece sorridere come una bambina.
"Ti svegli così presto" mi disse piano, annuii sorridendo e lui ricambiò il sorriso e poi sbadigliò.
"Non dormivo così bene da tempo" ammisi e lui mi baciò la fronte, mi accoccolai nuovamente a lui.
"Sto molto bene con te" sussurrai piano e lui ridacchiò.
"Perché lo sussurri?"
"Perché ho paura"
"Di cosa?" Mi guardò negli occhi e così mi morsi il labbro inferiore.
"Ho paura di ciò che potrei sentire per te, mi spaventa a morte, giuro" ammisi sorridendo imbarazzata.
"Non avere paura, possiamo diventare amici"  volevo dire ad Alessandro della scommessa, ma non potevo farlo.
Non dovevo affezionarmi a lui.
"Che ore sono?" Chiese sbadigliando.
Guardai l'orologio, spalancai gli occhi e mi alzai in fretta e furia.
"Muoviti! Siamo in ritardo per la scuola!" Urlai buttandoli un cuscino addosso, Alessandro ridacchiò e così lo guardai malissimo.
"Ale! Muoviti!" Lui scosse la testa e mi sorrise prendendomi per mano.
"Ashley, non so te ma io non vado a scuola di domenica" lo guardai confusa e lui mi fece l'occhiolino.
"Quindi ora vieni qui, che ho freddo" feci come mi aveva detto e mi strinse.
"Ora dormiamo fino alle 10, poi facciamo colazione" esclamò dandomi un piccolo bacio sulla fronte, annuii ridacchiando e mi accoccolai a lui.

"Ale!" Spalancai gli occhi e Alessandro mugolò qualcosa di incomprensibile.
"Non pensavo avessi delle visite" cercai di dimenarmi dalla presa di Ale, ma era forte quel ragazzo!
"Stai buona, nonna già la conosci Ashley" borbottò con voce impastata dal sonno, vidi sua nonna sorridermi.
"Sono felice che tu sia qui, ma ora scendete a fare colazione" Ale annuì e sua nonna chiuse la porta.
"Sei bellissima appena sveglia" sussurrò dolcemente, deglutii e lui mi sorrise accarezzandomi una guancia.
"Avrò tutto il mascara colato" risposi divertita, lui alzò le spalle fissando i suoi occhi nei miei e mi mancò il fiato.
"Scendiamo a fare colazione" esclamò alzandosi dal letto, tirai un sospiro di sollievo e lui mi sorrise porgendomi la mano, mi tirò su e poi mi diede un bacio sulla guancia.

Ci mettemmo a sedere a tavola e così presi un cornetto alla crema e un po' di caffè, Alessandro prese un cornetto alla cioccolata e cominciò a mangiarlo.
"Perché ti fai picchiare e prendere in giro a scuola?" Domandai confusa.
"Perché me lo merito" rispose piano, gli presi una mano e scossi la testa.
"Non meriti tutto quello che ti dicono, non meriti nemmeno tutto quello che ti dico Alessandro, sei una persona bellissima" mi sorrise alzando le spalle.
"Non penso che sia così, mio padre mi odia e ne ha tutti i motivi"
"Anche i miei mi odiano" ammisi piano e lui mi guardò negli occhi, abbassai il viso e i miei occhi si inumidirono.
"Stai bene?" Domandò venendomi vicino, scossi la testa e lui si inginocchiò accanto a me, mi prese le mani tra le sue.
"Non si può odiare una ragazza come te, sei uno spettacolo" mi morsi il labbro inferiore, mi guardò negli occhi.
"I tuoi non capiscono quanto tu sia speciale?" Domandò piano, scossi la testa.
"Tuo padre non capisce quanto tu sia speciale?" Domandai dolcemente, mi sorrise e così lo abbracciai scoppiando in lacrime, non potevo farlo soffrire!
Non volevo farlo innamorare di un disastro come me!
Angolo Autrice:
HOLA!
Lo so che erano giorni che non pubblicavo e mi scuso per questo!
Farò in modo di pubblicare una volta a settimana, grazie mille per tutto ❤️

You Are My Opposite, But I Love YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora