Canzone consigliata per la lettura: Blood Sweat & Tears - BTS
Tutti e sette al completo si trovavano in un museo, statue, quadri e sculture non mancavano in quel momento, tutte cose che rappresentavano a pieno la perfezione, Yoongi era affiancato da Jimin, lui cavalcava una bicicletta, mentre Jungkook e Namjoon erano intenti a leggere un libro, Taehyung e Hoseok invece stavano osservando pacificamente le opere, ma lo sguardo di tutti si spostò verso Jin, che da solo stava osservando un quadro, un quadro che non era perfetto come gli altri, ma era esattamente il contrario della perfezione, questo era "la discesa degli angeli ribelli", esso rappresenta pienamente la distinzione tra paradiso ed inferno, tra angeli e demoni, lui lo guardava intensamente, in quel momento lui era combattuto tra scegliere la strada del bene o del male, la strada del giusto o dello sbagliato, lui conosceva quello che era giusto, ma allo stesso tempo lui voleva stare con i suoi amici, la strada del bene non lo avrebbe aiutato in questo.
Ma ormai il diavolo stava influenzando tutti, portando ognuno di loro verso la sua strada, per completare il suo obbiettivo.
Tutti loro erano come Adamo ed Eva, loro erano sempre tentati dal fare qualcosa, a partire da Jungkook che era intento ad assaggiare qualcosa che sapeva di non dover assaggiare, Jimin e Yoongi intenti a mangiare la mela che rappresentava il male, Hoseok intento a scoccare la freccia, ma tutti dovevano resistere alla tentazione.
Jimin in quel momento si trovava faccia a faccia con Yoongi, lui teneva vicino a se una mela, che rappresentava la tentazione, mentre Yoongi era bendato e doveva resistere alla tentazione, Jimin pero si coprì anche lui gli occhi portando se stesso a quello che era giusto da fare, ovvero resistere, resistere al diavolo, resistere alle tentazioni di Tae.
Tutti stavano cercando di coprirsi gli occhi, da Jungkook fino a Yoongi, tutti dovevano resistere alle tentazioni che gli si ponevano davanti, tutti tranne Jin, lui sapeva ancora resistere, lui era l'unico ancora salvo.
Hoseok era immerso in dell'acqua dal colore scuro ed era seduto su una poltrona all'interno di essa, lui in mano teneva una freccia ed era combattuto fra il tirarla e non, mentre Tae lo guardava da lontano, si assicurava che lui prima o poi cedesse e scoccasse la feccia.
Tutti gli Hyung erano seduti a tavola, tranne Jin, che era in piedi sopra le loro teste, nei loro piatti era contenuta una mela, mentre nel piatto di Jin c'era un cibo del tutto differente, loro portarono i bicchieri al cielo per brindare e così fece anche Jin, che poi si voltò verso la parte opposta, in quel tavolo regnavano pace e tranquillità, propio come nelle menti di ciascuno di loro, loro erano manipolati, tranne in quella di Jin, dove regnavano solamente caos e confusione.
Successivamente Tae si trovava seduto su un balcone, per poi buttarsi con un sorriso stampato in faccia da esso, lui era la tentazione, Tae rappresentava la strada verso la tentazione, Tae in questo caso era anche il diavolo, perché il diavolo è un angelo caduto dal cielo, e Tae continuava a cadere, cadeva costantemente, senza mai farsi male.
In tutto questo Jin aveva sempre gli occhi coperti da mani, mani che cercavano di nascondere quello che stava succedendo, ma Jin pian piano stava realizzando quello che stava succedendo ai suoi amici, le mani pian piano si toglievano dai suoi occhi e la realtà era sempre più ovvia, lui aveva capito che il Tae era il male, lui era la tentazione stessa.
L'innocenza e purezza di Tae erano ormai scomparse del tutto, dopo aver commesso l'omicidio, stava cercando di portare gli altri Hyung verso la sua strada, Tae voleva che si uccidessero, ma Jin ormai si stava accorgendo di questo.
Ma se l'unica strada per Jin di restare con i suoi amici era scegliere il male, lui avrebbe stretto un patto con il diavolo.
"Anche lui era un tentatore, anche lui era un collegamento per il secondo mondo, il mondo malvagio con il quale non volevo più avere nulla a che fare"
Tutti e sette si trovavano di nuovo al museo, dove stavano uscendo, Tae e Jin erano gli ultimi e Jin si guardò una volta indietro, finché Tae non arrivò da dietro sorridendo e gli coprì gli occhi, quando tolse le mani Jin si trovava sempre nello stesso posto di prima, ma da solo e davanti a lui si trovava una statua raffigurante un angelo a prima vista, ma da dietro di lui si potevano vedere delle ali nere, lui era un diavolo, la statua rappresentava Taehyung; Jin sapeva quello che doveva fare, per riavere i suoi amici gli bastava cedere a lui, così si avvicinò lentamente alla statua, Tae in quel momento stavampiano piano iniziando a risvegliarsi, il piano di Tae era quasi completo, Jin posò le sue labbra sul quelle della statua, aveva appena completato il piano di Tae, finalmente lui si era risvegliato, si era risvegliato sotto forma del diavolo perché Jin gli aveva donato qualcosa che apparteneva a lui.
Subito dopò si scatenò l'inferno più totale, il caos regnava su tutto, le statue si stavano sgretolando, Jimin si era appena slegato la benda, l'acqua vicino Hoseok iniziò ad uscire, la statua che Jin aveva appena baciato era piena di crepe dove da esse uscirono sangue e lacrime, Jungkook ormai aveva già ceduto come anche Yoongi.
Il volto di Jin ora era indirizzato verso i fiori che rappresentavano ormai solo altri cinque dei suoi amici e non più sei, il suo volto iniziò a sgretolarsi, delle crepe si formarono si di esse, lui aveva appeno perso la fede, lui aveva ormai stretto un patto con il diavolo, anche se lui l'aveva fatto solo per i suoi Hyung, ma doveva pagare ugualmente per quello che aveva fatto.
Jin aveva appena risvegliato Tae cedendo alle sue tentazioni, il nemico aveva vinto.
Ormai Taehyung aveva il controllo su tutto, gli mancava solo una cosa, le ali.
Jin aveva appena scatenato il caos più totale.
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