13. Ho fatto del male.

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Canzoni per il capitolo:
- unravel Tokyo ghoul
- find you Nick Jonas
- Faccio un casino Coez





"Che prezzo?" Chiedo a Richard incuriosita.

Mi guarda con aria di sfida.
"Voglio che tu mi perdoni e che dimentichi quella sera... voglio che tu mi dia un'altra possibilità per dimostrarti che potremmo essere felici insieme."
Mi dice cercando di prendermi la mano invano.
Mi scanso.
"Non penso che potrà mai funzionare tra noi due..."
Dico guardandolo senza speranza.
Il suo sguardo si fa severo.
"Beh,allora da me non saprai niente...chiedi direttamente a Dylan e adesso esci che mi stai disturbando..." mormora prima arrabbiato e poi sconfitto.
Me ne vado senza dire niente.
Non voglio dargli false speranze,a me Richard non piace,e non riesco a provare niente per lui.
Ritorno nella mia stanza e mi butto sul letto.
Rimango sveglia quasi tutta la notte a pensare a quello da dire a Dylan quando sarebbe ritornato.
Mi addormento aspettandolo,ma poi vengo svegliata dal rumore del rubinetto del bagno...

Guardo l'orario: sono le 4 e mezza del mattino.

Mi alzo e vado verso la porta del bagno...
Quando entro vedo Dylan seduto a terra e appoggiato al muro.
Ha i capelli spettinati,la camicia sbottonata e le labbra arrossate e gonfie.
Si accorge della mia presenza e mi scruta con gli occhi arrossati.
"Che hai?" Gli chiedo ancora assonnata.

Biascica qualche parola senza senso,poi mi guarda in silenzio.
Mi avvicino a lui e mi accorgo che fa puzza di alcool e fumo,proprio come sospettavo: è ubriaco.

"Non non devi aiutarrrmi..."
Mormora.
Lo guardo interrogativa.
"Mmi facccio schhifo" dice e poi ride passandosi una mano nel ciuffo spettinato.
"Perché dici questo?" Domando.
"Pperchè ho fatto delle cose brutte.."
Mormora.
"Cosa?" Chiedo sedendomi accanto a lui sperando che non mi respinga,cosa che per fortuna non fa.

"Se te le raccontassi,non vorresti più starmi accanto."
Dice scrutandomi e poi leccandosi il labbro avvicinandosi sempre di più al mio volto.

"Sei ubriaco..." mormoro e poi continuo dicendo: "non dovremmo..."

"Stare così vicini?" Chiede lui avvicinandosi di più continuando la mia frase.
"Meglio se andiamo a dormire..." dico intimidita dalla sua vicinanza.

Mi sfiora il volto con le dita,ha le mani calde.
Cerca di baciarmi,mi guarda,ma io mi alzo di scatto.

Non voglio... è sbagliato e lui è ubriaco,ma anche dannatamente bello.

Mi giro verso di lui.
"Con chi eri?" Chiedo.

Mi guarda e sorride.
"Che ti importa?" Domanda.
Sorride senza motivo.
"Niente... non mi importa niente."
Dico schiva.
Lo aiuto ad alzarsi.
E lo faccio mettere a letto mentre lui dice parole senza senso e ride alle sue stesse battute.
"GraZie." Mi dice alla fine dandomi un bacio sulla mano. (Gesto alquanto strano ma da gentiluomo.)
Sorrido senza nessuna ragione,mentre lui si è già addormentato e poi vado a letto anche io.

La mattina dopo quando apro gli occhi Dylan non c'è.

Oggi è l'ultimo giorno che siamo qui a Londra, e non voglio pensare al suo comportamento.

Decido di scendere nel salone dove ci sono tutti i miei compagni e la mia professoressa.

Incontro lo sguardo di Jessica.

Innamorata del ragazzo che mi odia. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora