5.Perchè?

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Canzone per il capitolo:
Tiziano ferro "l'ultima notte al mondo."


Arriviamo ad un grandissimo istituto, durante tutto il percorso in auto Il ragazzo moro non fa che parlarmi di lui. Mentre Dylan non dice niente.
Ci sono moltissimi ragazzi fuori dal grande cortile.
Mi chiedo come sarà questo anno scolastico.
Scendiamo dall'auto tutti e tre, e senza dire niente entriamo nella grande scuola. A questo punto Richard parla: "sai dov'è la tua classe?" Chiede. Io faccio segno di no.
"Se vuoi ti ci accompagno. Siamo nella stessa classe." Dice lui facendomi l'occhiolino. Potrebbe anche diventare mio amico,inizia a starmi simpatico.
Mentre Dylan è completamente estraneo alla nostra conversazione e ha la testa chissà dove mi rivolgo a lui: "Richard mi sta accompagnando nella nostra classe, tu che fai,vieni con noi?" Chiedo.
Lui mi guarda e poi dice. "Devo andare a sbrigare delle cose,poi vi raggiungo. " poi si volta e se ne va per il corridoio.
È così freddo e distaccato, non so come fare per essergli simpatica almeno un po'.

"Sei di qui tu?" Chiedo A Richard mentre camminiamo per i corridoi affollati. "Non esattamente, sono americano.Ma ormai è anni che sto in Inghilterra."
Dice. Ha un bel sorriso e l'ho notato solo ora. Sembra un bravo ragazzo.
"Ah.. È strano che tu non abbia una ragazza, sei gay?" Chiedo e poi mi rendo conto di aver fatto una cazzata. Perché l'ho detto?
"Ohh no!" Scoppia a ridere. "Sto solo cercando la persona giusta." Mi fa un sorriso.
"Scusa... da quanto conosci Dylan?" Chiedo per chiacchierare.
"Da un bel po', siamo amici da fin quando eravamo piccoli." Dice .
Lo guardo ascoltando attentamente le sue parole.
"È questa." Dice.
Entriamo in classe e la professoressa dice: "Ragazzi lei è la nuova arrivata, si chiama Edith."
Saluto i miei compagni.
C'è un banco con una sola ragazza e decido di sedermi li,mentre Richard è dietro di me.
La ragazza con cui mi sono seduta cerca subito di fare amicizia infatti si presenta subito. "Ehi ciao!! Io sono Jessica, tu devi essere Edith."
Annuisco. Lei mi guarda interrogativa,mentre io sono intenta a posare il mio sguardo su Dylan che entra in classe e si siede in un banco un po' più distante da me,con un altro ragazzo che non è Richard.
"Non sei una che parla molto,vero ?" Chiede la ragazza che mi sembra abbia detto di chiamarsi Jessica.
"Oh scusa se ti ho ignorata." Accenno un sorriso.
"Vabè comunque tranquilla, io sono una chiacchierona, quindi ci troveremo bene." Dice.
Metto alcuni quaderni sul banco e poi nuovamente Jessica mi rivolge la parola. "Sei la sorella di Dylan?" Chiede sembrando molto curiosa. "Ehm, in un certo senso si."
Dico rivolgendogli un'occhiata. Noto che Dylan mi sta fissando, mi sento in imbarazzo. Che vuole?
"Wow, cioè, lui non parla con nessuna, non è che me lo presenteresti? Sembra sempre che non gli vada mai Bene nessuna ragazza. " mormora senza farsi sentire. Come faccio a parlargli se non parla neanche a me?
Mi esce una risata,ma poi mi ricompongo. "Beh,forse non è il tipo da relazioni..." mormoro e poi  che lui  è distratto a parlare con il suo amico.
Quando tutti sono in classe la professoressa inizia a parlare.
"Ragazzi tra qualche giorno la classe si dividerà in due sezioni,visto che ci sono molti nuovi arrivati,tra cui la ragazza che è arrivata oggi."
Tutti sembrano dispiaciuti,compresa Jessica.
"Vedremo come rimettere alla pari tutti. Buon inizio anno a tutti quelli nuovi!" Dice la signora intenta a gesticolare vicino alla lavagna.
Sembra una brava professoressa,infatti la sua ora non è per niente noiosa e sono riuscita a capire tutto.
Durante le altre ore inizio ad essere stanca,devo abituarmi alla scuola...
Dylan a volte mi rivolge delle occhiate,ma di rivolgermi la parola non se ne parla.
Richard sembra essere sempre più simpatico,infatti durante l'ora di matematica mi ha aiutata a risolvere un esercizio. (Non capisco niente di matematica!)
Mi ha sorriso quando gli ho detto: "strano che tu non abbia una ragazza,sei un ragazzo così gentile e simpatico... e anche bello." Si era subito imbarazzato,si forse avevo esagerato a dirgli tutta la verità in un solo colpo.
Non voglio che pensi che ho un interesse per lui, ma ho trovato giusto dirgli le cose dal mio punto di vista.
"Potremmo diventare buoni amici." Mi ha detto e poi mi ha abbracciata.
Jessica non ha fatto che raccontarmi delle sue storie sentimentali, e devo dire che non è facile seguire una lezione con la sua voce continuamente nelle orecchie.
Però sembra simpatica, e almeno sto già socializzando.
Ho conosciuto anche altri ragazzi, uno di questi è Elliot,un ragazzo un po' strano per quanto mi riguarda. Di origini egiziane mi sembra.
Sembrava assente per la maggior parte del tempo e con la testa da un'altra parte. Faceva discorsi sulle multinazionali e l'hacking.
Era intervenuto il suo compagno di banco di nome Evan,un'altro tipo bello strano. Con i riccioli biondi,aveva cercato di spiegarci che l'unica cosa di cui era certo era che la vita è una continua sofferenza.
Sembrava di essere in una serie TV, nonché io ne abbia mai vista una, ma me ne avevano raccontato alcune scene le mie compagne di orfanotrofio. Siamo nel 2016 ed io non ho nessun social network e nemmeno un telefono, strano vero?
Elliot era felice quando gli ho detto di non avere Facebook, lui mi disse che lo odiava, odiava ogni social network.

Le ora passarono e in breve tempo iniziai a conoscere molte persone.

È arrivata la mensa e io non so decisamente cosa prendere da mangiare, tantomeno con chi sedermi a parlare.
Mi dirigo a prendere un vassoio e poi cerco un tavolo libero, di Jessica e Richard nessuna traccia, il salone principale è affollatissimo,vedo Dylan da solo, seduto in un tavolo poco distante, decido di avvicinarmi un po' insicura.
"Posso sedermi?" Chiedo con la voce tremolante.
Sta disegnando, è concentrato sul foglio di carta dentro il quadernino.
Alza lo sguardo per guardarmi e poi lo riabbassa annuendo. Mi siedo e senza dire niente mangio le cose che ho appena preso.
Il suo ciuffo dorato gli ricade leggermente sulla fronte,mentre ha le labbra socchiuse e gli occhi abbassati sul foglio.
Gli guardo le mani,sono davvero belle. Nota che per un attimo lo sto guardando, chiude il quaderno, si alza di fretta e prendendo la cartella dice distrattamente: "scusa non posso..." poi si allontana dal tavolo.
Mi alzo e lo inseguo con lo sguardo interrogativo. Perché fa così? Perché mi odia così tanto!
Cavolo, sto per piangere, mi sento una merda, per colpa sua.

Arriva ai bagni, poi chiude la porta, lo seguo fino a dentro e esclamo: "Perché non mi sopporti?!?" Mentre una lacrima mi scende in viso e i miei occhi diventano lucidi.
Si volta a guardarmi con gli occhi confusi e avvicinandosi velocemente, appoggia inaspettatamente le sue labbra sulle mie, spingendomi verso la parete e mettendo le braccia ai lati del mio viso imprigionandomi.
Un bacio veloce, ma abbastanza inaspettato da farmi venire i brividi. Le sue labbra sanno di fragola e sono leggere e morbide. Lo guardo negli occhi mentre lui si allontana.
Non diciamo niente, ci guardiamo soltanto. Ogni centimetro della mia pelle ha un brivido. Non so come descrivere il misto di quelle sensazioni che ho provato.
Non faccio in tempo a chiedere qualcosa che lui esce sbattendo la porta lasciandomi dentro quel bagno da sola e confusa.

Perché mi ha baciata? Lo voleva anche lui come lo volevo io?
Ma se mi odia perché allora lo ha fatto? Sono terribilmente confusa...
Siamo fratelli, non doveva succedere una cosa del genere, ma nonostante questo, non me ne pento.


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Più avanti si va e più la storia diventa interessante.😉

Innamorata del ragazzo che mi odia. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora