Arrivai a scuola e Ashley mi sorrise, le sorrisi anche io e me ne andai verso il mio armadietto, era passata una settimana da quando aveva dormito a casa mia, mi ignorava sempre a scuola e un po' mi dispiaceva.
"Ehi Ale" mi girai verso la mia migliore amica e le sorrisi.
"Ciao Riley, mi dovrei scusare per l'altro giorno" lei alzò le spalle e mi diede un piccolo bacio sulla guancia.
"Dovrei scusarmi io, ero un po' gelosa"
"Di cosa?" Domandai avviandomi verso la mia classe, Riley mi seguì e poi mi sorrise.
"Che lei potesse rovinare la nostra amicizia" mi fermai e la abbracciai.
"Nessuna ragazza rovinerà la nostra amicizia, stai tranquilla" mi strinse forte a se e così le sorrisi.
"Oh guardate! I due sfigati!" Urlò Thomas, lo guardai male e strinsi i pugni, guardai Ashley che se ne stava impalata come una cretina e sospirai.
"Andiamo in classe Riley" la presi per mano ed entrammo in classe."Professoressa, posso andare in bagno?" Domandai appena consegnai la verifica, lei annuì sorridendomi e così uscii dalla classe, mi scontrai contro Thomas che mi sorrise.
"Ciao sfigato"
"Lasciami stare" sussurrai allontanandomi, lui mi spinse e mi fece cascare a terra, sbuffai infastidito.
Non ero dell'umore, così mi alzai e lo spinsi facendolo indietreggiare.
"Ti ho detto che mi devi lasciare stare"
"Ehi sfigato! Che cazzo hai fatto?!" Tuonò spingendomi, gli tirai un pugno e lui me ne tirò uno nello stomaco e così gli tirai una testata facendolo indietreggiare.
"Ti ho detto che mi devi lasciare stare! Non sono dell'umore!" Urlai e vidi che mi usciva il sangue dal naso, sbuffai e lui mi guardò male tenendosi la fronte.
"La prossima testata sarà più forte" lo avvisai stringendo i pugni, lui andò via e così me ne andai in bagno per sciacquarmi il volto.
Mi tolsi il maglione di lana e lo buttai a terra, avevo sporcato la camicia di sangue, sbuffai.
"Ehi" mi girai e vidi Ashley guardarmi sconvolta è preoccupata, si avvicinò.
"Cosa è successo?" Mi tamponai il naso e alzai le spalle.
"Ho fatto a botte con il tuo ragazzo" lei mi guardò curiosa e così le sorrisi.
"Tranquilla, lui sta bene" risposi acido.
"Non mi importa di come stia lui"
"Ah no?" Scosse la testa sorridendomi.
"No" sorrisi e poi guardò la mia camicia piena di sangue.
"Dovresti togliertela e metterti la maglia del cambio" sorrisi inarcando un sopracciglio.
"Vuoi vedermi nudo?" Lei mi sorrise.
"Non contarci troppo" sorrisi dandole le chiami del mio armadietto.
"Prendimi la camicia celeste e un maglione nero" lei annuì e andò via.
Mi tolsi la camicia e mi guardai allo specchio, mi sentivo diverso.
"Ehi, eccomi qui" mi girai e sorrisi.
"Grazie" lei guardò il mio petto e si morse il labbro inferiore, sorrisi mettendomi la camicia e poi mi infilai il maglione, sbadigliai prendendo i vestiti sporchi e le sorrisi.
"Ti va di saltare le ultime due ore?" Mi guardò sconvolta e così le sorrisi porgendole la mano, lei sorrise."Hai deciso che vuoi uccidermi Ale?" Ridacchiai alzando le spalle.
La volevo portare in un posto in cui andavo sempre da piccolo.
"Non te lo dico, ma forse si" sorrise.
"Che peccato, ci perdi tu" ridacchiai.Ci mettemmo seduti su un muretto e le diedi un panino, mi sorrise ringraziandomi.
"È un bellissimo posto" annuii guardando il nostro paese visto dall'alto.
"Già, ci venivo sempre da piccolo" mi sorrise annuendo e mangiò il panino."Dai Ale! Smettila di correre!" Risi fermandomi e mi tolsi il maglione e la camicia.
"Buttiamoci in questo lago" mi tolsi i pantaloni e lei seguì ogni mio movimento, le sorrisi e così si spogliò beandomi di una visuale divina.
"Woooh!" Fischiai ridacchiando e poi mi buttai in acqua, la sentii ridere e poi si tuffò, la guardai e le scostai un ciuffo ribelle, si aggrappò a me e così deglutii.
"Sei molto bella"
"Anche tu lo sei" sussurrò accarezzandomi una guancia, mi scostai sospirando.Le porsi una coperta e lei mi ringraziò.
Si asciugò e poi andammo in macchina.
Per tutto il tragitto non parlammo."È stata una bella serata" le dissi accarezzandole una guancia, sorrise.
"Molto bella" avvicinò le labbra alle mie, ma scossi la testa e lei si scusò.
"Solo che non mi sento pronto"
"Tranquillo, mi sono lasciata trasportare" sospirai e la presi per mano.
"Vieni con me" mi guardò curiosa.
"Andiamo di nuovo in quel posto" sorrise e sbadigliò.
"Domani, promesso" sorrisi annuendo e le diedi un bacio sulla guancia.
Il nostro primo bacio doveva essere in quel posto.
"A domani Ale" annuii sorridendo e lei scese dall'auto.
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You Are My Opposite, But I Love You
RomanceAshley Williams ha 18 anni, è la classica ragazza popolare con il fidanzato popolare ma la sua vita non è bella come sembra. Nasconde un segreto. Alessandro Harding, ha 19 anni ed è un ragazzo che tutti considerano Sfigato. Per una scommessa ci si p...