Lucifero si diresse verso il suo ufficio e noi lo seguimmo. Ci aprì la porta e ci fece entrare: la stanza era vuota ma quando la porta si richiuse dietro di noi con uno scatto nel centro della stanza apparve una scrivania in mogano dietro la quale Lucifero era già seduto. Fissò gli occhi nei miei e non mi permise di abbassare lo sguardo fino a quando schioccò le dite e due sedie apparvero davanti a lui. Ci sedemmo e lui parlò tenendo lo sguardo fisso nei miei occhi provocandomi un dolore immenso, ma non gliela avrei data vinta, non avrei urlato
"bene, bene, bene allora vediamo, tu Luna vuoi salvare il mondo, vuoi riportare tutto come prima giusto? Purtroppo va contro tutto quello che voglio io, sai cosa significherebbe per me se il mondo finisse? Vorrebbe dire che potrei avere la mia rivincita, quindi se sei proprio convinta di ciò che vuoi il prezzo sarà molto alto."
io annui e lui voltò di scatto la testa fissando lo sguardo negli occhi di Roman che sussultò ma non emise alcun suono, Lucifero rise
"oh qui abbiamo un problema... meglio, sarà doppiamente divertente per me. Tu vuoi un'altra cosa ragazzino e lei non lo sa... su dille cosa vuoi... vediamo"
Roman aprì e chiuse la bocca più volte poi mi guardò per un istante e immediatamente tornò a fissare Lucifero negli occhi
"salvala, ridalle il suo cuore"
Lucifero rise di gusto e io mi alzai di scatto alzando la voce
"no! Dobbiamo salvare la terra! Farò ciò che vuoi Lucifero ma salva la terra!"
lui smise di ridere e mi guardò: il suo sguardo mi inchiodò alla sedia. Attraverso i suoi occhi potei vedere tutto l'odio e la cattiveria del mondo
"posso fare entrambe le cose e sai perché ragazzina? Perché il prezzo da pagare per farle entrambe è talmente alto e doloroso per voi che per me è molto più divertente e appagante che avere la mia rivincita."
Roman scattò in piedi entusiasta ed ingenuo, convinto che sarebbe andato tutto bene, ma non immaginava cosa avremmo dovuto subire, compiaciuto Lucifero illustrò il prezzo delle nostre richieste
"è molto semplice in realtà: per salvare la terra basta avere un altro spirito massimo di luce che prenda il posto di colui che c'era prima nel sole, mentre invece per ridare il cuore a lei basta che qualcuno le dia metà del proprio, quelle due persone saranno poi definitivamente legate e se si separeranno il dolore sarà immenso"
io annuii, mi sembrava troppo semplice questa soluzione per salvare l'intero pianeta. Non avevo ancora terminato il filo dei miei pensieri che Roman stava già parlando
"io le darò metà del mio cuore! E per lo spirito massimo di luce beh puoi prendere uno dei tuoi spiriti no? O una qualunque persona"
Lucifero scosse il capo e abbozzò un sorriso
"come immaginavo tu le darai il tuo cuore, ma il tuo cuore è mortale perciò lei dovrà perdere la sua immortalità e tu per sopravvivere dovrai diventare immortale e l'unico modo per farlo è diventare lo spirito massimo di luce e andare nel sole, questo è quello che vi offro, prendere o lasciare"
chiusi gli occhi e iniziai a capire, avremmo sofferto per sempre e Lucifero avrebbe vinto, ma era l'unico modo per salvare il mondo, alzai lo sguardo per guardare Roman e capire la sua reazione: mi stava già guardando, lo avrebbe fatto mi avrebbe ridato il mio cuore a tutti i costi, distolsi lo sguardo e guardai Lucifero; poi sussurrai
"accettiamo, fallo"
lui schioccò le dita e la mobilia scomparve, così si avvicinò a noi e prese le nostre mani trasmettendoci un senso di terrore e cattiveria
"su prendetevi per mano, sbrigatevi prima che cambi idea!"
Presi la mano di Roman e fissai lo sguardo nei suoi occhi, poi una strana energia mi pervase il corpo: d'un tratto tutte le emozioni mi pervasero insieme, capii che avevo appena ottenuto metà del cuore di Roman. Gli occhi mi si offuscarono, piansi; per il terrore, la tensione, per tutti i sentimenti che ora sentivo di nuovo verso Roman. Il mio corpo però era più debole, ero di nuovo mortale. Cercai di tenere lo sguardo su di lui ma una luce bianca mi abbagliò e dovetti chiudere gli occhi, quando li riaprii ero di nuovo in quel vicolo, dove tutto, molto tempo prima, era iniziato.
Ero sola, Roman non c'era più e non ero più a Dubai nell'ufficio di Lucifero, sentivo solo un immenso dolore mentre lacrime calde scorrevano veloci e silenziose lungo le mie guance bagnando il terreno intorno a me. Mi alzai ed uscii dal vicolo tornando sulla strada principale. Raggiunsi il parapetto del fiume, era tutto tranquillo, in cielo splendeva il sole, ce l'avevamo fatta, avevamo salvato la terra ma io non riuscivo a smettere di piangere. Mi presi la testa tra le mani e cercai di controllarmi, senza buoni risultati. Sussultai e mi voltai inquietata quando una mano mi si poggiò su una spalla; era una bambina, innocua e gentile ma la riconobbi era la stessa bambina a cui avevo dato la metà del mio cuore molto tempo prima. Parlò con voce armoniosa e dolce
"perché piangi? Oggi c'è il sole dovresti essere felice perché non lo sei?"
Mi abbassai alla sua altezza asciugandomi velocemente le lacrime
"conosci la storia del sole e della luna e di come non possano esistere uno senza l'altro ma non possano stare insieme?"
la piccola scosse la testa e io iniziai a raccontare
"la luna e il sole sono sempre stati divisi, rincorrendosi ma senza incontrarsi mai, non si erano mai conosciuti, ma un giorno la luna spense il sole facendolo cadere sulla terra dove le passa molte delle sue notti. Si incontrarono e si innamorarono perché si completavano a vicenda, ma il cuore della luna venne spezzato dalla cattiveria e lei non potè più amare il sole, ma voleva salvare la terra perché senza la luce del sole essa non poteva vivere, il sole però voleva salvare lei. Lo fece: il sole donò alla luna metà del proprio cuore rendendo il loro amore indistruttibile ma dovette tornare al suo posto nel cielo. Da allora il sole e la luna continuarono a vivere separati amandosi incessantemente, lei guardava lui durante la notte e lui illuminava lei di giorno."
la bambina mi prese la mano e guardò per un attimo il cielo terso
"è una storia molto triste, il sole e la luna staranno mai di nuovo insieme?"
scossi la testa triste ma la bambina non si rassegnò
"come fai a saperlo?"
sorrisi amareggiata e le accarezzai il viso
"io mi chiamo Luna"
la bambina sgranò gli occhi e in quel momento un raggio di sole mi illuminò completamente, alzai lo sguardo malinconico per un attimo e abbozzai un sorriso a quello che sarebbe stato il mio amore irraggiungibile, quando tornai a guardare in basso la bambina era scomparsa e io fui di nuovo sola.
Sola, mortale e innamorata. Da quel momento sarebbe iniziata la mia nuova vita.
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*ANGOLO AUTRICE*
Ed eccoci arrivati all'ultimo capitolo! Siamo giunti alla fine della storia. A breve pubblicherò l'epilogo, quello sarà l'ultimo aggiornamento. Alla prossima!
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Quando il cielo diventa nero nascono le stelle.
AdventureUna ragazza condannata alla notte,una sognatrice ad occhi aperti, che guarda le stelle come se un giorno potesse andarci a vivere. Forse le sogna così tanto perché dentro brucia come loro.