2. Risveglio

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Il rumore assordante della sveglia di Aaron mi riempie le orecchie, fino a svegliarmi del tutto. Poi finalmente si accorge che sta suonando e la spegne. Sono solo le sei del mattino. Qualche spiraglio di luce entra dal balcone della finestra, quel poco che basta a far intravedere gli oggetti nella stanza. Sono stanca e assonnata, ma ho voglia di coccole. Quindi mi giro verso Aaron e lo abbraccio. Poi gli lascio qualche bacio sulla nuca e scendo sul collo, fino ad arrivare alle scapole. Infine gli sussurro all'orecchio <<Buongiorno Amore>>. Lui si gira verso di me e spalanca i suoi occhioni verdi ancora mezzo assonnato. <<Buongiorno piccola>>. Gli sorrido e gli appoggio una mano sulla guancia accarezzandogli gli zigomi. Lui mi abbraccia e poi solleva leggermente la testa in direzione della mia mano ed io avvicino il mio viso al suo e lo bacio. Gli lascio un bacio leggero ma prima di staccarmi da lui gli mordo il labbro inferiore e gli sorrido. Poi di scatto mi alzo in piedi ed apro i balconi, lasciando entrare la luce del primo mattino. Mi avvicino al cassettone infondo al letto ed apro un cassetto per prendermi gli indumenti puliti, ma prima di riuscire a trovare cosa mettere, le sue mani sono sui miei fianchi e scivolano velocemente sul mio ventre e giú fino all'elastico degli slip in pizzo. <<Non dovevi mettere queste mutandine ieri sera. Io te l'avevo detto che erano troppo intriganti e che prima o poi avrei dovuto toglierltele. Mi sono trattenuto, ma quando mi hai sventolato il tuo bel sederino davanti agli occhi, beh, non c'ho piú visto piccola.>> Ho il suo fiato sul collo. Mi mordicchia il lobo dell'orecchio e poi mi bacia lentamente il collo. Vorrei resistergli, ma il mio respiro affannoso mi tradisce, lascio cadere indietro la testa appoggiandomi alla sua spalla. Alternando baci e piccoli morsi scende dal collo alla scapola, mentre con le mani gioca con il mio seno sotto la canottiera. Poi mi fa girare verso di lui, io gli metto le mani attorno al collo e mi alzo in punta dei piedi per baciarlo. Lui mi prende per le cosce, mi alza e mi attira a se ed io gli circondo la vita con le gambe. Mi riporta a letto ed ansimante come me, mi sfila le mutandine e si toglie i boxer. I suoi muscoli sfiorano il mio petto mentre le sue labbra sfiorano le mie. Mi concedo di chiudere gli occhi per assaporare questo momento, e lui delicatamente si spinge in me emettendo un lungo sospiro appagato. Con gli occhi cerca di percepire il piacere che provo nel sentirlo dentro di me. Poi mi bacia appassionatamente, mi accarezza e io gli tiro leggermente i capelli per fargli capire che sono quasi al culmine. Lui spinge un po' più forte fino a farmi raggiungere l'orgasmo, e qualche secono dopo anche lui raggiunge l'apice del piacere e si lascia andare in me, appoggiando la testa sull'incavo del mio collo e baciandomi delicatamente, mentre io gli accarezzo dolcemente la schiena.
Mezzora dopo ho finito la doccia e mi sono vestita e truccata. Aaron è già uscito di casa per andare al lavoto. Scendo le scale e quando arrivo in cucina mi preparo un caffè. Accendo la radio per dare un po' di vita a questa casa silenziosa. Non appena il caffè è pronto mi siedo a tavola con il mio caffè e i miei 3 biscotti al cioccolato. <<Il latte!>> esclamo tra me e me. Mi alzo e sul frigorifero trovo un post-it verde con scritto "Sei speciale piccola. Non dimenticarti mai quanto ti amo!" Sorrido come una stupida a quel bigliettino inaspettato, è sempre cosí dolce e cosí pieno di inventiva. Poi prendo il latte e finisco la mia colazione. Ripongo la mia tazza in lavastoviglie e prendo una vecchia bottiglia di plastica, la riempio d'acqua e comincio ad annaffiare le mie bellissime piantine, mentre mi ritrovo a sculettare a ritmo di musica. Verso le 9 prendo la giacca, la borsa e le chiavi della macchina. Esco di casa controllando che sia tutto in ordine, anche se so che in realtà lo faccio per ammirare tutto ciò che io ed Aaron ci siamo costruiti. Avere una casa tutta nostra a 23 anni è una fortuna di questi tempi, e io sono davvero felice della nostra piccola fortuna. È piccolina, ha una cucinetta, un salotto col caminetto, due stanze da letto ed un bagno spazioso. Ma nonostante tutto ha carattere, dopotutto l'abbiamo riempita con le nostre particolarità. Sorrido e mi chiudo la porta alle spalle col sorriso sulle labbra, poi salgo in macchina e mi avvio al lavoro.

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