#1 Begin.

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Canzone consigliata per la lettura:
Begin - BTS/Jungkook

"I regni del giorno e della notte,
due mondi diversi,
provenienti da due poli opposti,
fino ad ora confusi."

Jungkook si svegliò improvvisamente, quando fino a qualche istante fa la sua mente era completamente offuscata da un terribile incubo, ricordi che grazie ad un sogno, in quel momento erano rinati, ma aveva sognato anche fatti ancora non accaduti, ma che sembravano così reali... così tanto vividi nella sua mente da accelerare il respiro durante il sonno, che sarebbe dovuto durare ancora per un lungo lasso di tempo... Negli occhi di Jungkook si poteva vedere riflettere il piano, che un tempo aveva provato a suonare, ma anche quello che era il piano del suo Hyung , prendere fuoco, portandosi via ricordi ma anche debolezze, infine apparve l'immagine di un volatile, accompagnato dal suono assordante di un vetro che si infrangeva, quel suono non poteva che portare solo ricordi non molto felici per Jungkook, la rabbia che lui manifestava in quel momento, i lividi che contornavano il viso di entrambi, eppure Jungkook non si spaventò in quel momento, si spaventò maggiormente ricordandosi di quel giorno.

Il giovane, a quell'immagine proiettata nel sonno, si alzò immediatamente, quasi in uno scatto.... respirò profondamente per poi calmarsi, si trattava solamente di un sogno... niente di più ha pensato il giovane, ma quelle immagini erano troppo simili a quella che era la realtà, una realtà che avrebbe voluto cancellare, o meglio, comandare a modo suo, abbassò la testa verso il basso e cercò di calmarsi, cercando di scacciare via quei ricordi.

"L'alba che precede il sorgere
del sole,
è la più oscura."

"Quello che era il me quindicenne...
allora non possedevo nulla, solo i
miei Hyung mi hanno saputo aiutare
e supportare nei momenti più difficili"

Pensò Jungkook ormai in piedi, con in mano un disegno, il disegno che raffigurava uno dei suoi Hyung, i suoi occhi iniettati di sangue in quel momento... era un disegno che lo portava a mille ricordi, ma che allo stesso tempo lo trascinava nell'oscurità, dove non c'era più niente.

La stanza divvene completamente buia e vuota, il letto dove aveva dormito secondi fa era scomparso e intorno a lui c'era solo l'oscurità.

Vicino gli apparve quello che era il quadro di uno dei suoi Hyung, circondato da mille altre foto appese su dei fili.. Foto su foto...Ricordi su ricordi, improvvisamente scoppiò un temporale ed un lampo illuminò la stanza dove si trovava Jungkook, in mano aveva un pennello, mentre nell'altra un disegno di Yoongi, di fronte un quadro raffigurante Taehyung, il pennello stava per sfiorare la tela ma a lui tremava la mano, così forte che rischiava di rovinare il quadro, il suo sguardo ora era perso completamente nel vuoto, le immagini del pianoforte infuocato che il suo Hyung suonava gli si proiettarono nella mente e subito fece scivolare il disegno dalle sue mani, facendolo cadere a terra.

Come il piano stava prendendo fuoco anche il quadro si stava incendiando, propio nello stesso momento in cui Jungkook si ricordò del piano; mentre nella sua mente le gocce di pioggia scivolavano sulla tela facendo colare il colore, propio come colava anche il sangue, lui fece più e più volte "no" con la testa, il colore che colava sulla tela era troppo simile al sangue che scivolava sulla mano di Tae e che macchiava la sua maglietta, ma nonostante ciò il colore continuava a colare e non si fermava mai, propio come non si voleva placare il sangue quel giorno; mentre il colore colava sulla tela lui chiamava più e più volte il suo Hyung, come se potesse cambiare quello che ormai era accaduto, ma la realtà non si può cambiare.

Quando ormai era ritornato nella visione della vita reale, il quadro aveva preso completamente fuoco, nello stesso momento, un rumore di uno stormo di uccelli si propagò nella stanza e nel pavimento illuminato dalla luce che proveniva dalla finestra se ne poteva vedere l'ombra, mentre lui li seguiva con lo sguardo.

Nella sua mente c'era ancora ancora l'immagine del quadro, il colore stava colando propio da sotto l'occhio, come se quello fossero delle lacrime; Jungkook spostò lo sguardo dall'alto verso il basso e riprese quello che era il disegno che gli era scivolato dalla mano qualche istante fa, ma non era più il ritratto di Yoongi, bensì il disegno di un volatile, quello che si immaginò poco tempo prima, mise cautamente il foglio dentro una busta da lettere e la rigirò fra le sue mani finché non guardò avanti a se... L'ombra di un grande rapace si fece spazio nella stanza e quest'ombra partiva propio dal corpo di Jungkook, il volatile possedeva due ali maestose, capace di farlo volare fino in alto nel cielo e di raggiungere qualsiasi cosa.

E Jungkook era convinto che anche lui, se voleva, poteva raggiungere qualsiasi cosa... Anche la più impossibile, ma chi era che gli aveva dato questa convinzione? Chi gli aveva donato le ali?

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